{𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 35}

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Quando arrivò la sera, Mitsuki mi prese sotto braccio ed euforicamente, mi invitò a seguirla.
Decisi di non fargli domande sul suo strano comportamente, lasciandomi così trascinare al centro dove vi erano già tutti pronti a mangiare attorno al falò.
Appena Mitsuki si assestò l' intero villaggio si girò, scrutandomi increduli.

«L' ho preparato per bene il ragazzo, eh!» Si vantò Mitsuki, invitandomi a sedermi. Decisi di sedermi fra Denki e  Kirishima, cercando di nascondere il mio viso ancora imbarazzato.

«Sei bellissimo, Izuku!» Si complimentò Denki, ricevendo un cenno di affermazione dal resto del popolo.

«G-Grazie.. m-ma per quale occasione mi avete vestito così?» Domandai, cercando di balbettare il meno possibile.

«Oh! Ehm, arriverà una persona importante.. sì!» Disse con tono insicuro Denki.

«Va bene..» Dissi.

Passammo, così, l'intera serata a mangiare, fra varie convesazioni, risate e altri complimenti da tutti gli abitanti.
Mancava però qualcosa, o meglio, qualcuno.
Kacchan.
Non lo avevo visto per tutto l' arco della serata, facendomi saettare lo sguardo qua e là ogni cinque minuti.

Solo quabdo nel bel mezzo della serata, al rumore di alcuni passi, tutti si girarono.

Eccolo.

Era arrivato.. e cazzo se era bello.

Aveva gli stessi indumenti di sempre.. gli stessi pantaloni, strappati e sporchi; le lunghe collane percorregli il petto e il suo profumato mantello, sempre perfetto.

Ma qualcosa era cambiato.

Il suo sorriso.

Quel dannato sorriso, libero e sincero che raramente avevo potuto averne l' occasione. Che, raramente, lasciava quel suo ghigno strafottente.

Mi guardava come se, attorno a lui, non ci fosse nessuno. Nessun abitante, nessun amico e nessun genitore.
Solo io.
I suoi occhi ora erano talmente illuminati da farli sembrare due bellissimi e radianti rubini.

Si avvicinò a me e, scusandosi per il ritardo, mi prese con una delicatezza non sua le mani.

«Deku, da quanto arrivasti qua, imboccato fra mille coperte, mio padre mi diede un unico compito che sarebbe durato per il resto della mia vita: quello di proteggerti. Pensai che da quel giorno nessuno di avrebbe più toccato, ma mi sbagliavo. E mi dispiace. Mi dispiace Izuku, anche se so che tu mi perdonerai sempre, che non è colpa mia. Ho imparato, nel corso degli anni, che proteggere una persona è assai difficile, anzi impossibile. Ma mi impegnerò affinchè tu e tutti gli abitanti del Villaggio Del Sole viviate in senerità.» Disse tutto d' un fiato Katsuko, non staccando le sue iridi da quelle color smeraldo e un pochetto lucidi di Izuku.

«Sei il mio sogno diventato realtà, vorrei dirti che ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, Izuku. Perciò..» Disse. Prese da una tasca dei suoi jeans una scatoletta in legno pregiato, dopodichè si abbassò, mettendosi in ginocchio e, aprendo la scatola esclamò: «Izuku, vuoi sposarmi?»

Izuku perse un battito, due o forse tre. Le lacrime gli presero a scendere sfossernate lungo le sue guance.
Voleva rispondere di sì, che lo voleva.. ma le parole gli morivano in gola, in preda ai troppi singhiozzi. Perciò si limitò ad annuire entusiasta, correndo verso l' amato che lo accolse a braccia aperte una voltasi alzato velocemente.

«Ti amo, Izuku.» Disse felicemente Katsuki mentre una lacrima gli solcava il viso.

«Ti amo anche io, Kacchan!» Esclamò il verdino, ancora incredulo. Gli abitanti, rimasti in apnea fino ad allora, iniziarono ad applaudire euforici, tra chi fischiva e chi urlava complimenti vari.


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«Kacchan?» Domandò rilassato Izuku fra le incrociate del biondo, la schiena contro il suo possente petto.

«Mhm?» Mugugnò in risposta quest' ultimo, cullato dal suono della legna bruciacchiata a causa della piccola 'stufa' bella loro capanna. Era una nuova invenzione di Jiro e l'avevamo messa affianco al letto, per tenerci più a caldo. La primavera sarà anche arrivata..ma la notte si gela!

«Quando.. quando ci sposeremo?» Domandò Izuku.

«Mhm, che ne dici se lo facessimo per il primo giorno di giugno?» Ipotizzò l' Alpha.

«Perchè proprio quel giorno?» Disse divertito Izuku.

«Perche quel giorno verremo incoronati capi del villaggio.» Confessò tranquillamente Katsuki.
A Izuku, invece, gli si spalancò la bocca per la sorpresa, si girò verso il biondo e mettendosi a cavalcioni su di lui disse: «Perchè non me lo avevi mai detto che saresti salito venuto incoronato?! Asp- come anche anche io?! Ci dev' essere uno sbaglio..!» Disse ancora incredulo, iniziando a borbottare fra se.

«Sarebbe dovuta essere una sorpresa.. ma ho preferito dirtela ora.
E credi in te, demente. Sei forte e responsabile, lo hai dimostrato mille volte. E.. tsk, gli abitanti di adorano.» Disse seccamente Katsuki.

«Davvero?»

«Davvero.»

All' affermazione del biondo Izuku scoppiò a piangere di felicità, avvolse il collo del biondo con le sue braccia facenfogli perdere l' equilibrio cadendo all' indietro.

«Grazie!» Esclamò sorridente Izuku, strofinando il viso contro il petto dell' Alpha.

«Tsk.» Schioccò la lingua Katsuki, avvolgendo nuovamente il suo Omega a sè.







Angolo me!

Sono viva!!

Come state?

Capitolo bello bello per ricompensare la mia assenza in questi giorni:).


𝐼 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑎𝑙𝑤𝑎𝑦𝑠 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡 𝑦𝑜𝑢 ~𝑂𝑚𝑒𝑔𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒~ {𝐵𝑘𝐷𝑘}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora