MA RI
Il ronzio fastidioso del monitor è impossibile da ignorare, non riesco a dormire ancora e fingere che tutto questo non sia successo. Probabilmente è la mia punizione, per non averlo detto a Seok Woo. Non importa quanto le statistiche e la teoria studiata negli anni mi torni in mente, il mio cervello è bloccato all'idea che tutto questo sia colpa mia. Forse ero troppo stressata, motivo per il quale sono tornata a casa, forse sono solo debole e inadatta a crescere una vita dentro di me, forse non meritavo di diventare madre o forse, è un segno che tutto ciò che volevo nella mia vita, è scivolato in fretta dalle mie dita e ora non ho niente. Sono da sola. Di nuovo.
Quando mi hanno visitata, un paio d'ore fa, stavo ancora smaltendo l'anestesia. Ricordo di quanto mi hanno spiegato i dettagli dell'intervento, del fatto che sono stata trasfusa a causa della copiosa emorragia in atto, che potrei sentirmi stordita ancora per qualche ora. Vorrei dimenticare tutto quanto. Fingere che fosse tutto un brutto sogno e svegliarmi nel mio letto, sei mesi fa. Quando ancora non mi ero decisa a fare domanda per lo scambio di personale medico, quando non mi ero iscritta alla app di dating, quando ancora mi cullavo nell'illusione che il mio eroe fosse senza macchia e senza paura.
Sento la bocca riarsa, colpa dell'anestesia, ma i condotti lacrimali sono liberi, tanto che ricomincio a piangere anche se ero certa di aver finito le lacrime. Un singulto che non mi appartiene mi risveglia dal torpore. Mamma è ancora qui? Cazzo, non volevo farmi vedere così disperata. Mi sforzo di aprire gli occhi ma quando lo faccio, scopro che sto sognando. Impossibile che Seok Woo sia al mio capezzale. Non è materialmente possibile, farei meglio a svegliarmi, eppure non riesco a staccare gli occhi da lui.
Piange sommessamente, mentre tiene la mia mano tra le sue, con i capelli scarmigliati come quando si sveglia la mattina, quando non li ha ancora disciplinati e gli ricadono sulla fronte, leggermente mossi. Il mio subconscio sta facendo gli straordinari, devo farmi dire che anestetico hanno usato e segnalarlo, è troppo forte per me.
Guardarlo è ipnotico e non riesco a svegliarmi, ma non mi preoccupo, non lo rivedrò che raramente, quando verrà in America. Di solito partecipo ad alcuni incontri orientativi del team Mattei nelle settimane precedenti l'avvio del nuovo progetto, a un paio di cene se ce n'è l'occasione. Stop. Niente più Kim Seok Woo, dopo. Stringo i pugni, conficcando le unghie nei palmi con la speranza di svegliarmi, ma questo mi fa solo lacrimare di più.Il falso Seok Woo alza la testa di scatto e i miei occhi incontrano i suoi. Oltre le mie lacrime, ci sono le sue, oltre a un'espressione di sconforto che non ricordo di avergli mai visto. "Sei sveglia" gracchia piano, la voce bassa, impastata. Stringo la sua mano di rimando, insicura sulle parole che potrei pronunciare. "Grazie al cielo" sussurra prima di strusciare la fronte sulle nostre mani giunte, come una preghiera.
Stringo le labbra, ma prima che possa provare a parlare lui ricomincia. "Hai le labbra screpolate, aspetta che te le bagno, altrimenti sanguinerai." Sussulto alle sue parole, al ricordo del sangue che mi macchiava i vestiti ieri, quando tutto è precipitato e ho dovuto chiamare l'ambulanza. Si trattiene, passando piano il fazzoletto umido sulle mie labbra, leggero come se si aspettasse di vederle spaccarsi. Non è così premuroso da quando gli ho confessato ciò che è successo dopo che me ne sono andata dall'ospedale, quella prima volta. Che stupida, sono così coinvolta in questo sogno che mi sto trastullando con la fantasia di lui qui accanto a me.
Sbatto le palpebre e volto la testa, maledicendo me stessa. "Quando l'infermiera mi ha chiamato per avvisare che eri in sala operatoria ero su un aereo per Los Angeles." Pronuncia le parole a bassa voce, ma dentro di me risuonano come trombe d'allarme. Seok Woo è davvero qui? Non sto sognando, lui è venuto da me? Perché? Quando?
Passo la lingua sulle labbra, cercando di trattenere la nuova ondata di lacrime che minaccia di uscire e cerco di tornare lucida. "Sei davvero qui?" Odio che la voce mi esca stentata, ma non parlo da ore ed è secca e impastata, dopo l'intervento. Devo avere un alito terribile.
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Doctor K
RomanceChoi Ma-Ri è la migliore anestesista del Cedar Sinai, ma decide di trasferirsi in Corea del Sud. Il motivo? Anni fa si è innamorata a prima vista di un dottore dell'ospedale in cui era ricoverata e adesso spera di diventarne collega, o magari qualco...