{𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 1}

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Orrore. Questa è l'unica parola che potrebbe descrivere al meglio l'accaduto di quel miserabile giorno.

Urla, pianti di bambini, di mamme e di nonni sotto le macerie. I morti erano gli unici a non emettere nemmeno un suono, nemmeno uno.
I pianti dei bambini sono come fiumi in piena, le loro lacrime scorrono come acqua inarrestabile. È come se ogni singola goccia fosse un grudo silenzioso che si fonde insieme in un coro di tristezza. I loro pianti sono come un vento gelido che attraversa l'anima, portando con sé un senso di doloro profondo.
È come se ogni singola lacrima fosse un frammento di cuore infranto che cerca di esprimere il suo dolore, insieme a quello degli adulti a quella scena.

Ma ricorda, anche se i pianti possono sembrare infiniti, il sole tornerà a splendere e i sorrisi prenderanno il posto delle lacrime.

«C'è un soppravissuto qua!» Esclamò un Alpha di un altro villaggio, attirando l'attenzione di un altro Alpha.

L'Alpha lo raggiunse rimanendo però tristemente sorpeso a quella visione.

«Non riesco a toglierglielo dalle braccia..» Esclamò l'Alpha affianco a lui accovacciato all'altezza della madre deceduta.
La donna stava tenendo saldamente il neonato tra le sue braccia strette, non intenta, seppur morta, lasciare il neonato.

«Non gli faremo del male, lo porteremo al villaggio del Sole e lo proteggeremo.» Disse l'Alpha alla donna sperando lo potesse sentire.
E fu così, la donna sembrava aver udito le sue parole e dopo un momento lasciò la presa, dando in modo all'Alpha di poterlo prendere tra le sue braccia.

«Ti ringrazio.» E dopo avergli dato un' ultima occhiata se ne andarono.

In quell' attacco purtroppo morirono molti abitanti, tra cui i due capi villaggio della Luna, Inko e Hisashi Midorya.

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Il viaggio durò cinque giorni pieni, inclidendo le pause, e finalmente arrivarono al loro villaggio.

Il villaggio del Sole.

Subito all'entrata vi raggiunsero molto soccorritori, chi medici chi un qualche curioso abitante del villaggio.
Vi furono pure i capi villaggio con affianco il loro figlio di quattro anni, un Alpha.

I due capi si avvicinarono all' Alpha con inano il neonato chiedendo subito informazioni.

«Un disastro. Tutti morti, chi sotto le macerie chi morto combattendo. I capo vollaggio non ce l'hanno fatta.. sono riuscito a salvare solamente questo neonato, il figlio di Inko. Solo altri dieci abitanti ce l'hanno fatta. Mi dispiace..» Disse tristemente l'Alpha, abbassando il capo.

«Inko..» Sussurrò la donna portandosi le mani alla bocca, cercando di trattenere invano le lacrime che scendevano copiose sul suo viso.

Il marito della donna prese in braccio il neonato piegandosi poi verso il figlio al suo fianco.

«Katsuki, voglio che tu protegga questo neonato finchè morte non vi separi, di volergli bene e di trattarlo con massima cura. Questo è l'unica cosa che ti chiederò di fare. Me lo prometti?» Disse Masaru, il capo villaggio Alpha, porgendo il neonato tra le braccia del figlio.

Katsuki annuì sistemandosi meglio il neontato tra le salde braccia. Ora che lo osservava meglio aveva alcuni picooli e corti ciuffi color verde, occhi grandi e verdi e quelle piccole lentiggini a riempire il suo piccolo viso.

«Il suo nome è Izuku Midorya, un'omega.»

Angolo me!

Spero che come primo capitolo vi sia piaciuto! Ora che ho finito l'altra storia posso concentrarmi al meglio, o almeno ci provo, a scrivere questa storia il più ben posssbile.

𝐼 𝑤𝑖𝑙𝑙 𝑎𝑙𝑤𝑎𝑦𝑠 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑐𝑡 𝑦𝑜𝑢 ~𝑂𝑚𝑒𝑔𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒~ {𝐵𝑘𝐷𝑘}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora