Capitolo 37 - La Danza della Spada e del Gigante Pt.1

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-Primordiale della Terra: «Aver parato un mio attacco non significa nulla» Affermò.
-Shimi: «Allora dovrò colpirti» Risposi.
-Primordiale della Terra: «Vedremo» Disse.

Incrociò le braccia e illuminò gli occhi, facendo sorgere ai miei fianchi due muri di pietra, eliminandomi la possibilità di schivare in quelle direzioni. Notai anche che stava alzando la gamba, preparandosi per un calcio, sarebbe stato un colpo diretto, fin quando...

"GIÙ!" Urlò il Demone.

Mi abbassai immediatamente, schivando per poco quel calcio, che si scontrò e frantumò i due muri che aveva innalzato precedentemente, facendo schizzare e disintegrare contro l'arena i frammenti creati dallo scontro.

"Perché mi hai aiutata?" Domandai al Demone.
"Non rompere e pensa a combattere" Rispose distaccata.

Avevo la mia possibilità. Saltai sui resti dei muri, notando che il Primordiale non solo era distratto, ma ero anche all'altezza giusta per poterlo colpire alla testa.

-Primordiale della Terra: «Dannazione, così la zona non è più pulita, ho fatto un casino» Si lamentò, guardandosi attorno.

Approfittai della sua distrazione per slanciarmi e arrivare alla sua testa, che colpii con tutta la lama della mia katana.

-Primordiale della Terra: «Che prurito!» esclamò grattandosi la testa.

Alzai lo sguardo e notai che non lo avevo nemmeno scalfito, nonostante lo avessi colpito con tutta la Yami no Tenshi.
"Così non va affatto bene" Pensai, mentre il sudore iniziava a scendere.
Dovevo trovare un modo per ferirlo, ma non sapevo come: la sua pelle era totalmente dura, fin quando notai che il centro del suo petto racchiudeva una quantità di luce maggiore, era il suo punto debole.

-Primordiale della Terra: «Sei riuscita a colpirmi ma non a scalfirmi. Questa è una prova valida che dimostra che non sei degna» Affermò.
-Shimi: «È vero, ma posso fare di più» Dissi con sicurezza.
-Primordiale della Terra: «Avermi colpito basta per darti la possibilità di andar via e di ritornare quando sarai degna» Affermò ancora.
-Selene: «Shimi, andiamo via, hai dato il tuo massimo!» Esclamò in lontananza.
-Arnalel: «Ha ragione, Shimi, va bene così, basta!» Esclamò anche lei.
-Shimi: «No, non ho ancora finito, posso farcela» Risposi.
-Primordiale della Terra: «Come vuoi» Affermò.

Non guardavo altro se non il suo petto. Quel cumulo di luce così splendente era il mio obiettivo, non riuscivo a guardare altro, nemmeno i suoi occhi quando mi parlava.
Qualcosa dentro di me continuava a crescere e a fluire nelle mie vene, un qualcosa che non conoscevo ma, in quel momento, mi importava solo dimostrare ciò che ero.
Il Primordiale riprese i suoi attacchi: prima un pugno, poi l'altro, poi un calcio. Erano tutti attacchi che riuscivo a parare ma che, con la loro potenza, riuscivano ugualmente a farmi perdere Flusso Vitale.
Dovevo avanzare lentamente, dovevo raggiungerlo e colpire quel punto. Ormai ero pronta a tutto pur di prenderlo.
Il Primordiale creò dinanzi a sé un masso completamente rotondo. Sapevo benissimo che lo avrebbe scagliato contro di me, quindi ero già pronta a schivarlo su un fianco. Come mi aspettavo, con un calcio lo fece rotolare ad altissima velocità. Riuscii a schivarlo e ad avvicinarmi abbastanza a lui per tentare di colpirlo al petto, ma non calcolai che lo scontro del masso con il bordo dell'arena lo avrebbe frantumato e scagliato in più direzioni, compresa la mia. Me ne accorsi troppo tardi. Difatti, una di quelle schegge si conficcò leggermente nella mia schiena, ma feci in tempo a colpire il nucleo del gigante, ferendolo.

-Primordiale della Terra: «Tu! Stai forse puntando a uccidermi?! Insolente!» Esclamò con rabbia.

Il Primordiale mi colpì di fretta col lato esterno della sua mano, scagliandomi nuovamente contro il bordo dell'arena, questa volta però con la scheggia che era ancora conficcata nella mia schiena e che, con lo scontro contro il muro, penetrò ulteriormente.

La Kitsune di Fuoco [Hi No Kitsune]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora