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Freya

«Non posso credere che stai andando a cena dai Went, e non posso credere che esci con Colin» Dice per la quarantesima volta Kyler, fissandomi dal mio letto su cui è seduto.

Vorrei sbuffare, ma non posso farlo o rischio di sporcarmi con il lucida labbra alla pesca. Dallo specchio che sto usando per prepararmi alla cena di compleanno, lancio uno sguardo al mio gemello che osserva il soffitto.

«Non è niente di serio, Kyler. Te l'ho detto, usciamo insieme per divertirci».

«E io non ti credo. Ti conosco da tutta la vita, meglio di me stesso. La ragazza che ama divertirsi è Amélie, tu sei quella che elenca i cento motivi per convincerci che è sbagliato farlo».

Be', okay. Non posso dargli torto.

Cavolo, è così difficile nascondere qualcosa al proprio gemello che ti conosce da cima a fondo. Avrei dovuto dirgli la verità, ma non voglio che pensi io sia sciocca o patetica. E poi, io e Colin non abbiamo parlato di cosa dire a Kyler. Dopo chiederò a Colin come vuole comportarsi. Lascio il lucida labbra sul mobile e mi volto da mio fratello.

«Hai ragione, ma ora è diverso».

Si mette seduto dritto.

«Diverso in cosa? Merito di sapere tutto, Freya. Lui è il mio migliore amico. Io sono il tuo gemello. E tu, in qualità di gemella nata quattro minuti dopo di me, devi assolutamente raccontarmi ogni cosa».

Santo cielo.

Tira fuori la storia dei quattro minuti quando vuole imporre un po' di autorità, ci tiene a ricordarmi di essere il fratello maggiore nato prima.

Scuoto la testa, spingendolo più in là sul letto per farmi spazio. Indosso le All Star, legando i lacci in due fiocchetti.

«Senti, non devi preoccuparti. Ci siamo riavvicinati il giorno del nostro compleanno, mentre ero fuori aspettando il taxi lui mi è stato vicino. Da quel momento, ci siamo incontrati da soli un po' di volte».

Non è una bugia completa, ma una mezza verità. Anche se la sera del mio compleanno voleva infastidirmi, mi è stato vicino mentre aspettavo l'arrivo del taxi. Non ci sopportiamo e non ci siamo assolutamente riavvicinati, ma il falò e la conversazione nel mio ufficio valgono come incontri.

Mi alzo dal letto, afferrando la borsetta dall'interno dell'armadio. Controllo che tutto quello che mi serve sia dentro.

«Eravate migliori amici, al liceo».

«Sì, lo sai» guardo Kyler da sopra una spalla. Lui allunga le gambe fasciate dai pantaloncini da basket.

«Lo so. E so anche che tu eri innamorata di lui».

Chiudo la cerniera della borsa con un colpo secco a quelle parole. Mi si secca la bocca, e sento il cuore pomparmi dappertutto, persino nelle orecchie.

«Avevo quindici anni, ora sono un'adulta. E non devi ricordarmi quella storia vecchia, Kyler».

Ricordare di avere amato così tanto Colin da arrivare a odiarlo, mi fa sentire male. Quel ragazzo è stato il mio primo vero amico, il mio primo amore, e la prima persona che ho odiato. Mi fidavo ciecamente di lui, e lui ha tradito quella fiducia.

Menzogna - Freya // Saga Warner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora