{𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 29}

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«Kacchan.» Mormorò Izuku, alzando lievemente il viso per osservare meglio il ragazzo steso dinanzi a lui.

«Mhm.» Mugugnò il ragazzo, non smettendo di giocherellare dolcemente con un ciuffo di capelli del verdino.

«Non dovresti andare ad aiutare il villaggio? Sono ormai le otto passate..» Lo informò Izuku. Katsuki mugugnò arricciando un po' il naso.

Era ormai passata una settimana e il calore di Izuku era finito ormai da due giorni.

«Non ho voglia, voglio stare con te.» Disse prima di appiccicarsi, letteralmente, al povero Izuku.

«Kacchan! N-Non riespiro!» Esclamò Izuku cercando di liberarsi dalla salda presa dell' Alpha, ovviamente fallendo.

Katsuki allora allentò di poco la presa, permettendogli di sistemarsi meglio.

«Kacchan. Vai!» Ordinò Izuku ountandogli il dito contro.
Katsuki alzò le mani in segno di arresa.

«Ai suoi ordini!» Disse con sarcasmo alzandosi, anche se contro voglia, dal loro nido pieno di coperte.

Si vestì, si lavò il viso da una ciotola in terracotta e si mise il suo mantello.

«Vado,Deku. Ti amo.» Pronunciò baciandolo poco.

«Ti amo anche io, Kacchan!» Disse contento il verdino prima di vederlo sparire dietro la tenda.

Decise di alzarsi anche lui per fare una passeggiata con qualcuno dei suoi amici.
Poi voleva assicurarsi che gli abitanti stessero bene, voleva vedere Eri, voleva essere d'aiuto in qualche modo, voleva vedere Daiki e... Insomma tantissime cose!
Perciò si vesti velocemente e dopo essersi lavato la faccia e aver preso il suo solito borsellino in cuoio, uscì.

Vide subito Mitsuki che stava aiutando una bambina che si era sbucciata il ginocchio.

«Buongiorno Mitsuki! Tutto bene?» Domandai poi alla bambina. Aveva dei lunghi capelli castani e due occhi di colore diverso: uno giallo e l'altro azzurro. Stava piangendo, perciò  l'ho associato al fatto che si fosse fatta male e non le ho fatto molte domande.
Lei alzò lo sguardo verso di me per poi negare con la testa.

«No, mi sono sbucciata il ginocchio. Fa male..» Disse con un filo di voce a causa del pianto.
Mitsuki sbuffò leggermente chiedendo poi alla bambina se gli potesse dare il ginocchio in modo tale da mettere la benda. Lei obbeddì ma notando come stesse tremando non potei che farmi avanti.

«Vuoi tenere la mia mano? Puoi stringere quanto vuoi!» Esclamai notando come Mitsuki stesse nascondendo dietro di sè una boccetta contente sicuramente un disiffettante.

«Grazie..» Sussurrò, afferrando la mia mano subito dopo.

«Come ti chiami?» Domandai cercando di distrarla.

«Kore.. ahia!» Esclamò quando Mitsuki le versò il disiffettante nella gamba. D'istinto strinse la mia mano ma io non mi mossi di lì, anzì continuavo con le domande.

«Bel nome! Sai che Kore, nella mitologia greca, è una divinità agraria?» La informai. Lei mi guardò curiosa, non prestando più l'attenzione su Mitsuki.

«Davvero?» Domandò e io annuì in risposta.

«Tu.. tu come ti chiami?» Domandò poi lei.

«Izuku!» Risposi sorridendole e lei mi guardò come incantata.

«Bel nome!» Esclamò sorridente la ragazza.

«Abbiamo finito!» Affermò Mitsuki alzandosi poi. Kore mi.lasciò la presa senza però allontanarsi da me.

𝐼 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑎𝑙𝑤𝑎𝑦𝑠 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡 𝑦𝑜𝑢 ~𝑂𝑚𝑒𝑔𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒~ {𝐵𝑘𝐷𝑘}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora