21.

50 7 7
                                    

KIM SEOK WOO

"Sei arrabbiato?"

Guardo Ma Ri, pensando alla risposta. Dopo che abbiamo salutato i suoi genitori davanti alla porta dell'altro appartamento e siamo rientrati, è stata silenziosa. Ho lasciato che fosse la prima a farsi la doccia, ma non abbiamo ancora parlato della serata. "No. Ammetto che è stata una sorpresa, ma non di quelle brutte."

"All'inizio non volevo dirtelo. Scoprire che l'ammiri così tanto... avevo paura di condizionarti e volevo che il mio matrimonio non fosse basato solo su un tuo tornaconto" ammette. Sento la sofferenza nella sua voce e mi torna in mente un pettegolezzo. Allora non ci ho dato peso, ma anche io sarei tentato, per poter lavorare con sua madre. "Mi sta bene essere usata da te, almeno lo so, però... non credevo ne sarei stata così spaventata."

"Sei spaventata da me?"

"Non da te. Dal modo in cui mi fa sentire il sapere che tutto ciò che vuoi da me, è mia madre. Hai capito cosa intendo."

Tormenta le mani, mentre parla. Sembra intimidita e vergognosa, ma non sono capace di rassicurarla, perché  per qualche momento, ho pensato davvero di usarla per ottenere un vantaggio su altri candidati. Almeno avrò più occasioni di vedere la dottoressa Mattei e perorare la mia causa. Sua madre è una persona acuta, mi ha già inquadrato. Ha già esternato le mie mancanze con sua figlia e anche stamane, al convegno, il suo intervento è stato affilato come un bisturi. Non si scherza con Erika Mattei. Ma allora io cosa sto facendo, con sua figlia?

"Chi dice che ti sto usando per tua madre?" La frase mi esce senza filtro, diretta.

"Non.. non l'ho detto, ma ecco, lo so che potrebbe essere una possibilità."

"Credi di valere così poco? Chi ti ha fatto pensare questo di te?" Scuote appena la testa, ma resta in silenzio. Non sono bravo a consolare, non so come farla sentire meglio e onestamente, la mia mente sta pensando ad altro e per una volta, non a come soddisfare il mio desiderio di lei. "Non ne vuoi parlare? Forse dovrei andare a farmi la doccia allora."

Non aspetto risposta, la oltrepasso e cerco di snebbiare la mente sotto il getto d'acqua. Inutile. Continuo a pensare all'opportunità di entrare nel team di ricerca e non a come migliorare l'umore di mia moglie. Esco e mi asciugo di fretta, prima di tornare in camera. Ma Ri è ancora in piedi dove l'ho lasciata, si sta spazzolando i capelli, ormai asciutti. "Devo rivedere delle cartelle, ne parliamo dopo?"

Annuisce e ne approfitto per infilare la tuta e spostarmi nello studio, prima di rendermi conto che anche io mi sto vergognando. Di come la tratto, certo. Del fatto che non mi sia interessato abbastanza di lei da conoscerla a fondo, anche. Di quanto la desideri, del conforto del suo odore quando mi sveglio accanto a lei al mattino, soprattutto. Se il nostro matrimonio è solo un accordo, mi sto comportando nel modo corretto solo a metà. Il mio corpo non è d'accordo, ma la mente è restia a lasciare il comando alle emozioni che provo quando sono con lei e mi sembra che stasera ci siamo allontanati.

Torno in camera dopo un'ora, ma lei dorme. Meglio così, non ero pronto ad ammettere i miei sentimenti nè i pensieri vili che ho avuto dopo aver conosciuto i suoi.


Questa è la prima domenica che vado in ospedale ma non per lavorare. Accanto a me la dottoressa Mattei cammina veloce e sicura come se fosse pratica di questi corridoi e ammiro il suo modo di sembrare a suo agio ovunque. Dev'essere innato, oppure il sapere di essere una stella nel firmamento dei medici a livello internazionale. Il mentore Jung ci accoglie con una lieve sorpresa sul volto nel vederci assieme, ma non sono ancora pronto a rivelargli che adesso siamo imparentati.

"Dottoressa, sono davvero felice che abbia accettato di incontrarci, io e il dottor Kim siamo suoi ammiratori da anni" esordisce. Lei accoglie con un sorriso di circostanza l'inchino del mentore, poi ci accomodiamo e lo ascolto snocciolare i miei meriti accademici e lavorativi, uno dopo l'altro. Formidabile come la sua memoria sia così prodigiosa.

Doctor KDove le storie prendono vita. Scoprilo ora