Parte 2 - Capitolo 7

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Io e Marco stiamo insieme da quattro mesi. È un ragazzo davvero adorabile, mi riempie di attenzioni e regali. Anche se sono solo pochi mesi, sento che lui è già follemente preso dalla nostra storia. Ha sempre una grande smania di fare l'amore e l'aspetto più bello è la sua premurosità anche sotto le coperte: pensa sempre prima a me e al mio piacere e solo dopo si concede di esplodere nel suo gemito liberatorio. Il suo continuo cercarmi e desiderarmi mi fa sentire voluta, bella, il suo farmi ridere mi fa stare bene. Mi piace passare il tempo con lui. Però c'è qualcosa che mi frena. O meglio, qualcosa che non scatta come dovrebbe. Ho la sensazione che stiamo vivendo la nostra relazione in tempi diversi, e spesso mi rimprovero di non provare quello che prova lui.

Un giorno in palestra ne parlo con Manfre, che nel frattempo è diventata l'amica che speravo. Mi sono aperta molto con lei, le ho confidato sensazioni che neanche avevo mai condiviso con Sara o Mike. Con lei riesco a sentirmi me stessa, libera dai pregiudizi e dai soliti commenti infantili, libera di non dover nascondere debolezze o pensieri da sognatrice.

«Sto bene con Marco, ma mi chiedo se sia giusto starci insieme se non provo quello che prova lui.»

«Nina, può capitare in una coppia di avere momenti diversi. Lui si è già innamorato e questo è ovvio. Tu hai bisogno di più tempo, ma non gli stai certo mentendo, non sentirti in colpa per cose che non fai o che non dici. Datti tempo.»

«Il problema è che non so se mai succederà. Con Fabio, anche se ci dicemmo ti amo dopo diversi mesi, già sentivo dentro di me, ancor prima di conoscerlo, che avrei raggiunto quel momento. Con Marco non provo la stessa sensazione.»

«Non puoi paragonare tutto a Fabio, lo sai questo, vero?»

«Sì, hai ragione, dovrei togliermelo dalla testa e smetterla di fare paragoni» bofonchio. «Forse dovrei solo vivere la storia con Marco, senza tante paranoie e pensieri. E quello che verrà, lo vedremo con il tempo» dico, cercando più di convincere me stessa con quelle parole che Manfre.

«Esatto!» esclama lei.

«E comunque ieri mi ha portato a cena fuori, in un posto bellissimo. Mi ha fatto una sorpresa, mi aveva solo detto di mettermi elegante. Abbiamo mangiato fondue. Non ero mai stata in un posto simile, è stato molto romantico.»

«Quel ragazzo è proprio perso» commenta Manfre scuotendo il capo.

«Molto» dico facendo una smorfia di disappunto. «Sono una brutta persona se mi godo finalmente il fatto di essere al centro del mondo di qualcuno e di farmi riempire di attenzioni, quando io dal canto mio non ricambio con la stessa intensità?»

«Pensavo avessimo appena detto di non farci più paranoie» mi risponde. «E comunque, no, non fa di te una brutta persona. Essere la stella lucente di qualcuno dopo anni passati all'ombra di altri o altre è solo quello che ti meriti.»

Io mi stringo nelle spalle, forse ha ragione lei.

«Ma secondo te è possibile amare due persone?» le chiedo.

Manfre mi guarda con tenerezza, avverte l'inquietudine che sto provando, sa che ancora sento qualcosa nei confronti di Fabio. Pensa per qualche secondo alla risposta, la conosco ormai abbastanza bene e so che quando si toccano argomenti più delicati, Manfre dice solo frasi ponderate.

«Io penso di sì» afferma con convinzione. «Così come si amano sia mamma che papà, o due figli in egual misura, perché non può accadere tra coppie?»

Rifletto sulle sue parole.

«Ma sì, forse è come dici tu.»

«O il voler bene a diversi amici. Esiste, no? E il fatto di voler bene a molti, non diminuisce certo l'intensità che si prova per ognuno. L'amore non è una torta, le fette non diventano più piccole se spartite fra più commensali.»

«Ma allora perché quando si parla di innamorati e di coppie, c'è tutto questo scalpore all'idea di amare due persone diverse?»

«Forse perché in quel caso c'è di mezzo il sesso e questo complica le cose. O forse» continua portandosi una mano sul mento, «è semplicemente un aspetto sociale della nostra cultura. Visto che alla fine dovrai scegliere di vivere con una sola di queste persone, è socialmente respinta l'idea di amarne due. Però ci sono culture che ad esempio non credono nella monogamia. Sarebbe interessante sentire la loro opinione al riguardo.»

«È tutto così complicato» piagnucolo.

Manfre viene verso di me e mi abbraccia.

«Andrà tutto bene, Nina. L'importante è seguire quello che ti dice il cuore. In quel caso, non puoi sbagliare.»

Ma il problema è proprio questo, che il mio cuore mi sta dicendo tutt'altro.

Sotto gli occhi delle nuvoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora