Capitolo 23: Notte

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All I want is champagne and sunshine
Looking for a good time
Sipping on the stars
-Champagne & Sunshine, PLVTINUM & Tarro

RULA'S POV

Potrei dire che l'ora successiva la passai a scervellarmi su quale fosse la nazionalità di quell'uomo misterioso che aveva deciso di dare inizio a quel gioco, ma la verità era che ero serena e tranquilla, mi stavo godendo la serata del Ringraziamento circondata da bella musica, buoni colleghi e la felicità delle persone in pista.

Per cui quando lui tornò per la terza volta al bancone del Baliur, fu come se avessi avuto davanti un qualsiasi altro cliente e infatti, senza nemmeno chiedergli cosa potevo portargli, preparai un altro tacchino ripieno e glielo servii.

"È buono come un cocktail italiano?" chiesi con un sorriso malizioso.

Trattenne un risolino prima di mordersi il labbro inferiore e avvicinare alle labbra il bicchiere.

"Mi vuoi raccontare anche come hai fatto?"

"A fare due più due? Hai lasciato abbastanza indizi in giro, e spero fosse perché volevi che vincessi il gioco e non per sbadataggine, in quel caso perderesti di fascino"

"Presumo allora tu abbia notato la mia scrittura appositamente sbagliata e i soldi italiani quando ho tirato fuori quelli americani per pagarti"

"Ho apprezzato anche come tu abbia condito il tutto con lo sfondo sul tuo telefono: la Venere di Botticelli"

"Magari mi piace solo l'arte, come a te a quanto pare"

"Quindi sarebbe solo un caso che lo sfondo del cellulare di un ragazzo in un locale notturno, che sta intrattenendo un gioco sulla sua nazionalità con una sconosciuta, sia proprio la foto di un quadro famoso che si trova in uno dei musei più prestigiosi d'Italia?" lo rimbeccai mentre tornavo a servire gli ultimi clienti della serata.

"Bella coincidenza anche il tatuaggio che si intravede dalla maglia con una parola che ricorda molto la lingua italiana" aggiunsi infine.

"Davvero un'attenta osservatrice"

"A quanto pare hai scelto bene la tua preda"

"Ti ritieni tale?"

"Credo che tutte quelle casualità fossero un test, solo non capisco se si trattasse semplicemente una tecnica innovativa per rimorchiare o se ci sia altro dietro"

"Quando finisci il tuo turno?" cambiò argomento senza rispondere alla mia di domanda.

Guardai l'orologio appeso alle mie spalle prima di rispondere che avrei staccato dopo una mezz'ora.

"Se ti va possiamo finire questa serata del Ringraziamento facendo una passeggiata insieme e continuando la conversazione"

Non aspettò una mia risposta di assenso e fece ciò che avevo imparato gli riuscisse meglio, si alzò e se ne andò, lasciando dietro di sè un'altra scia di domande.

***

Quando staccai, mi andai a cambiare e visto che la mia idea iniziale era quella di finire la serata in pista, avevo solo un vestito leggero color avorio, con il quale avrei sicuramente sentito freddo, viste le temperature esterne, se fossi davvero uscita con quel ragazzo per una passeggiata. Ma al tempo stesso non avrei lasciato che un po' di vento mi frenasse dal conoscere meglio un uomo che era stato in grado di calamitarmi dal primo istante in cui i miei occhi si erano appoggiati su di lui.

Lo trovai appoggiato di spalle ad una parete poco distante dal bancone.

Sembrava essere quasi assorto dai suoi stessi pensieri ma comunque in allerta, il che gli conferiva quell'aria da bello e dannato che tanto attirava.

𝑫𝒖𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 - il doppio o il nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora