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Colin

Sono rare le volte che vengo colto di sorpresa. Difficilmente rimango stupito, ma ammetto che la gemella del mio migliore amico, è stata capace di sorprendermi. Quando ho sentito Freya  parlare con Amélie di Asher e di un ipotetico finto fidanzato, ho colto l'occasione per risolvere i miei problemi. Onestamente, per me i soldi e l'officina sono più importanti dell'odio per Freya.

Nutrivo una piccola speranza, ma non è stata troppo sconvolgente ricevere un no da Freya. So che mi odia, perciò mi aspettavo che rifiutasse di uscire con me, per finta.

Ma ieri? Mi ha sorpreso.

Quando ero seduto al tavolino del bar a fare colazione con i miei amici, pensavo che il mio caffè freddo facesse schifo, e volevo vomitare dopo aver visto il bacio tra Eleanor e Asher. Insomma, i miei pensieri erano ovunque tranne che su Freya Warner.

E poi all'improvviso eccoci lì, nascosti in bagno, a progettare una finta relazione tra noi. Ho capito immediatamente che lo stava facendo in preda alla gelosia, a causa di quel bacetto schifosamente casto tra la sua cottarella e la sua amica.

Il piccolo Raggio Di Sole è stata fatta ingelosire. E grazie a quella gelosia infantile, ora ho una finta fidanzata e un futuro fondo fiduciario sbloccato.

Sono al settimo cielo? Sì, cazzo.

Ora l'unica cosa da fare, è definire i dettagli di questa relazione per iniziare a fare ciò di cui abbiamo bisogno per portare a termine i nostri piani. Perciò, come mi ha detto lei, sono davanti alla sua galleria d'arte con due caffè di Starbucks in mano. Mi sembrava troppo da stronzi presentarmi con un caffè solo per me.

Tiro fuori il telefono dalla tasca dei jeans per scriverle un messaggio.

Io: Sono qui fuori.

La risposta arriva in pochi secondi.

Raggio Di Sole: Ok.

Sto leggendo i vari messaggi sul mio cellulare quando la porta della galleria d'arte si apre di slancio. Alzo il viso, inarcando di scatto le sopracciglia nel vedere com'è conciata Freya. Ha legato i capelli biondi in uno chignon basso e alcune ciocche sono uscite dall'elastico, finendo sul viso luminoso, sporco.

I vari colori vivaci le sporcano il volto pallido, insieme alle mani chiazzate di verde, azzurro, giallo e rosso. Uno sprazzo di lilla le macchia il naso.

Ho uno strano tuffo al cuore nel vederla in questo modo, e sento qualcosa di ancora più strano all'altezza dello stomaco. Non voglio soffermarmi a riflettere su nessuna delle due cose, tantomeno sul lungo brivido che mi percorre la spina dorsale come se fossi nuovamente un liceale del cazzo.

Se non odiassi Freya, potrei dirle che è bellissima sporca di colori. Ma la odio, perciò è meglio evitare di pensare a quanto sia bella con l'aria felice.

«Cosa fai lì in piedi? Entra».

Si scosta dalla porta, per lasciarmi lo spazio per entrare. Quando le passo accanto e annuso il suo profumo floreale, smetto di respirare per un po', e deglutisco a fatica. Chiude la porta alle mie spalle, e mi passa accanto per superarmi. Il mio gomito sfiora il suo braccio, e mi irrigidisco per il brivido che mi provoca la pelle d'oca.

È strano stare solo con Freya dopo tanti anni, mi provoca disagio. E mi ricorda perché odio starle vicino.

La seguo in una stanza che identifico come il suo ufficio, a causa della scrivania disordinata e i dipinti appesi nei muri. Questo ufficio è un arcobaleno di felicità. Voglio vomitare.

Menzogna - Freya // Saga Warner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora