VILLAGGIO: 5

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Clara, con i suoi carcerieri, era arrivata in Africa.
Era con loro, in un altro jet privato, diretto a Giuba, legata, con la testa poggiata al sediolino, tenuta alta verso il pulsante dell'aria condizionata.
Tristemente si guardava le mani, sperando in un improvviso scioglimento della cordicella.
Ma purtroppo, ciò non avviene.

«Si sente a proprio agio?» le domandò Yuma.
«Fare la coraggiosa non servirà a nulla, ragazzina» le si sedette di fronte Drew. «Mi dispiace altezza per ciò che sta accadendo, ma la colpa è solo sua. Le prometto, però, che non durerà molto la sua prigionia.»

Drew si allontanò, Clara lo seguì con gli occhi. Tra tutti, era quello che odiava di più.

«Cosa...» pronunciò, poco convinta, a Yuma. «Quelle persone che cercate...»
Lo sguardo perso nel vuoto, assente, diventò curioso. La voglia di porre fine alla sua esistenza venne, per un attimo, sostituita dalla voglia di conoscenza.
«Tu sei all'oscuro, giusto. Beh sappi che ci sono degli esseri umani che hanno dei poteri in giro per il mondo, e alcuni sono finiti per sbaglio nei nostri affari, come te.»
«Mi è sembrato come se fossero delle persone speciali, date loro molte attenzioni.»
«Non lo sono, ma uno di loro lo è stato, in futuro. Sono dei bambini a cui sono stati dati dei giocattoli che ancora non sanno usare. Li uccideremo uno a uno.»
«I nostri sono già pronti ad accoglierli» disse Richard con sguardo serio, abbozzando un ghigno.
~~

I Fra erano arrivati in Sudan.

Il jet decollò alle loro spalle, mentre si incamminarono, come se non stessero sulla pista d'atterraggio di un aeroporto con degli aerei che dovrebbero passare.
Tranquilli, passeggiavano uniti.
Sascha mangiava, Michael si fumava un sigaro, Peter era al telefono, Manuel si aggiustava la maglia, Andreas ascoltava la musica, Alessio prendeva in giro i lavoratori ed Erik costruiva qualcosa.

«Ecco la macchina che ci ho fatto consegnare» indicò con molto entusiasmo Peter.
Al gruppo vennero dubbi se, per caso, il fornitore potesse dare a qualcuno informazioni che non avrebbe dovuto dare dare. Ma l'inglese li rassicurò subito.
«Gli ho detto di essere un imprenditore bulgaro di nome Adolf Lenin, pensa che la mia faccia sia quella di Kyle Walker.»
«Allora sei davvero intelligente» si congratulò Alessio.
«E bravo l'inglese» si unirono gli altri.
«Fate i seri e salite» ordinò severo.

Il Sole era tramontato e la luna era alta in cielo.
I ragazzi erano appena arrivati a destinazione.
Per quella sera si sarebbero fermati in un villaggio nel centro del Sudan, vicino alle rive del Nilo, nel mezzo del deserto.
Parcheggiata la macchina, ognuno prese le proprie cose e andò a fare il check-in.

Quando gli vennero consegnate le chiavi delle stanze, singole, Sascha notò un particolare che non lo faceva stare sereno. «Come mai così lontane tra di loro?»

Il villaggio era composto da quattro edifici, tutti adibiti all'uso alberghiero, più altre strutture, come il magazzino, la serra.
I sette ragazzi erano stati sistemati sparsi.

«Forse non avevano posti» a Peter non sembrava un problema e tranquillizzò il compagno.
Ma lui, comunque, rimase non convinto della cosa. «Ho uno strano presentimento.»
La visione della donna dai capelli rossi, all'altro lato della stanza, sarebbe potuta essere una conferma per i suoi pensieri.
«Qualcuno stanotte morirà» disse sottovoce il piccoletto.
Alzò le spalle, se ne sarebbe fatto una ragione.

Sistemate le cose nelle camere, si riunirono nella hall.
«Hey, amico» Manuel stuzzicò il ginocchio di Alessio. «Quella lì secondo te mi sta guardando?»
Seduta di fronte a lui c'era, infatti, una ragazza. Sorseggiava un drink mentre lanciava occhiate provocatorie al samurai.
«Che c'è Manu? Poco coraggio per provarci?» si voltò, cauto e rapido. «Mi sa di sì.»
«Secondo te cosa dovrei fare?» domandò intimorito dalla situazione Manuel.
«Fra, non lo so, dovresti essere tu a saperlo.»
«Sei stato proprio d'aiuto, fra» sorrise sarcastico, nel mentre gli diede delle pacche sulla spalla.
Continuava a fissarla, il motivo però non era quello che pensava Alessio.
"Ho l'impressione che voglia uccidermi."

I FRA: Una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora