Ryan's pov:
Quella piccola bastarda è riuscita a farmi rimanere di sasso. Mi ha fottuto il cervello e pure il cazzo, che soffre da fin troppo tempo per colpa sua e di quel visetto da santarellina che si ritrova. Ho risvegliato in lei qualcosa, lo sento quando stiamo vicini, il viso le diventa rosso e chiude gli occhi dall'imbarazzo ma dentro di se non ne ha abbastanza, proprio come me.
«Ci vediamo Ryan. Non ringraziarmi per il regalo...!»
Quelle sue parole mi hanno spiazzato.
Vederla uscire completamente nuda con quel culo da paura mi avrebbe fatto venire senza neanche farmi una sega. Sono completamente fottuto. Cazzo!Quando sono uscito da quella casa, in auto per tutto il tempo, non ho fatto altro che rigirarmi tra le mani il mio "regalo" annusandolo di tanto in tanto come un pervertito. La ragazzina non sì è fatta perdonare, al contrario, si è vendicata spudoratamente e questo non può che eccitarmi ancor di più.
Arrivo alla villa dove Iván mi aspetta all'entrata e sento musica arrivare dal retro.
«Ryan cazzo ma dov'eri?» mi viene incontro sorridendo. Che cazzo mi sono perso?
«Ero in giro Iván che vuoi? E cos'è questa musica?» rispondo chiudendo l'auto e guardando altrove. «Dylan e Alex sono con le ragazze» spiega brevemente la ragione di quel chiasso. Come al solito non si avvisa più.«E poi Hugo ci ha portato un regalino» a quell'ultima parola non posso far altro che pensare al "regalino" fatto da quella ragazzina impertinente.
«Sarebbe?» chiedo distratto accendendomi una sigaretta. «Vieni con me!» mi fa segno di seguirlo.
Quando scendiamo al di sotto della casa, nella galleria che abbiamo fatto scavare per determinati motivi, capisco di che regalo si tratti.
Quando arriviamo alla fine della galleria, nella grande stanza, al centro della "roccia delle torture", così la chiamo, giace un uomo legato stretto dalle corde e zittito da uno strappo di scotch, con Hugo e i suoi due cani da compagnia della scorsa mattina ai suoi lati.
«Chi è questo insetto Iván?» chiedo fermandomi davanti a questo quadretto.
«Seguiva da giorni Hugo e i ragazzi, è uno degli scagnozzi del nostro "sconosciuto"» incrocia le braccia indicando col mento l'uomo legato.
«Ha detto qualcosa di utile o non ha ancora parlato?» mi avvicino a quest'inutilità con la bocca ancora tappata.
«Abbiamo lasciato a te l'onore...» mi risponde Hugo.
«Molto bene...» gli strappo lo scotch da bocca in malo modo e gli spengo la sigaretta sul braccio scoperto dalla maglietta. Lui trattiene un urlo di dolore.
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RomanceDARK ROMANCE LEGGERO Ally: Nuova città, una nuova casa, primo anno al college, nuove amicizie e...sempre lo stesso segreto da nascondere a tutti! Ally è una ragazza di 20 anni che ha vissuto quest'ultima estate col padre, la sua compagna e i due ge...