«Tesoro, buon pomeriggio, sono tornato.
...Tesoro?
Tesoro?
Ma dove sei?
...Vita mia, perché non rispondi?
Vuoi farmi preoccupare?Adesso vengo su con un bel bicchiere di vino bianco ghiacciato come piace a te.
Dove ti sei nascosta?
Vediamo un po' da questa parte? No! In soffitta forse? Neanche, ma dove...
Aspetta, aspetta, c'è un bigliettino vicino allo specchio, leggiamo:»- Sono in cantina, ma tu aspettami, non ti addormentare come al tuo solito. Bevi il vino che hai in mano, altrimenti si riscalda, lo sai che non mi piace.
P.S. Attenzione allo specchio, fa brutti scherzi!-«Una diavola, sì è proprio una diavola. Senza dubbio ah, ah!
Sono decisamente un libro aperto per lei.
Va bè, ma che ovvietà sto dicendo, come potrebbe essere altrimenti, è un parto della mia mente o forse un pezzo della mia anima. Probabilmente entrambe le cose.Un entità psichica appassionata di scantinati, ah, ah, ah!
Chi sa questa volta con quale anticaglia tornerà da questa parte.
Si presenterà, tutta fiera e soddisfatta, con un pezzo "unto e bisunto" del mio passato, che oramai è buono solo per la discarica e con la felicità e l'euforia di una bambina che ritrova, in un vecchio baule, la bambola di pezza con cui giocava la nonna, mi chiederà di confessare.
- Bisogna svuotare la cantina! - mi dirà, con tono perentorio, ribattendo ai miei tentativi di oppormi.
E quando vedrà la mia strenua resistenza, mi fiaccherà con la fatidica frase: - Tu non mi ascolti, tu non mi capisci, tu non mi hai mai capita! -La verità è che mi manca, non so se è una cosa buona o devo preoccuparmi sul serio, mi mancano i suoi: - Ma la smetti, vuoi proprio che ci portino al manicomio? -
Oppure: - Sei proprio un baccalà! -
Al ché io rispondo: uno stoccafisso direi, e lei: - Baccalà, stoccafisso, sempre un pesce lesso sei! -Mi manca la sua capacità di leggere nei miei pensieri, anzi di pensare i miei stessi pensieri, ma soprattutto la sua grande ossessione, che poi è la stessa mia ossessione: trovare una musica, una canzone che accompagni ogni momento della vita.
Oh, guarda un l'altro bigliettino, ma da dove... Non l'avevo notato, leggiamo: » - Fessacchiotto! È la vita che è già tutta scritta nella musica noi dobbiamo solo interpretarla. -
« Strega! Sei decisamente una strega e chi sa quale filtro magico mi hai somministrato per ridurmi così...
Altro bigliettino! Non è possibile: »
- Non c'è bisogno di nessuno filtro sei già abbastanza fuori di tuo, tesoro!... -
« Ah, ah, ah, non potrò mai farcela con lei!
Dunque vediamo un po', questa è la sua postazione preferita, cosa abbiamo qua.
Trucchi, belletti, spazzole ... Monili di ogni tipo, orecchini, tanti orecchini.E qua cosa c'è?
Sembra una scatola di legno coperta da un foulard, con sopra appoggiati un po' di libri, un quaderno matite penne. Disordinata, è disordinata, come me, naturalmente, vediamo un po' di cosa si tratta.
Tiriamo giù tutta questa roba, quaderno con appunti sparsi, frasi di vari autori, poesie, buoni propositi, elenchi...
Poi, una copia delle "Metamorfosi", Ovidio, con testo originale e traduzione a fronte, come poteva mancare.
E questo? Guarda un po' tu! Cosa salta fuori, erano anni che non lo vedevo più in giro,"Il Maestro e Margherita" di Bulgakov, certo, la storia di una ragazza che ama talmente tanto uno scrittore sfigato addirittura finito in manico, che accetta di diventare la regina del ballo del diavolo per salvare il suo amato. Dalle condizioni in cui è il testo presumo che lo abbia consumato a furia di leggerlo. Sulla prima pagina sotto il titolo ha appuntato una frase: »
- Seguimi (Tony) lettore! Chi ha detto che non c'è al mondo un amore vero, fedele, eterno? Gli taglino la lingua malefica a quel bugiardo! Seguimi (Tony) lettore e io ti mostrerò un simile amore! ... -