Capitolo 34: Notte

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I'm flyin'
I'm flyin' high like a bird
But my fluttering wings can't keep you from pullin' me down
-Love Is a Bitch, Two Feet

RULA'S POV

I turni al Baliur durante i primi tempi erano stati difficili da gestire poiché ogni settimana ruotavano e non solo cambiava il tuo giorno libero ma anche tutti i tuoi orari.

Ovviamente durante il colloquio venivi avvisato di ciò, in modo tale che fossi a conoscenza di cosa andassi incontro in modo tale che non si presentassero lamentele al riguardo. Questo non toglieva però che abituarsi non era una passeggiata e dovevi imparare a convivere con quel piccolo senso di irritazione dato dal non avere i tuoi orari di lavoro sotto controllo, o forse questo valeva più che altro per me e per i miei piccoli problemi con il controllo.

Ma superato questo e la visione tradizionale di lavoro in cui una cosa del genere sembra portare solo disorganizzazione e frustrazione, capivi che era una visione molto all'avanguardia. I dipendenti di settimana in settimana potevano fare delle richieste in base ai propri impegni, organizzati o dell'ultimo minuto che fossero, e da lì veniva stilato il nuovo orario settimanale.

Questo era il motivo per cui era difficile riuscire ad incastrare i turni liberi miei, di Rikki e di Seth per uscire insieme e divertirci.

Eravamo un gruppo particolare, prima che io iniziassi a lavorare al Baliur, Seth e Rikki a malapena si salutavano, non perché si odiassero ma semplicemente perché credevano non ci fosse nulla che li accomunasse. Al mio arrivo le cose sono cambiate un po', e anche se inizialmente tenevo il muso a Seth per quello scherzetto che mi aveva fatto la prima volta che ero entrata nel locale e con Rikki era stato difficile scalfire quella corazza, erano diventati entrambi degli amici così cari per me che era stato inevitabile cercare di unirli. Da lì in poi ogni nostro momento libero si trasformava in un'occasione per svagarsi e festeggiare e, liberi dal lavoro, quella sera era la serata giusta per farlo, soprattutto dopo aver rivisto Gabriele alla Laflinis quella mattina.

Al pomeriggio ero andata a casa di Rikki per prepararci insieme e poco dopo ci aveva raggiunte anche Seth che, nonostante avesse tutto il giorno libero e potesse fare qualunque cosa prima della serata insieme, aveva preferito passare comunque più tempo con noi.

Aveva quindi giudicato con massima attenzione ogni nostro outfit e tutti gli ombretti che Rikki tirava fuori da ogni angolo della stanza, per poi dire che non importava cosa scegliessimo perché saremmo sempre state bellissime. Era un ruffiano certo, ma non potevamo nemmeno dire che i suoi complimenti non ci facessero piacere ogni volta che li pronunciava.

Dopo la cena veloce nella piccola cucina della mia amica - dove tutti e tre avevamo cercato di contribuire con le nostre scarse capacità - Seth aveva comunque messo sopra il letto di Rikki le sue scelte per noi perché a detta sua, belle sì, ma ancora più sexy con il suo aiuto.

Ci aveva accompagnate poi al lavoro, dove avremmo lavorato per qualche ora prima di andare tutti e tre da qualche parte a scatenarci insieme. Inutile dire che io e la mia amica in quelle ore cercammo di mantenere l'una la concentrazione dell'altra perché troppo euforiche per la serata che ci aspettava.

E a fine turno, dopo esserci messe i vestiti - rigorosamente scelti da Seth Coleen - ci recammo all'esterno dove il nostro amico ci aspettava già appoggiato alla sua macchina con un gran sorriso a illuminargli il volto.

Mentre passeggiavamo tra le strade di Chicago, tutti e tre a braccetto e indecisi su quale locale sarebbe stata la nostra destinazione, mi resi conto di essere nel vivo di quei momenti in cui sei felice e lo sai. Allora sorrisi e strinsi le braccia di entrambi per avvicinarli ancora di più a me.

𝑫𝒖𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 - il doppio o il nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora