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Colin

Due giorni in questa casa al mare di Eleanor, e già mi ritrovo a una festa.

Se lo avessi saputo, non sarei venuto.

Io volevo solo godermi un po' gli ultimi giorni di pace al mare prima di tornare a casa mia e alla mia vita piena di problemi e senza un lavoro.

Non è vero che ogni ventiduenne dovrebbe godersi la vita, ubriacarsi tutte le settimane e visitare qualsiasi città del mondo. 'Fanculo. Sono troppo stanco per queste cose.

Voglio lavorare. Fare il bagno nudo e abbronzarmi al di sotto del costume. Bere una birra e poi mangiare una pizza piena di carboidrati prima di dormire nel mio letto comodo.

E invece mi ritrovo seduto su un tavolo, a sorseggiare birra con Owen e Kyler, in mezzo a persone che neanche conosco. Non sono nemmeno sicuro che la proprietaria di questa casa conosca tutta questa gente.

Ma se lei è contenta, lo siamo tutti.

Non è vero, ma di solito si dice così. Per educazione e gentilezza. Che enorme grandissima stronzata.

«Giochiamo a beer pong».

Sono un pochino tentato di ricordare a Kyler che i soci e capi di un'impresa come la Warner Enterprise non giocano a beer pong nel loro tempo libero, ma poi mi ricordo che il mio migliore amico colleziona le tazze de Il Signore Degli Anelli a ventidue anni.

«Non mi serve un gioco per ubriacarmi».

Faccio un tiro di sigaretta e sputo la nuvoletta di fumo in faccia a Kyler che mi alza il dito medio contro.

Tale e quale alla sua gemella.

Owen mi spinge e mi dà una pacca sul culo, «Chiudi la bocca e vai dall'altra parte del tavolo».

Alzo gli occhi al cielo e faccio come mi ha detto, trovandomi in squadra con Miss Scappo Via Dalla Situazione.

Sì, ho coniato un nuovo soprannome alla raggiante Freya. Magari tra dieci anni ne avrò inventati altri venti.

Spengo la sigaretta in un bicchiere pieno d'alcol e Freya mi rivolge una smorfia disgustata.

«Ma che schifo, Colin».

La ignoro, perché non ho voglia di litigare.

Sinceramente? Ho sonno.

Non ho voglia di fare un cazzo di niente. Ma è una festa, perciò devo fingere di essere socievole e allegro.

Verso la birra nei nostri sei bicchieri mentre dall'altra parte del tavolo Owen e Kyler posizionano i loro sei bicchieri pieni d'alcol. Lascio da parte la bottiglia di birra vuota e afferro subito la pallina che Kyler mi lancia.

«Siamo pronti. Cominciate voi».

Owen e Kyler si battono il cinque, io mi rigiro la pallina bianca tra le dita e guardo Freya.

«Vuoi ubriacarti?».

Arriccia il naso, «No. E tu?».

«No. Non ho le forze per affrontare un dopo sbronza».

«Lancia quella fottuta pallina!» io e Freya ignoriamo il petulante Owen.

«Allora perché me l'hai chiesto?».

Scrollo le spalle e ignoro anche Kyler che mi urla contro degli insulti perché non ho ancora lanciato la pallina.

«Se avessi voluto ubriacarti, avrei perso per farti bere. Ma dato che nessuno dei due vuole farlo...».

Menzogna - Freya // Saga Warner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora