you are mine

Capitolo 25

Ally's pov:

Non so cosa mi sia preso. Ho bevuto tutti quei bicchieri per mandar giù quel nodo che avevo in gola da quando ho visto Dylan, senza però avere l'esito desiderato.

Mi ha spiazzata l'incontro con lui, non mi aspettavo di vederlo qui. È come se avessi perso ormai la speranza di rivederli, e poi tutt'un tratto me lo sono ritrovata davanti.

È apparso in tutta la sua bellezza, con i suoi soliti abiti neri, quella maglietta a maniche corte che fascia perfettamente il suo corpo e quei muscoli ben definiti con tutti quei tatuaggi. Quel profumo irresistibile, quasi quanto lui, mi ha inebriato le narici prima ancora che mi voltassi a guardarlo.

Quando mi ha portata qua su mi sono terribilmente incazzata. Non può trascinarmi da un posto all'altro come se fossi un oggetto.
E invece quando ha iniziato a farmi complimenti mi sono sentita venir meno nelle gambe.

Mi sento terribilmente in colpa per quello che gli ho appena confessato. Mi potrebbe prendere per una poco di buono che vuole giocare con lui e con suo fratello quando invece non è così.

Non ho fatto una cosa giusta da quando li ho incontrati, e vanno tutte contro la mia morale ma... ho sentito di fare tutto ciò che ho fatto che me ne penta o meno.

Come adesso. Tremavo sotto il suo sguardo, e le sue mani calde su di me mi hanno scosso qualcosa all'interno, non so se sia per via dell'alcol appena ingerito o per la sua presenza.

Fatto sta che quando mi era così vicino non ho potuto far a meno di fermare qualsiasi cosa volesse fare ed essere sincera. Fargli sapere che c'è qualcosa che non riesco a spiegare tra me e Ryan e a quanto pare anche tra me e lui.

La testa continua a girare e il mio corpo senza il calore delle sue mani su di me è come se si fosse congelato. Non mi muovo e guardo la sua schiena possente rivolta a me. Mi da le spalle e non so quanto tempo passi ma non risponde, continua a guardare il muro.

«Dylan scusami davvero io...» prendo coraggio perché il suo silenzio mi fa più paura.
Si volta lentamente rivelando un sorriso amaro «Perché dovresti scusarti? Mh sentiamo?».

È come se avesse appena cambiato volto, non è quello di poco fa, ha praticamente cambiato personalità.

«È per quello che è accaduto, potresti pensare che vi abbia presi in giro e...» non termino la frase perché inizia divertirsi ridendo.
«Non ho detto niente di così divertente mi sembra» mi innervosisco, mi sta forse prendendo in giro, sul serio?

«Che c'è Ally, hai prima constatato come baciamo e ora vuoi provare come scopiamo?» continua a ridere di gusto dopo aver detto quelle cose che per me sono state come una coltellata nel fianco.

«Siamo irresistibili non è così? Sei proprio come tutte le altre, non riesci a desiderarne solo uno, desideri entrambi. Se vuoi posso organizzare una scopata a tre, io e mio fratello l'abbiamo sempre fatto saresti solo un nome in più nella lista».

Mi sta umiliando ed io me ne sto ferma immobile senza far nulla. Ora per la prima volta lo vedo come l'essere spregevole delle storie che mi hanno raccontato. Avevano tutti ragione, erano tutti perfettamente e maledettamente sinceri.

Ma una cosa che ha detto è vera, lì ho desiderati entrambi anche se in modi diversi, ma non come le altre ragazze che li hanno usati solo fisicamente. No!