6 Gennaio

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«Buongiorno.»

«Bentornato tesoro come è andato il lavoro? ...Lo so, lo so, non dire niente, uno Schifo come al solito. Sul tavolo c'è il caffè è appena fatto oppure in frigo c'è del Chianti scegli tu.»

«Vedo che sei indaffarata stamattina cosa ti assorbe così tanto?»

«Non mi distrarre. Sto stilando la lista dei propositi di quest'anno e la cosa è abbastanza impegnativa.»

«Certo la famosa lista dei propositi.»

«Non ti permetto di fare del sarcasmo la lista è tutto, la lista è vita.»

«Dunque sentiamo quali sarebbero questi propositi irrinunciabili.»

«Quest'anno dobbiamo riflettere Tony, assolutamente.»

«Su cosa?»

«Sull'assoluta insensatezza dell'universo, sull'inutilità dell'essere umano e sulla sua inevitabile estinzione.»

«Nient'altro?»

«Sulla certezza matematica che la realtà non esiste. »

«Hai ragione un lavoro estremamente impegnativo.»

«Sentiamo qual è la tua lista e non mi dire che non ci hai pensato, ricordi? Io sono nella tua testolina.»

«Dunque sai già tutto perché sprecare fiato.»

«Suvvia non fare il burbero come al solito parla sono tutta orecchi »

«La mia lista di propositi per quest'anno è molto semplice: Positività, positività, positività.»

«Ah, ah, quanto sei diventato banale amore mio, sarà che stai diventando vecchio. Ci manca solo il proposito di raccogliere fondi per l'infanzia affamata ed andare a piedi a Santiago. Ti ci vedo con una bella "capasanta" al collo, vestito di stracci, un bastone nella mano mentre cammini per le strade dell'antico impero intonando inni alla Madonna.»

«E perché cosa ci sarebbe di male; e si cominciò a sentire il peso dell'età. A proposito mi fai capire una volta per tutte perché tu sei sempre uguale? Quanti anni dimostri a occhio e croce quindici?»

«Ma sei proprio duro di comprendonio, te l'ho già spiegato un infinità di volte. Io sono esattamente come tu vuoi che io sia, sono una tua creazione.»

«E dunque per me hai sempre quindici anni »

«Guardami bene, tonto. Quindicenne, capelli lunghi castano chiaro, lentiggini e poi ...osserva bene negli occhi, cosa vedi nella pupilla sinistra?»

«Santo cielo hai un neo!»

«Dunque hai capito ora?»

«Sei proprio perfida, anzi cattiva, perché ti sei conciata così? E poi tu non hai quindici anni!»

«Cos'è che ti sfugge della frase: io sono frutto della tua mente. Sei tu che mi vuoi così. Il perché lo devi chiedere a te stesso. E nemmeno lei ha più quindici anni da un pezzo!»

«Sai cosa ti dico? Sono stufo, ne ho le tasche piene di te. Ti rendi conto che mi hai distrutto la vita? Mi hai tolto gli amici, mi hai tolto i figli, mi hai tolto...»

«Dillo forza avanti hai paura? Ti ho tolto...?»

«Mi hai tolto la donna della mia vita.»

«Finalmente hai sputato il rospo.»

«Per tua informazione, caro il mio omuncolo senza palle, io sono un carattere, un'indole, un atteggiamento, un' inclinazione della tua anima. Io da sola non posso fare un bel niente. Tutti quei disastri che hai appena elencato e tutti gli altri fallimenti che hai collezionato e che un giorno, quando né avrò voglia, ti rinfaccerò uno ad uno sono solo e soltanto opera tua. E adesso lasciami in pace non voglio più né parlarti né vederti per stasera. Anzi sai che faccio? Cosi per divertirmi un po', ti riempio quella testa marcia di una valanga di ricordi, di quelli struggenti, hai presente?
Metto su una bella playlist.
Iniziamo con "Una settimana, un giorno."
Poi "Scrivimi." E già che ci siamo un po' di Ramazzotti e Baglioni che piacevano tanto a lei, giusto? Dimenticavo "tesoro" stamattina ho comprato un bottiglia di questo profumo, certo un po' vintage, ma mi piace tanto, anche la boccetta è bella tutta bianca, si chiama "Trussardi" lo conosci? Senti, senti che bella fragranza.»

«Bastarda!»

«Stronzo!»

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