10 Agosto

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«Buon pomeriggio, tesoro.
Sono a casa, finalmente!»

«Ciao, perché così tardi?»

«Lo sai, questo maledetto lavoro, sempre problemi, sempre problemi!»

«Io non capisco perché ti ostini ancora a fare questo schifo di lavoro!»

«Lo sai, che alternative avrei?»

«Sì, sì, certo rinuncia, rinuncia sempre, non lottare mai per te stesso e vedrai che fine faremo!»

«Che fine faremo?»

«Non lo sai? Davvero dici?»

«Davvero, dico!»

«Al manicomio, ecco che fine faremo, al manicomio!
Comunque, lasciamo perdere, sono troppo impegnata nei preparativi per maltrattarti, oggi, mio caro Baccalà, detto anche stronzo!»

«Ma quanto sei magnanima, per questo ti amo.»

«Stronzo e anche bugiardo,
muoviti, renditi utile.
Vieni su e porta il vino bianco e il bicchiere ghiacciato.»

«Eccomi, mia regina, bicchiere ghiacciato e bottiglia di "Orvieto classico" fruttato e profumato tutta per te.»

«Bevi su, fai un bel sorso che ho la gola secca.»

«Mi farai diventare un alcolizzato di questo passo, lo sai, vero?»

«Uffa! Sei di una noia mortale, un bicchiere di vino non ha mai fatto male a nessuno.
E poi, te l'ho detto e ripetuto un sacco di volte: Morirai quando verrà il tuo tempo, né un istante prima, né un istante dopo. E se dovrai soffrire, soffrirai.
Non hai nessun potere ne controllo su questo. Dunque, rilassati e goditi il momento. Questa è l'unica cosa che ti è dato scegliere.»

«A pensarci, hai pienamente ragione, cosa siamo noi rispetto all'ineluttabilità degli eventi?
Niente!»

«Appunto, per quanto ne so, esiste una possibilità piccolissima, ma non trascurabile, che fra trenta secondi ci cada addosso un asteroide partito dalla fascia di Kuiper e puff, ti faccia evaporare istantaneamente. Moriresti con il desiderio di un bel bicchiere di bianco ghiacciato, sai che male?»

«Esatto, una morte orribile, a bocca asciutta!
Via, mando giù tutto di un sorso!»

«Ah... Stupendo, date da bere agli assetati!»

«Che poi, riflettendoci la possibilità non è affatto trascurabile...»

«A proposito di oggetti cadenti,
dai muoviti, nel secondo cassetto del comò troverai tutto l'occorrente, cambiati, che dobbiamo partire!»

«Dobbiamo partire? Con questo caldo, con tutta la gente che sta in giro? No, io assolutamente non mi muovo da casa. Questi pochi giorni che ho di ferie voglio riposarmi.»

«Ecco bravo, mi sbagliavo, tu non puoi morire, visto che sei già morto e putrefatto da un pezzo, mio caro Stronzo con la S maiuscola!»

«Insomma, avrò pur il diritto di riposarmi, no?»

«No e poi no, ti sei già riposato abbastanza in vita tua, altrimenti non staresti in questa condizione e comunque avrai tutta l'eternità per poltrire!»

«Uffa, ma chi avrebbe deciso che non posso fare quello che mi pare?»

«Io! Io l'ho deciso e non...»

«Sì, sì, va bè: ...e non si discute.
...

Che fai ti sei ammutolita? Di solito parti con la tiritera...»

«Ecco, lo vedi come sei? Io ti do tutta me stessa non vivo che per te e tu come mi ripaghi?
Tu, tu...»

«Sì, sì... Io non ti ascolto, io non ti capisco, io non ti ho mai capita!»

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