Ragazze

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Come concordato, il giorno del ballo, due prima che iniziasse, Harry bussò alla finestra di della camera di Pensy e sgusciò dentro appena la ragazza aprì.

-Come sono andate le vacanze?

-Bene, c'era un sacco di gente in casa a Natale...

Harry sorrise, anche se non era il suo primo natale coi Weasley continuava a trovare meravigliosa la gran quantità di gente che girava per casa, allegra e nello spirito festivo, ridacchio.

-L'unica parte strana è stata quando il mio padrino mi ha preso da parte e mi ha fatto un discorso sul non fare come mio padre e non farmi i fratelli del mio migliore amico... Ginny è come una sorella per me, il fatto che le abbia regalato una nuova uniforme da quiddich con tutte le ultime innovazioni non significa che ci stia provando con lei. 

-Aspetta aspetta aspetta... hai un Padrino? e tuo padre si è fatto il fratello del suo migliore amico?

-Ah si... capitolo divertente della mia vita, te lo racconterò quando avremo tempo, tipo non ora. E non ho intenzioni di indagare su chi si sia fatto mio padre.

-Sei capace di prepararti e parlare allo stesso tempo... Sei sicuro di voler entrare al ballo travestito da donna?

-Si, la gente si fa sempre meno domande quando si tratta di una bella ragazza, no? E io e Draco abbiamo ideato una buona copertura visto che in teoria sono la sua "accompagnatrice"

-Quanto detesta tutto ciò?

-Moltissimo. Non so come abbia fatto a convincerlo ad accettare.

-Quindi usi una magia per cambiare genere? 

-No, sicuramente ci sarà qualcosa per identificare possibili magie che cambiano l'aspetto, farò tutto alla babbana, ho comprato dei trucchi del mio colore e una parrucca, dovrei riuscirci.

-E perché hai bisogno di farlo in casa mia?

-Perché non riuscirei a sgusciare via da casa mia in un corsetto e ho bisogno di un vestito elegante, non intendo sprecare chissà quanti galeoni per una singola sera... me ne presti uno, vero?

Pansy sbuffò e si infilò in una cabina armadio tanto profonda che Harry non riusciva a vederne la fine. La gente ricca era strana, a cosa gli servivano così tanti vestiti?

-A che cosa stavi pensando? Vestito lungo, corto? Che colore? Forma?

-Intanto, se lo hai, un corsetto per farmi sembrare più femminile...e un reggiseno da imbottire, poi pensavo una gonna larga per nascondere la parte del bacino non esattamente femminile, lunga visto che non ho intenzione di depilarmi e se lo hai un busto stretto per ridare femminilità... non troppo scollato visto che devo farci stare il reggiseno imbottito sotto. Colori chiari, magari riescono a dare un tocco di innocenza in più.

Dai meandri della cabina armadio, Pensy rise.

-Sei sorprendentemente esperto di abiti femminili, Poter.

-E aspetta di vedere come mi so truccare, ti sorprenderà, ma nella torre grifondoro ho aiutato più di una ragazza a prepararsi, è una cosa normale là.

Ovviamente mentiva, neanche Hermione si sarebbe lasciata aiutare da lui. Tutta la conoscenza che aveva veniva dalle memorie di Morgana. Ma chi poteva aiutarlo in una simile situazione meglio di una grande strega pronta ad usare il fascino femminile come arma, nonché attuale donna. Grazie a lei Harry non sapeva solo come prepararsi, ma anche come comportarsi, come muoversi in maniera femminile, come ballare, come parlare, tutto. Aveva passato gli scorsi mesi ad analizzare tutte le sue memorie per essere credibile.

Pansy uscì con sei vestiti diversi in mano, reggiseno e corsetto.

-Intanto metti il sotto, non mi sconvolgo se ti metti in boxer, ti aiuto a stringere il corsetto a dovere, poi prova questi e vediamo come ti stanno... ne ho preso anche uno rosso, secondo me è quello che ti sta meglio, capisco che sia troppo appariscente, ma almeno provalo... e nel mentre racconta del tuo padrino.

Sorprendentemente ci volle solo mezz'ora per scegliere l'abito: un vestito rosa con la gonna a detta di Pensy "così vaporosa che potrebbe alzartisi l'asta a metà serata e nessuno lo noterebbe" e un taglio molto femminile. Grazie al corsetto e alle tette imbottite Harry era piuttosto fiero del risultato, ora doveva solo mettere abbastanza trucco sulla parte dello scollo per fer sembrare il tutto più realistico. Era però solo metà del suo racconto, così, mentre lui andava in bagno a truccarsi e Pensy si cambiava nella stanza affianco lasciarono la porta aperta in modo che lei potesse sentirlo.

-...E così, fra tutte le cose che poteva dire, pensò che la più intelligente fosse "Soltanto uno morirà sta notte". Sembra super drammatico ora che lo sto raccontando ma noi eravamo terrorizzati. E Ron era ferito e Sirius era messo davvero male, sembrava in tutto e per tutto un pazzo...

Truccarsi fu un lavoro eterno, doveva ammorbidire tutti i suoi lineamenti, renderli femminili, senza che si notasse che era truccato, voleva dare l'impressione di un trucco leggero, nonostante la sua faccia al momento fosse piena di blush e fondo tinta e illuminante e conturner e ci stavano mettendo secoli a fare un lavoro fatto bene.

Quando fu pronto e con la parrucca addosso, aveva fatto tempo a raccontare a Pensy non solo di come aveva incontrato Sirius durante il terzo anno, ma anche diverse storie riguardo i malandrini. Il risultato però era esattamente come se lo era immaginato. Estremamente soddisfacente. Pensy lo guardò a lungo, quando lui ebbe finito di preparararsi e alla fine commento con aria di approvazione.

-Sei venuto fuori più carino di molte razze che ho visto, sei irriconoscibile e quelle tette sembrano vere! I miei sono già andati, possiamo usare il camino principale visto che è un po' più grande... muoviamoci, Draco e Blaze ci stanno aspettando.

-Da adesso parla di me al femminile... devo entrare nella parte se non voglio sputare in faccia al primo tipo che mi guarda il seno.

-Il primo a guardarti il seno sarà Dray, puoi anche sputargli in faccia per quanto mi riguarda... ma non sarebbe carino, è il tuo accompagnatore.

-Non ricordarmelo... Mi ero ripromesso che non sarei mai più andato ad un ballo, sarà una tortura.

-Parla al femminile cara e vedrai che andrà meglio del ballo del ceppo di due anni, ti garantisco che Draco è un buon accompagnatore.

Non parlava del ballo del ceppo, ma fece finta di ninete.

-Almeno quella volta non portavo i tacchi, sono strumenti di tortura.

-Ci cammini bene dentro.

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