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KIM SEOK WOO

Ma Ri è strana oggi, forse è agitata per la cena di stasera. Abbiamo convenuto di incontrarci direttamente al ristorante, io sarò là con i miei genitori e lei andrà a prendere i suoi a casa della zia e li accompagnerà a cena. Dopo, verranno a casa con noi, dato che staranno per qualche giorno nell'appartamento accanto. Dopotutto Ma Ri ha già pagato e anche se volevo restituirle in denaro, una volta che ci siamo sposati, ha deciso che voleva tenere uno spazio per sé, non so per quale motivo. Sono un ottimo coinquilino, ordinato, pulito e riservato, non vedo perché dovrebbe desiderare di tornare in quel posto.

Nel pomeriggio ho partecipato alla presentazione dei nuovi progetti di ricerca, raccogliendo più informazioni possibili su due nello specifico, uno tedesco e l'altro americano, pubblicizzato dalla mia dea Mattei. Trovo incredibile la dedizione verso il progresso scientifico, la ricerca medica in generale che porta avanti. Ha un approccio innovativo e non manca di selezionare ogni anno menti brillanti per i suoi progetti. Quello tedesco ha un ambito di studio simile, ma meno specifico e se devo essere sincero, vorrei entrare a far parte di uno dei due. Ho un curriculum valido e sono più che pronto a cimentarmi in qualcosa di nuovo. Dovrei parlarne con Ma Ri prima di fare domanda? No, lei e il nostro matrimonio non dovrebbero condizionarmi.

"Figliolo" tuba mamma, entrando nella sala che abbiamo riservato per la cena. Sono arrivato in anticipo e ho trascorso il tempo leggendo gli appunti di oggi e le dispense che ci hanno consegnato. Erano talmente interessanti, che non ho sentito i miei genitori arrivare.

"Oh, siete qui" saluto mentre papà fa il suo ingresso, con varie scatole di prodotti per la salute, da donare ai miei suoceri. Non ho chiesto a Ma Ri di fare lo stesso, dimenticando che lei non ha dimestichezza con le tradizioni coreane, che idiota. Ero troppo concentrato sulla cena di ieri, il programma di oggi e me ne sono dimenticato, una volta seduto nella sala conferenze.

Papà appoggia i doni sul mobile accanto al tavolo rotondo, proprio mentre la porta si riapre e ci voltiamo tutti per salutare mia moglie e i miei suoceri.

Indossa un abito bianco dalle linee geometriche, coi capelli acconciati e il trucco leggero, ma mi si secca la gola quando fa il suo ingresso. Un lieve rossore le tinge le guance, mamma le corre incontro per salutarla e la cosa la mette ancora in imbarazzo, ma è.. adorabile. Si scosta per lasciare entrare il padre, che regge parecchie scatole, aiutato da qualcuno di genere femminile, dato che indossa gonna e tacchi, ma ha troppe scatole e non capisco se sia la moglie o una delle cameriere. "Lasci che l'aiuti" mi sento dire prima di prenderle alcune delle scatole, che rischiano di cadere, nel momento in cui mi trovo faccia a faccia con la dottoressa Erika Mattei.

"Grazie" mormora in coreano e il mio cervello va in blocco. Non riesce a processare le informazioni che gli arrivano, perché non capisco cosa ci faccia lei qui, anche se come professionista, sono certamente fortunato a imbattermi in lei mentre è a Seoul.

"Lascia, mamma, ci penso io. Ecco papà, mettili là." La voce di Ma Ri scaccia la nebbia e mi permette di pensare più lucidamente. L'ha davvero chiamata mamma?

"Ma Ri" chiamo. Lei si volta con un sorriso stentato, prima di togliermi le scatole dalle mani e posarle assieme alle altre.

"Tesoro, sei più bella ogni volta che ti vedo" cinguetta mamma, catturata dal suo aspetto esattamente come me.

"Grazie, anche lei è splendida. Vorrei presentarvi i miei genitori, il professor Choi Ji Won e la dottoressa Erika Mattei."

Sto per scoppiare in un riso isterico, nel momento in cui intercetto il suo sguardo. Si vergogna, è evidente, ma perché? Per avermi nascosto che la persona che venero come se fosse un dio è sua madre? O temeva che stessi con lei per profitto? Per questo non me lo ha detto?

Doctor KDove le storie prendono vita. Scoprilo ora