Doctor K

15.

CHOI MA RI

Apro gli occhi in una camera che mi è estranea, mentre l'altro lato del letto è vuoto e nessun rumore fa presagire la presenza di qualcuno nell'appartamento. Mi prendo del tempo per assorbire ogni dettaglio che mi parli di Seok Woo, del modo in cui vive. Devo fare in fretta, se voglio risultare credibile agli occhi di mia suocera. Dovrò chiamarla mamma, oggi. Oddio... Scalcio le lenzuola, scendendo dal letto in fretta e cercando di ricordare dove sia il bagno. Non sono presentabile e devo assolutamente chiamare mamma e papà, aggiornarli su come stiano le cose prima che arrivino, tra qualche giorno.

Mio marito non è in casa, così ne approfitto per fare la doccia e chiamare i miei genitori. Papà sembra guardingo e mamma è ancora piena di preconcetti, ma spero che conoscere Seok Woo aiuterà entrambi a capire cosa io abbia visto in lui e il motivo per cui ho voluto sposarlo. Il diretto interessato rientra mentre sto finendo di prepararmi, di sicuro reduce da una corsa. Gli lascio il bagno, così che possa lavarsi e prepararsi a sua volta, mentre io bighellono per l'appartamento, per prendere confidenza. Ci sono molti riconoscimenti accademici relativi ai suoi studi e alcune foto. In tutte ha un sorriso appena accennato, sono scattate ad eventi in cui è stato premiato, ma devo curiosare un po' prima di trovarne di più vecchie. Qui somiglia di più al dottore specializzando che ho conosciuto, sorride spesso e, soprattutto, posa assieme a compagni di scuola, colleghi, sua madre. Nelle foto davanti invece, è sempre solo. Che la mia storia lo abbia davvero così cambiato? Spero di avergli tolto un peso dal cuore.

"Andiamo."

Mi volto a guardarlo, ammirandolo in abiti casual. Mi piace, sembra più avvicinabile, anche se è sexy da morire con indosso un completo. Prendo la borsa e durante il tragitto in auto trovo il modo di chiedergli se dovessimo portare qualche dono a sua madre. Ho studiato qualcosa delle tradizioni coreane ovviamente, ma ammetto che far visita a mia suocera per dirle che è già diventata tale, mi spiazza. Seok Woo comunque, nega e io resto a tormentare l'anello, lucido e brillante, finché lui non posa la mano sopra la mia. "Andrà tutto bene, mia madre già ti adora e possiamo approfittarne per organizzare una cena per far conoscere le nostre famiglie, dato che i tuoi genitori verranno la prossima settimana."

Il nostro piano va in frantumi quasi subito, perché sua madre non è da sola al tavolo, ma accanto a lei sono seduti Jung Yu Mi e suo padre, il primario. Stringo la mano a Seok Woo, prima di prenderla tra le mie e sfilargli l'anello. "Perché?" domanda.

"Vuoi dire a tua madre che ti sei sposato nello stesso istante in cui lo saprà anche la tua ex?"

"Tu non vuoi?"

"Preferirei dirlo prima a tua madre, della tua ex non m'importa, ma  della famiglia sì. Non sarebbe educato mentre ha invitato altra gente a pranzo." La verità è che in uno scrupolo che non credevo di avere, ho pensato a come mi sentirei al suo posto e ho delle remore. Sfilo anche il mio anello e poi infilo entrambi nella catena che porto al collo. "Li terrò al sicuro per un pochino, se a te sta bene."

"Lo scoprirà comunque" sospira.

"Magari non durante un pranzo con tua madre, e con suo padre presente."

"E poi sono io che mi faccio dei problemi a darci un taglio netto" mi prende in giro, ma scrollo le spalle. Yu Mi non può farci niente comunque, perciò mi sento magnanima.

"Ragazzi, eccovi" tuba la madre di Seok Woo appena ci vede e mi stampo un sorriso in faccia, perché appena l'attenzione si è spostata su di noi e ho guardato in faccia Yu Mi, il disgusto con cui mi ha soppesata mi ha fatto venir voglia di rimangiarmi le parole gentili di poco fa.

"Mentore Jung, dottoressa Jung, non pensavo di trovarvi qui" annuncia mio marito mentre li saluta, io invece vengo presto rapita da mia suocera, che mi soppesa con sguardo gentile e mi dice che mi trova meglio dell'ultima volta. Insiste perché mi segga accanto a lei, proprio di fronte a Yu Mi e poi mi domanda della riabilitazione. Quando le dico che suo nipote è il mio fisioterapista, noto la scintilla d'orgoglio nel suo sguardo e sorrido. Suo figlio non sembra amarlo allo stesso modo, a giudicare dal modo possessivo in cui ha reagito alla nostra cena.