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CHOI MA RI

"Circa otto anni fa, venni in Corea, ospite di mia zia e mia cugina Se Ri. Era l'estate prima dell'università e volevo divertirmi, così accettai ogni proposta. Sport estremi, andare per locali... potevamo fare tutto, il mondo era ai nostri piedi. Ebbi un brusco risveglio, a un certo punto, in un letto d'ospedale dopo aver bevuto troppo in un locale in cui non saremmo nemmeno potute entrare. Mi spaventai, ma non abbastanza. Mi fecero una flebo per recuperare liquidi, ma continuavo a sentirmi sfasata, come se fossi stata drogata, anche se nelle mie analisi non c'erano tracce di sostanze stupefacenti."

Prendo fiato, mentre lo sguardo di Seok Woo è attento ad ogni mio movimento.  "Stavo per essere dimessa, quando un medico venne a parlarmi. Secondo lui il fatto che non mi sentissi ancora bene era sintomo di qualcos'altro, perciò mi consigliò un elenco di esami a cui sottopormi. Lo avevo già visto in reparto e ammetto di aver avuto un colpo di fulmine, quindi presi le sue parole molto sul serio."

"Stai dicendo che il tuo primo amore era un medico? Per questo ne hai voluto sposare uno?"

"Lasciami finire, per favore." Ti prego, sono già in imbarazzo, non ti ci mettere anche tu. "Chiamai i miei genitori, che presero il primo volo disponibile dall'America e firmarono le mie dimissioni. Tornai a Los Angeles e mi sottoposi ad alcuni esami, ma furono inutili. Le prime analisi del sangue che eseguirono al mio ritorno, ci avevano già dato la risposta che cercavamo: avevo la leucemia."

Seok Woo trattiene il fiato, ma non posso fermarmi, non quando lui si sente in questo modo. "La mia età era l'ostacolo maggiore, perché ciò da cui ero affetta ha più possibilità di guarigione minore è l'età del paziente, sono certa che tu lo sappia, ma ci abbiamo provato. Mi sono sottoposta volontariamente a tutte le cure a cui ho potuto avere accesso, anche quelle sperimentali, pur di avere più tempo." Lui mi si è avvicinato ora, le mani che non sanno dove stare e tremano, davanti a me. Le afferro e le appoggio sul divano, la mia storia non è ancora giunta alla fine. "La faccio breve: sono stati mesi terrificanti, ho avuto paura di morire per molto tempo, ma in qualche modo sono sopravvissuta. Avevo già superato l'esame di ammissione a Medicina, ma ero talmente debole che non credevo sarei mai riuscita ad entrare in una sala operatoria, così ne parlai con i miei genitori, e decisi di scegliere Anestesiologia. Volevo aiutare tutti coloro che soffrivano come me, se ne avessi avuto la possibilità."

So che sto piangendo, ripensare a quel periodo è sempre doloroso, ma devo raccontare. Capire che Seok Woo si dà la colpa della mia sorte, basta a darmi la forza per farlo. Sono certa che parlasse di me, l'ho capito quando gli ho confessato che avevo la leucemia. Quell'espressione, niente può camuffarla. "A causa dello studio e delle terapie ho perso i miei amici, era troppo penoso per loro vedermi deperire e io avevo bisogno di concentrarmi su qualcosa che non fosse il mio stato di salute, per darmi la forza di resistere. Quando alla fine sono riuscita a sconfiggere la malattia, il mio corpo sembrava quello di una preadolescente e per mesi mi hanno studiata come se fossi una miracolata. Ho accettato di essere un caso di studio per il Cedars Sinai, mi sono rimessa in forze e ho continuato a studiare fino alla Laurea, poi mi sono iscritta alla Specializzazione. Ho eseguito controlli di routine e altri aggiuntivi per anni, temendo ogni volta che si sarebbe ripresentata, ma finora sto bene."

Lascio che le mie parole sedimentino dentro di lui, che mi guarda ancora con un'espressione a metà tra l'orrore e lo stupore, gli occhi lucidi e le mani strette alle mie. "Mi stai dicendo..."

"Ti sto dicendo grazie, dottor Kim. Se non fosse stato per la tua intuizione, non staremmo facendo questa conversazione." Ammetterlo con lui è facile, catartico.

"Quindi sei davvero lei? Perché non me lo hai detto subito?"

Respira in fretta adesso, si sta agitando e la sua voce trema. "Perché credevo che non ti ricordassi di me. Sono tornata in Corea a cercarti appena ho potuto fare domanda, so che mamma aveva scritto una lettera di ringraziamento, ma da quel che mi hai detto, forse non l'hai ricevuta."

Doctor KDove le storie prendono vita. Scoprilo ora