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«Piccolo problemino ragazzi» avvisa Sascha mentre lotta contro l'uomo di ghiaccio. «Non sono riuscito a raggiungere il pelato e la suora, l'uomo di ghiaccio mi ha trattenuto.»
Andreas si ferma un attimo dal combattere e si guarda intorno. Stanno tornando gli altri.
Michael viene atterrato dalla donna forzuta. Da lontano appare Alessio, che le spara, prima all'altezza dei capezzoli e poi dritto in mezzo agli occhi.
Dietro di lui ci sono anche Manuel, che senza perdere tempo va dagli spadaccini, Markus e Stephan.
«Va bene, ci penso io» il tedesco ritira il cannone e si incammina.

Michael si toglie il corpo della donna forzuta di dosso. Dà una rapida occhiata alla situazione ed emette il classico ringhio. Lancia una granata per creare ulteriori casini e poi scompare sottoterra.
«Dove cazzo è andato?» si chiedono Markus e Stephan mettendosi le mani in faccia.
~~

Erik e Clara sono riusciti a raggiungere indisturbati l'esterno del Palazzo.
Sono poco fuori al cancello, dove c'è radunata tantissima gente.
Il ragazzo si gira verso la battaglia, poi torna dalla principessa. «Stai qui con loro Clara, io vado ad aiutare i miei amici.»
«Clara!» entrambi si voltano.
È il re, commosso, finalmente può di nuovo vedere la figlia, può finalmente riabbracciarla.
«Grazie» dice il re, ad un imbarazzato Erik, che non riesce a frenare le lacrime.
Erik fa un cenno di assenso, si crea spazio tra la folla che si era creata intorno a loro e corre verso il Palazzo.

I due svedesi non si sono accorti, però, che non avevano lasciato la struttura, ormai decadente, da soli. L'uomo spara fuoco li aveva seguiti.

Sascha e l'uomo spara ghiaccio se le danno di santa ragione.
Il piccoletto riesce, grazie alla sua super velocità, a scansare gli attacchi congelanti, che l'ultima volta gli avevano fatto molto male.
Prende lo scudo e lo mette tra sé e la violenta valanga che gli viene lanciata contro. Dall'altra parte deve tenere lontani gli attacchi provenienti dall'esercito sudsudanese, appena unitosi nella battaglia, dopo che, insieme a Diop, gli erano caduti davanti.
Riesce a tenerli lontani lanciando dei fulmini nella loro direzione.
Nel farlo non si accorge che Jack Brina pezzotto si stava avvicinando.
Lo nota quando gli è a un passo dal poggiare la mano congelata sullo scudo, giusto in tempo, il piccoletto riesce a girarsi e a colpirlo con una scarica elettrica.

Ed ecco che si fanno di nuovo sotto i soldati.
Sascha blocca i loro pugni e i proiettili con lo scudo, e per contrattaccarli decide di usare il pugnale, solo che però ci va piano, lo usa come fosse un bastone, non togliendolo dal fodero.

Anche Diop è costretto a prendersi a pugni con i suoi connazionali, alcuni dei quali suoi conoscenti.
«Vi prego, fermatevi.»
«Fatti gli affari tuoi» risponde secco uno di loro servendogli un pugno al mento.
Diop si rialza e cerca ancora di fargli cambiare sponda. «Andiamo, possiamo ribellarci, possiamo batterli.»
«No che non possiamo» ribatte un altro.
«Lascia perdere Diop, siamo costretti a combattere per loro» ed ecco che si prende un altro cazzotto.

L'uomo di ghiaccio sta tornando, Sascha prepara la spada.
Essa però viene congelata. Sascha la guarda sconsolato per un breve secondo, poi deve mettersi a schivare i raggi congelanti dell'avversario.
Si volta e arretra di qualche metro correndo, si gira di nuovo verso il congelatore umano e gli lancia due coltelli, uno graffia la mano e l'altro scalfisce l'aggeggio dona poteri.
«Man-nacc» si sforza il mezzo napoletano riuscendo finalmente a liberare la spada dal ghiaccio.
La tiene stretta tra le mani e corre contro il nemico.
La spada si scontra con le lame ghiacciate, qualcuna la rompe, qualcuna resiste.
Un altro fendente da parte di Sascha, l'uomo para con la lama, poi abbassa un braccio e la infilza all'altezza del fianco del ragazzo.

Sascha però non molla la posizione, i bagliori rossi della maschera rimangono puntati sull'avversario. Il tizio del ghiaccio ne rimane sorpreso, guarda verso il basso, la lama è lì nel fianco, ma allo stesso tempo sembra come se il corpo del ragazzo non avesse consistenza.
Torna a fissarlo, Sascha inizia a vibrare, cala la spada e passa prima attraverso la scheggia e poi attraverso il corpo dell'uomo ghiaccio, uscendogli alle spalle, lasciandolo spaesato dall'improvvisa scomparsa, e infine lo fulmina.

I FRA: Una nuova eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora