sesto anno

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Ogni anno ad Hogwarts era una sorpresa, Harry ormai lo aveva capito, ma la seconda metà del sesto anno riservò ad Harry delle novità che non si sarebbe mai aspettato, prevalentemente positive.

In primo luogo il professore di difesa contro le arti oscure non aveva provato ad ucciderlo e questo era incredibile considerando che il suddetto professore era niente meno che Piton e che anche quest'anno avevano rubato dalle sue scorte. Al contrario, nell'ultimo periodo l'uomo non se l'era neanche presa troppo con lui e, anche se non lo dava a vedere, sembrava apprezzare il fatto che, grazie alle lezione dell'E.S. quasi tutti i suoi studenti riuscivano a non fare schifo nella sua materia. Probabilmente riuscire finalmente a insegnare quella materia lo aveva, in qualche modo rabbonito.

Un altro interessante sviluppo era stato il suo nuovo rapporto coi serpeverde dopo la questione di Draco: gli parlavano, in maniera civile. Non che venissero da lui per divertimento, ovviamente, ma un numero sempre maggiore di ragazzi andava a chiedergli aiuto. Molti, man mano che le notizie della guerra di facevano più pressanti, chiedevano un posto sicuro, protezione, alcuni chiedevano perfino un posto in cui scappare lontano dai propri genitori.

Harry si aspettava di dover ospitare molti rifugiati, ma mai così tanti in così poco tempo. Ciò nonostante non voleva abbandonare nessuno, sapeva cosa si provava ad essere abbandonati; quindi si mise all'opera. Contattò il Fred e George, chiese loro di comprare una nuova casa in un posto remoto e metterla a nuovo, il più lontano possibile da posti conosciuti, possibilmente in mezzo al nulla. Ovviamente avrebbe ridato loro i soldi. In questo modo appena la scuola fosse finita avrebbe potuto incantarla e sarebbe stata pronta. Intanto iniziò anche a fare una lista delle persone che avrebbe dovuto mettere in salvo, selezionando i più urgenti da mandare direttamente nel rifugio già esistente.

Più persone aiutava, più persone si univano all'E.S., così tante che adesso tutta la brigata Morgana -a parte Nott che non poteva farsi vedere con loro- doveva aiutare a gestire o il gruppo intermedio o quello principianti per assicurarsi di riuscire a dare attenzione a tutti i membri.

Quel pomeriggio, mentre lui, Ron, Ginny, Angelina, e Terry aiutavano il gruppo intermedio, la rossa non riuscì ad evitare di commentare.

-Ora sembra davvero un esercito in leva...

Harry sorrise; la rossa si era mollata da poco con Dean ed era bello sapere che non si era tirata giù per questo, al contrario dell'altro che aveva passato tutta la prima notte a piangere fra le bracci di Seamus. 

-In questo caso generale vai a ad aiutare quelle reclute laggiù con i mollicci.

Dopo che lei se ne fu andata, lui andò a controllare Draco, ancora bloccato in quel gruppo a causa dell'incantesimo patronus.

-Ancora niente?

Lui, per poco non gli lanciò contro la bacchetta a causa della frustrazione. Era da mesi che si concentrava su quell'incantesimo, ma ancora non gli riusciva.

-Tutto questo è inutile! Semplicemente non ci riesco, ok!? Non posso lasciar perdere e basta?

-A cosa stavi pensando?

-A una volta quando ero piccolo e siamo andati allo zoo con tutta la famiglia, perché?

-Forse dovresti provare qualcosa di più recente... qualcosa accaduto negli ultimi anni, le memorie potrebbero essere più vivide, anche se non funziona per tutti...

-Ah si, fammi pensare che ne dici delle crisi di nervi perché credevo di diventare un omicida? Forse la rinascita del signore oscuro? L'incarcerazione di mio padre? Oh ci sono, casa mia invasa da mangiamorte! Gli ultimi anni non sono stati esattamente felici Potter!

-Non serve essere sarcastici... senti, penso ti farebbe bene provare a fare una piccola pausa, per oggi smettila qua, rilassati e non venire alle lezioni per un po', stressarsi per un unico incantesimo non ha senso, meglio riprendere quando sarai più positivo a riguardo

-Fottiti Potter. Con chi credi di star parlando? Non ho bisogno di stupide pause di riflessione.

Detto questo il biondo tornò a provare. Sinceramente un pausa gli avrebbe fatto senz'altro bene, ma almeno ora era di nuovo motivato... sorprendenti le cose che poteva fare per pura ripicca, forse avrebbe dovuto sfidarlo più spesso.

Oltre a queste cose, c'era anche la questione degli animagi a tenere occupati i ragazzi, ognuno doveva capire come sfruttare al meglio le proprie abilità e ogni volta che riuscivano a fare qualcosa di nuovo era una buona occasione per vantarsi. Sinceramente  Harry aveva iniziato ad amare la sua nuova forma, volare senza bisogno di una scopa era una cosa incredibile e quando era un corvo poteva andare ovunque senza che nessuno lo notasse, aveva perfino fatto amicizia con gli atri corvi di Hogwarts dopo aver capito come comunicavano e una volta era riuscito a convincerli tutti ad attaccare Piton ogni volta che usciva all'esterno. Esilarante.

La McGonnagal aveva ufficialmente capito tutto, in realtà Harry si stupiva che nessun'altro si facesse due domande ora che erano stati visti un bufalo e un ghiottone fare una gara di corsa, o dopo che un orso ed un cigno erano stati visti passeggiare fianco a fianco per il cortile. Tuttavia solo la professoressa di trasfigurazione lo aveva chiamato da parte un giorno, per dirgli di stare attento e non esagerare. Ma un angolo della mente di Harry riusciva solo a pensare "se ora qualcuno prova ad uccidermi a quiddich posso volare senza scopa" e tutto il resto non gli sembrava importante, esagerato o meno ed era sicuro che ognuno dei suoi amici avesse pensieri simili.

Infine l'anno scolastico era quasi al termine, si stava arrivando alle prove di fine anno e tutti erano in fermento per lo studio. Harry e Silente erano a tanto così da trovare un Horcrux ed entro fine anno avrebbero sicuramente fatto una gitarella per recuperarlo. Era stato sorprendentemente un anno produttivo e non avevano quasi mai rischiato la vita (incredibile) Così prima che Harry se ne accorgesse, arrivò giugno e il castano era così rilassato che riuscì perfino a sentire cose che non aveva mai notato nei cinque anni precedenti, troppo preso a sopravvivere.

-Mione, sai perché quel ragazzo è venuto alla partita di quiddich con una bandiera arcobaleno? Che casata stava tifando? Non è un grifodnoro?

La castana rise per poi spiegargli

-Non stava tifando; è solo il pride month... non hai mai notato le spille e il resto?

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