Severus

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Prima ancora che Pensy tornasse con il veritasserum, Piton aveva già estratto dalla sua mente dei ricordi da guardare nel pensatoio. Ovviamente Harry non si aspettava che fosse qualcosa di utile, sato troppo semplice. C'era perfino il rischio che si trattasse di qualche tipo di trappola o incantesimo mentale. Per questo non si affrettò a guardarli e aspettò pazientemente che la pozione arrivasse in modo da potergliela fare inghiottire e chiedere. 

-Cosa contengono i ricordi.

-Tutto ciò che hai bisogno di sapere per sconfiggere il signore oscuro.

La voce di Piton era lapidaria anche in momenti come quello in cui era in chiaro svantaggio. In qualche modo era insopportabilmente fastidioso.

-Sono stati falsati, alterati o manomessi in qualche modo?

-No.

-Ci sono informazioni importanti che non sono presenti nei ricordi.

-Non a mio parere.

-C'è qualche rischio nel guardarli o qualche trappola?

-Sfortunatamente no.

-Perché me li stai consegnando tanto facilmente? 

-Perché voglio che tu vinca questa guerra.

Harry avrebbe avuto molte cose da dire. Le parole dell'uomo gli sembravano assurde e prive di alcun significato, ma continuare a chiedergli altro nona avrebbe avuto poi così senso: gli bastava guardare i ricordi no? Spostò lo sguardo su Draco.

-Controlla che non succeda nulla mentre li guardo.

Poi si avvicinò al vecchio pensatoio di silente. Il problema di quando si guardavano i ricordi era che si tendeva ad essere del tutto esposti e disarmati e chiunque sarebbe potuto arrivare per ucciderti e saresti morto senza neanche accorgertene. Comunque, finché Draco e Pensy erano nella stanza Harry non aveva alcun problema a farlo, infatti non ci pensò due volte e affondò la testa nel ricordo.

Vide un sacco di cose, ricordi che appartenevano a tutta la vita di Piton. Nel primo ricordo Piton non era ancora in età scolastica e c'era anche Lily e la zia Petunia, poi vide i tempi della scuola e un sacco di altre cose che non avevano nulla a che fare con la guerra. Perché l'uomo glie li aveva mostrati? Voleva dimostrare qualcosa? Era innamorato di una donna che non ricambiava i suoi sentimenti e quindi? Voleva un applauso e un mazzo di fiori per questo?

Harry non lo capiva davvero. Voleva fargli vedere che nonostante avesse fatto di tutto per rendere la sua vita un inferno per il semplice fatto di assomigliare a suo padre, Piton in fondo era legato a lui da un qualche tipo di affetto -no, meglio definirla ossessione- legata a sua madre? Era un sentimento così infantile che se fosse stato Harry a provarlo avrebbe fato di tutto per tenerlo nascosto. Non doveva aver reso le cose facili a sua madre, in quanto Morgana si era trovato ad avere a che fare con ragazzi ossessivi, nella sua vita precedente, e sapeva quanto era degradante avere a che fare con qualcuno che non riusciva a vederti come una persona con cui parlare e avere a che fare, ma più come un oggetto da tenere in casa, esporre, viziare e soprattutto scopare. Se avesse davvero amato sua madre, sarebbe stato felice per lei.

La sua simpatia per Piton dopo ciò non era certo aumentata, ma di certo, visto che aveva la conferma che fosse una spia, era pronto ad usalo nel miglior modo possibile, o almeno così pensava prima di vedere il resto dei ricordi.

La seguente cosa che vide fu Nagini, che scoprì essere l'ultimo horcrux. Informazione molto utile, informazione che stavano cercando da mesi, ma che non cambiava i loro piani, visto che Nagini era sempre assieme a Voldemort.

Non fu neanche questa notizia, però a lasciare il segno. La cosa che davvero lo sconvolse fu l'ultimo ricordo che vide: una conversazione con Silente. Una conversazione in cui il vecchio preside chiedeva di essere ucciso e rivelava a Severus che Harry stesso, era in realtà un Horcrux e che di conseguenza, sarebbe dovuto morire.

Questo bastò a sconvolgere il ragazzo, a farlo infuriare fuori da ogni misura. Silente lo aveva cresciuto per ucciderlo!? Era un pensiero che allo stesso tempo lo gonfiava della rabbia più sconfinata e lo lasciava del tutto svuotato. Era un pensiero devastante, perché nonostante avesse smesso di fidarsi di lui Harry voleva bene all'uomo, anche se lo compativa e pensava che avesse fatto delle scelte di vita pessime gli voleva bene. Ma a quanto pare il sentimento non era mai stato realmente ricambiato.

Uscì dal pensatoio che era nero, aveva l'impressione di non riuscire neanche a gestire i suoi sentimenti. Non aveva alcuna intenzione di morire! Aveva un estrema voglia di distruggere tutto, di distruggere Hogwarts lui stesso e tutti coloro che c'erano dentro solo per fare un torto al preside, come se lui potesse venirlo a sapere dal mondo dei morti.

Ovviamente non lo fece, si limitò a ordinare bruscamente a Pensy.

-Rinchiudi Piton da qualche parte e continuate a lavorare sul piano di difesa di Hogwarts.

Poi lanciò a Draco i ricordi.

-Guardali e poi raggiungili.

Poi uscì dalla torre sbattendosi la porta alle spalle e, dopo essersi trasformato in corvo volò fuori dalla scuola. Gli era cascato tutto addosso. Non voleva morire. Che senso aveva vincere una guerra se per farlo serviva morire? Se non ci si sarebbe potuti godere la pace che viene dopo? Silente lo aveva davvero cresciuto come carne da macello? Come aveva potuto!? Era così tanto chiedere di essere trattati come un essere umano e non come un oggetto per raggiungere i propri scopi?

L'aria scoppiettò attorno a lui in un esplosione di magia indesiderata. Doveva calmarsi. Doveva cercare una soluzione a tutto ciò, una soluzione che non includesse la sua morte... Ma era così difficile pensare in quel momento! Riusciva solo a pensare a quanto gli sarebbe piaciuto far esplodere tutto!

Quando Draco lo trovò, era già passata un ora. Lo raggiunse sul tetto di una delle torri di Hogwarts volando fin lassù in forma di cigno e poi tornò umano. Si sedette al suo fianco, spostando le monetine, l'orecchino e alcune altre cose luccicanti che il castano aveva raccolto prima di venire là e che per qualche strano motivo lo facevano stare meglio. Rimase in silenzio, per un po'. Rimasero entrambi in silenzio e alla fine ciò con cui il biondo iniziò il discorso fu una frase semplice e scontata che però, in qualche maniera, scaldò il cuore a Harry.

-Non voglio che tu muoia.

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