Capitolo 42: Giorno

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I wanna kiss you
But if I do, then I might miss you, babe
It's complicated and stupid
-LoveGame, Lady Gaga


RYAN'S POV

Non si desidera mai ciò che è facile ottenere.

Ovidio ci aveva visto lungo quella volta e aveva espresso esattamente come ci sentivamo noi umani davanti alle sfide.

Rula era stata la mia sfida fin dal primo sguardo che avevo lasciato cadere su di lei, una corsa dove smettere di correre non era preso in considerazione, nonostante i continui ostacoli messi in punti strategici per non invogliarti a continuare il percorso.

Oh e quante volte avrei voluto smettere di lottare per qualcosa che sembrava impossibile da ottenere, e quanto forte tornava la verità ogni volta che quel desiderio si ripresentava prepotente nella mia mente: mi ero legato in qualche modo a quella donna che non faceva altro che rifiutarmi, e rinunciare non era contemplato.

E l'avevo voluto, tanto, ero deciso a mollare il colpo con lei ma mi sentivo inspiegabilmente attratto da tutto ciò che era, nel bene e nel male - anche se spesso quel male era rivolto verso di me - e volevo dimostrarle che se anche non mi avesse mai concesso anche solo una piccola parte di lei, io sarei stato comunque in grado di rimanere.

Temevo che avesse paura a lasciarsi andare per qualcosa nel suo passato di più forte delle regole che erano sempre state in mezzo a noi due e anche se non me lo avesse mai rivelato, volevo darle prova che potevo essere migliore dell'immagine che si era fatta di me.

Con quei pensieri in testa decisi di abbandonare i documenti che stavo analizzando sulla scrivania e uscii dal mio ufficio. Senza guardare nessuno negli occhi per non attirare troppo l'attenzione su di me mi diressi verso gli ascensori comuni dell'edificio.

La sede della Laflinis era situata in uno dei piani più alti del condominio, ma possedevamo anche alcuni piani inferiori dove avevano sede le attività rivolte principalmente alle risorse umane e l'abbellimento, se così si poteva definire, della rivista. Non si trattava solo di scrivere un articolo e farlo approvare da Charlene, c'erano revisioni, impaginamenti, grafiche e molto altro dietro ad ogni singola rivista venduta e tutta quella magia avveniva in quei piani.

Avevo scoperto però un giorno, per puro caso, dopo essermi trattenuto al lavoro fino a tardi come spesso accadeva, che se prendevi l'ascensore e arrivavi fino al penultimo piano, una porta nascosta nell'angolo ti portava a una rampa di scale che arrivava direttamente sul tetto dell'edificio.

Non mi era capitato di utilizzare spesso questa mia scoperta, sia perchè non volevo dare spiegazioni a nessuno se qualcuno ne fosse venuto a conoscenza e sia perchè non ero totalmente certo che vi si potesse accedere indisturbati senza violare alcuna norma.

Ma alcune volte, quando i pensieri diventavano troppo persistenti nella mia mente, mi piaceva andare là sù per prendere un po' d'aria, guardare la città dall'altro e ridimensionare tutti i problemi che mi intrappolavano quando non ero in grado di metterli a tacere da solo.

Quando arrivai davanti alla porta antipanico mi stupii di trovarla già aperta, bloccata sul fondo da un piccolo pezzo di legno, come se qualcuno si trovasse già lì fuori. Durante quelle volte che mi ero permesso di venire in questo mio nascondiglio non avevo mai incontrato nessun altro e nel tempo mi era parso logico pensare che nessuno vi ci accedesse per regole comuni a tutti i dipendenti dell'edificio.

Dall'altra parte avrei potuto trovare chiunque, anche solo un addetto alla manutenzione o un lavoratore casuale del palazzo, eppure qualcosa di profondo nel mio istinto mi spinse comunque a fare un passo e poi un altro fino ad arrivare fuori dove subito un'ondata di vento freddo mi colpì. Se erano le ore di punta alla rivista e mi ritrovavo a venire qui, solitamente non mi portavo dietro il cappotto per non sentirmi chiedere se stessi uscendo, anche se poteva risultare altrettanto sospetto che io me ne andassi negli uffici di sotto ma poi se qualcuno mi cercava non ero mai lì.

𝑫𝒖𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 - il doppio o il nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora