16 Giugno

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«Sono tornato, tesoro. Dove sei?»
...
...

«Tesoro? Tesoro?...»

«Ecco!
Post-it sul frigo!»

"IMPORTANTE"!!!

«Bene, allora leggiamo questo messaggio.
È questione di vita o di morte! Ah, ah, ah!»

«Broccolone! Certo che è questione di vita o di morte.
Di morte tua, se continui a prendermi in giro!»

«Un demonio! Vivo insieme ad un demonio.
È inquietante, davvero inquietante, le parole su materializzano sul foglio dal nulla!»

«Sarò pure un demonio, ma tu, cocco bello, sei così scontato, e poi mi sembra che ti piaccia parecchio fare delle belle "passeggiate" all'inferno insieme a me!...»

«È inutile non potrò mai competere!
Comunque leggiamo il famoso: "message in a bottle"!»

«Nel frigo c'è una bottiglia di prosecco superiore di Cartizze, stappa e bevi un bicchiere, mi fa impazzire e anche a te... Bè lo sai, no?
Io sono in cantina, tu aspettami sveglio, mi raccomando.
Mi sto ammazzando di fatica, ma quanta robaccia hai ficcato qua sotto durante la tua vita, incredibile!
E pensare che alla fin fine farò una faticaccia per niente, visto che non mi ami nemmeno!»

«Certo che hai la fissa! Ma cosa devo fare per dimostrarti quanto sono pazzo di te?»

«Pazzo sei pazzo, senza ombra di dubbio. Apri il frigo, bugiardo!»

«Eccola! È sempre una gran bella bottiglia, ma questo lo sa bene la diavoletta tentatrice.
Cosa c'è attaccato sull'etichetta?
Un post-it, cos'altro.
È proprio il caso di dire: "Message on a bottle". Ah, ah, ah!»

«Adesso, se sei un vero uomo, se davvero hai le palle, sali sopra e ripeti la bugia che continui a sventolare ai quattro venti come se niente fosse, davanti allo specchio. Guardandoti negli occhi. Vediamo se hai un po' di coraggio!
Osserva la tua immagine riflessa e grida ad alta voce: "Io ti Amoooo!"
...
Aspetta, dove vai, bevi prima sto cazzo di bicchiere di prosecco, ho la gola asciutta e piena di polvere!»

«Allora, eccomi, cosa credi che abbia paura di gridare ad uno stupido specchio ciò che provo per te?
È una bazzecola. Adesso mi siedo, e mi aggiusto pure i capelli, visto che ci sono.
Dunque, mi guardo dritto negli occhi e, uno... due... tre...
Aspetta, ma non sarebbe meglio se lo dicessi guardando te, negli occhi?

Che senso ha gridare a me stesso: "ti amo?"
Nuovo bigliettino, leggiamo:»

«Visto? Avevo ragione, sei un uomo senza palle, un meschino, un bugiardo. Un...
Stronzo!
Mannaggia a me, vorrei tanto odiarti!»

«Io continuo a non capire.
Ecco ci risiamo con le scritte che si materializzano sullo specchio, rossetto porpora.»

«Cosa cazzo è che non capisci ancora?
Possibile! Un semplice concetto ti devi ficcare in quella testaccia e niente, non ci entra.
Ripetiamo per l'ennesima volta la lezioncina!
Io chi sono?»

«Sei una parte di me, della mia anima.»

«Tu hai un problema irrisolto con qualcuno, con chi?»

«Con nessuno, che io mi ricordi!»

«Ecco, lo vedi? Negare, sai solo negare, anche l'evidenza.
Rispondi come si deve, con chi hai un problema irrisolto?»

«E va bene, basta che la finisci di torturarmi.
Io ho un problema irrisolto con me stesso.»

«Oh, finalmente!
Dunque, tu non ti...?»

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