12 Aprile

62 10 40
                                    

«Buongiorno tesoro, già sveglia?»

«Da un bel po'!»

«Come mai?»

«Cazzi miei!»

«Ecco, ci risiamo. Quanto ti amo!»

«Pensi di cavartela con sta solita frasetta di circostanza? Non senti quanto puzza di muffa? Almeno inventati qualche altra stronzata!»

«Ma è la verità!»

«La verità, la verità, ma fammi il piacere!»

«Di grazia, adesso mi spieghi cosa avrei potuto fare di sbagliato mentre dormivo?»

«Adesso comincia la sua attività preferita.»

«Sarebbe?»

«Lo scarica barile!»

«Quindi, dovrei stare attento anche a quando e come dormo, secondo te?»

«Anche quando dormi il tuo cervello e la tua mente funzionano, anzi, di più, direi. Ergo, sei responsabile di ciò che sogni.»

«Mi sembra un po' pretestuosa questa tua nuova teoria, sappilo.»

«Pretestuosa un cazzo! È così che funziona e basta!»

«Chi l'avrebbe decisa questa cosa, fammi sentire »

«L'ho decisa io, non si discute!»

«Guarda! Guarda un po', cosa mi hai combinato stanotte. Lentiggini a go-go, cerchioni alle orecchie grandi come il buco che hai nel cervello, e sti capelli, poi, lunghi fino alle chiappe, biondo smielato. Sono stufa di sti capelli e cambiami un po' colore, fammi un nuovo taglio! Che so, neri, rossi, castano scuro. Un taglio alla francese, un po' scalati con le punte girate in avanti, corti alla maschietto.»

«A parte che non ricordo assolutamente niente, sono sicurissimo che non stavo sognando lei.»

«Davvero? E questo bastardo di neo? Lo vedi, sta sempre là, nella pupilla? Ti odio!»

«Mi spieghi come faccio a controllare i mie sogni?»

«Non lo so e non mi interessa! Lo devi fare e basta, è un ordine!
Aspetta, aspetta, ora che ci penso... Chi cazzo era quell'altra?»

«Quell'altra chi?»

«C'era un altra donna nel tuo sogno, mi spieghi chi è?»

«Ma cosa ne so! Sarà un pezzo di antiquariato sepolto in cantina.»

«L'ho messa sotto sopra la cantina e niente. Non ho trovato niente. È roba nuova!»

«Te lo richiedo per l'ultima volta CHI... ERA... QUELLA... DONNA!»

«Mi dici almeno com'era fatta? Che faccia aveva?»

«Non l'ho vista in faccia era molto lontana e stava di spalle.»

«Allora che fastidio ti dà?»

«Che fastidio mi dà, dici?»

«Io lo so benissimo chi è QUELLA!»

«Avanti, dimmelo! Fallo sapere pure a me, visto che non frequento essere umano non so più da quanto tempo.»

«Quella è la donna più pericolosa che esista. Quella di chiama ILLUSIONE!»

«Illusione?»

«Certo, illusione, illusione. Il sogno assurdo e irrealizzabile di qualcosa che non potrà mai essere e che è entrata nel tuo cervello, così, all'improvviso.»

«Scusa e cosa ci avrei fatto nel mio sogno di tanto scabroso con sta miss illusione, come la chiami tu, questa donna misteriosa.»

«Niente, assolutamente niente!»

SpigolatureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora