20 Luglio

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«Buongiorno, Tony.
Ho fatto davvero una bella dormita!»

«Buongiorno a te, tesoro.»

«Tu?
Mamma, che brutte occhiaie che hai!»

«Davvero?»

«Davvero!
Il verde oliva delle pupille, sicuramente sarà bel tempo per tre giorni, si mescola con il rosso delle sclere, sembri un "Visitor"

«Stai attenta, che ti inghiotto in un boccone, a tipo boa.»

«Ah, ah, ah, sei proprio un baccalà!»

«Uno stoccafisso, vorrai dire.»

«Sì, sì baccalà, stoccafisso, insomma, un bel pesce lesso.
Avvicinati...»

«Perché?»

«Ma come perché? Fessacchiotto, vieni qui e chiudi gli occhi.»

«Non ci riesco, mi bruciano da morire, sembra che ci sia un mare di sabbia all'interno.»

«Allora fa come fanno i bambini, copriti gli occhi con le mani.»

«E funziona?»

«Uffa! Sempre da eccepire, fa quello che ti ho detto, è un ordine!»

«Ai vostri comandi, signora generalessa!»

«Stronzo!»

«Strega!»

«Ti muovi?»

«Ecco fatt...»

«Wow!
Aspetta, fammi capire meglio... Wow, wow, wow!»

«Hai passato la notte senza chiudere occhio, vero?»

«Sì.»

«Nel senso letterale della parola, a giudicare da come sono messi.
Quante volte avrai battuto le palpebre in tutta la nottata, tre? Quattro?»

«Non lo so, forse due!»

«E cosa mai fissavi per ridurti così?»

«Quello!»

«Quello, cosa?»

«Quello, quello...»

«Ah, certo, l'orologio a muro di "Kriptonite". Un bel pezzo di design!»

«Lo puoi dire forte, ci costò un occhio della testa!
A proposito, ma da dove salta fuori, dovrebbe essere sparito come tutto il resto.»

«L'ho ritrovato giù in cantina, naturalmente, e siccome mi piaceva tantissimo l'ho riportato su.
Penso di aver fatto una cazzata, stavolta.»

«Non lo so.»

«Mi spieghi che hai?
Lo fissi davvero in modo strano, sembri ipnotizzato.»

«Guarda!

«Cosa?»

«Come, cosa? Non vedi?»

«Mi devo preoccupare?»

«Le lancette, tesoro, le lancette!»

«Certo le lancette, sono tre, una per i secondi, una per i minuti e una per le ore. Girano in moto destrorso, detto appunto senso orario, dunque?»

«Ti rendi conto che girano, girano, girano, senza sosta, sempre con lo stesso intervallo e senza tornare mai indietro?
È davvero lo strumento più infernale che l'essere umano abbia mai inventato!»

«Cosa è che ti inquieta, il trascorrere inesorabile del tempo?»

«Mi turba il fatto che siamo stati così folli da inventare un meccanismo che ce lo ricorda in modo perpetuo.»

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