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Freya

Sento un terribile mal di testa prima ancora di aprire le palpebre. Strizzo gli occhi e mi massaggio la fronte, sospirando piano.

Credo che la mia testa stia emettendo uno strano ronzio, e fa male.

Ecco perché non bevo mai.

Muovo i fianchi per stiracchiarmi e sgrano gli occhi, perché ho un braccio che mi tiene stretta e un corpo appicciato alla mia schiena e al mio sedere.

Dio santissimo.

Ho fatto sesso con qualcuno? Con chi? Perché Kyler non mi ha fermata dal commettere questa stupidaggine?

Alzo il braccio anonimo dal mio fianco, mi rigiro nel letto e faccio un sobbalzo indietro perché il braccio sconosciuto è di qualcuno con cui io non dovrei abbracciarmi durante la notte.

È Colin, che dorme.

Senza maglietta.

Lo fisso per un minuto dormire con un'espressione di pura beatitudine. E vado in panico, perché comincio a ricordare tutto quello che è successo.

Beer pong, la birra e la vodka. Il ballo con Colin. Io che mi scuso per averlo eccitato. Ogni sprazzo di conversazione tra me e Colin mi passa per la testa, facendomi morire dentro.

Vuoi cambiarmi i vestiti tu? Non indosso il reggiseno.

Sei tu che mi odi. Non mi piace che mi odi, non lo sopporto.

Se non lo facessi, mi ricorderei tutti i sentimenti che provavo per te. Quando sei gentile, sento di provarli ancora oggi. È stato bello parlare con te nella mia galleria d'arte.

Ma mi piaci lo stesso.

Oh. Santo. Cielo. Mio. Dio.

Che cosa ho fatto? Perché ho detto quelle cose? Perché ho bevuto?

Non berrò mai più. Mai più. L'alcol verrà bandito dalla mia vita per sempre.

Ero ubriaca, ma Colin no perciò ricorderà quello che gli ho detto. Mi prenderà in giro per il resto della vita. Me lo rinfaccerà fino al mio ultimo respiro, sul mio letto di morte.

È una tragedia, maledizione.

Lo vedrò a casa mia con Kyler, al bar con i nostri amici, per strada, e non riuscirò a non smettere di pensare a ieri sera. Non posso vivere così.

Okay, calma Freya. Niente panico.

Ora mi alzo, prendo le mie cose e torno a casa mia. Dirò addio alla California e scapperò in Italia da mia sorella.

Posso vendere la galleria d'arte e acquistarne una in Italia, affittare un piccolo appartamento e dimenticare la mia vita in America. Parlerò con i miei fratelli al telefono, e li vedrò durante le videochiamate settimanali. Potrei chiedere ad Amélie ed Emerson di venire con me. Loro amano fare follie.

Cosa diamine sto dicendo?

«Ma buongiorno Raggio di Sole. Mi stai fissando, e hai un enorme guizzo di panico nello sguardo».

Lancio un gridolino e arretro sul letto, portandomi il lenzuolo che scivola via dal corpo mezzo nudo di Colin.

Non sta più dormendo. Mi guarda gioioso. E non posso più fuggire silenziosamente e segretamente.

La mia esistenza è rovinata.

«Sembri un cerbiatto terrorizzato. Ti ricordi quello che hai detto e fatto ieri sera, vero?».

Menzogna - Freya // Saga Warner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora