4

67 8 5
                                    

Freya

«Prendilo tutto, dai».

«Non voglio. Non me la sento».

«Lo so, piccola. È difficile, ma devi. Apri la bocca, mettilo dentro e ingoia ogni goccia».

Mi tappo la bocca per non ridere, con accanto Amélie che finge un conato di vomito. È domenica, e come al solito siamo tutti riuniti a casa per il brunch.

I nostri fratelli che vivono per conto loro, arriveranno tra meno di mezz'ora insieme a Stephanie e la piccola Seattle.

Io, Kyler e Amélie ci siamo svegliati molto presto, così il mio amato gemello con il cuore d'oro ha deciso di uscire per comprare la colazione, nel frattempo che Amélie e io sistemiamo casa. O almeno, era quella la nostra intenzione. Quando abbiamo sentito dei sussurri provenire dalla cucina con la porta chiusa, ci siamo fermate immediatamente. E sì, io e mia sorella di diciannove anni, stiamo origliando una conversazione tra Kolder e Sayer, come due ragazzine delle medie.

«Ha un sapore strano, Kolder. Non lo voglio in gola e sulla lingua».

Sinceramente? Non ho idea di cosa stiano facendo chiusi lì dentro. Ma presumo sia qualcosa di molto, molto intimo. A giudicare dalle loro parole sconce. Non posso credere che di prima mattina, stiano facendo sesso orale in cucina, quando Kolder possiede la camera matrimoniale più grande di tutta la casa.

Dalle scale, scende Emerson che ci fissa perplesso con una tazza di caffè in mano. Fa per aprire bocca e dirci qualcosa, ma la voce autoritaria di Kolder lo zittisce con un cipiglio.

«Piccola, devi ingoiarlo. Se fai la brava, dopo ti porto a mangiare le ciambelle».

Emerson spalanca gli occhi e Amélie si mette un dito davanti alla bocca, intimando al suo gemello di fare silenzio. Dalla cucina, sentiamo provenire un lungo e profondo gemito femminile che mi fa accapponare la pelle.

Gesù, Sayer ha ingoiato. L'ho sentita con le mie orecchie. È disgustoso.

«Brava, amore. Non è stato così difficile, no? La prossima volta sarà più facile».

«Voglio le ciambelle che mi hai promesso, o potrai scordarti il sesso per il resto dell'anno».

«Cristo... ma perché vivo ancora qui?» mormora Emerson, scuotendo la testa mentre ritorna al piano di sopra.

Trattengo una risatina, pizzicandomi il naso. La porta su cui siamo appoggiate io e Amélie si apre di scatto, facendoci cadere ai piedi di nostro fratello. Sussulto, alzandomi con il volto in fiamme e il ginocchio dolente. Kolder guarda me e Amélie con espressione infastidita, al contrario di Sayer che ridacchia dietro di lui.

«Cosa diavolo state facendo?».

Io distolgo lo sguardo da lui, imbarazzata per ciò che ho sentito. Valuto di mentire, per evitare di parlare di sesso con mio fratello maggiore, ma Amélie non la pensa come me. Lei si mette le mani sui fianchi, stizzita.

«E voi, che cavolo stavate facendo? Avete fatto sesso orale in cucina. Maleducati. Non ci si comporta così».

Kolder sbatte le palpebre con un'espressione perplessa, mormorando qualcosa che non capisco a bassa voce. Sayer ride, avvicinandosi al suo ragazzo per toccargli la spalla coperta da una semplice polo nera.

«Non abbiamo fatto niente, Amélie».

«Abbiamo sentito Kolder dirti di ingoiare. E poi abbiamo sentito te, ingoiare».

Kolder si sbatte una mano sulla fronte, ringhiando qualcosa di cattivo a bassa voce. Sayer lo abbraccia, guardandoci da dietro il braccio del suo ragazzo.

Menzogna - Freya // Saga Warner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora