The bi who live

25 2 0
                                    

Harry era abituato al fatto che Hermione sapesse più cose di lui, per i primi cinque anni e mezzo era stato così... ma era facile scordarselo dopo gli avvenimenti dell'ultimo anno. Per questo ora gli sembrava strano e allo stesso tempo familiare starsene seduto assieme alla ragazza in un angolo del dormitorio a farsi spiegare il significato del pride e dei vari colori che un numero spaventoso di figli di babbani e famiglie miste indossavano.

-Quindi è una cosa normale? I miei zii non ne hanno mai parlato.

-Dipende quanto aperte mentalmente siano le persone, soprattutto famiglie più "tradizionali" tendono ad essere chiusi e diffidenti a riguardo, ovviamente la storia dell'omosessualità è sempre stata controversa dall'arrivo del cristianesimo in poi.

Harry sbuffò

-Non mi stupisce che loro non ne abbiano mai parlato...quindi anche i calzini di Colin...?

-Si, bandiera pan.

Harry si corrucciò, fissando le varie spillette con sopra bandiere che non sapeva neanche dove la ragazza si fosse procurata, poi ne indicò una nera, grigia, bianca e viola.

-Quindi questa?

-Questa è quella asessuale, per gente che non prova attrazione sessuale per nessuno, ma magari altre forme di attrazione.

-E le due spille che hai sulla divisa?

-Una è quella degli Ally, semplice supporto... e questa invece è quella questioning... è molto poco nota, ma è per chi sta ancora indagando la propria identità sessuale (o di genere, nel mio caso quella sessuale) insomma, mi piacciono i ragazzi, ma sono sicura di provare attrazione anche per altri generi!? Non lo so!!... Ogni tanto penso che dovrei baciare una ragazza.

-Quindi durante il pride o in generale se qualcuno indossa questi colori è per mostrare il suo orientamento.

-Non del tutto certo...qualcuno potrebbe apprezzare gli abbinamenti di colori e basta e molti potrebbero scegliere di non indossarle, indossare una di queste è un modo per are coming-out, nessuno dovrebbe sentirsi costretto a farlo e molti non sanno il loro significato...

Harry annuì di nuovo, pensieroso, poi indicò la spilla blu, viola e rosa.

-Questa hai detto che è per i bisessuali?

-Si, per chi prova attrazione per due generi, in genere donne e uomini.

Silenziosamente Harry prese la spilla. Ormai era da quasi un anno che si diceva che doveva parlare della questione coi suoi amici, non sapeva che esistesse un occasione a posta per questo genere di cose, ma sarebbe stato stupido a non sfruttarla. Se a rigirò fra le mani per poi guardare la sua migliore amica e appuntarsela al petto.

-Posso?

Lei lo guardò sinceramente stupita, poi gli sorrise, senza dire altro che.

-Certo, te la regalo.

Le sorrise in risposta sistemandosela meglio... una parte di lui era davvero curiosa di vedere le reazioni dei suoi amici e di tutti gli altri e ottenne due tre reazioni interessanti.

Ginny, a quanto pare si era già fatta istruire da Hermione o da qualcun altro in una precedente occasione, perché quando la incontrò ad allontanamento, coi capelli raccolti in una coda, si accorse che indossava un paio di orecchini con gli stessi colori della sua spilla. I due si scambiarono uno sguardo, prima che lei gli sorridesse e gli battesse il pungo.

-Graaande!

Non ne parlarono mai più, ma per Harry quel momento era stato abbastanza.

Anche Ron sapeva, perché una sera, quando si stavano cambiando per andare a letto gli aveva fatto un discorso sul non farsi i suoi fratelli -neanche sua sorella- ma neanche e soprattutto non i suoi fratelli. Harry non capiva perché sarebbe stato peggio un fratello che una sorella, ma pensava di poter mantenere la promessa di non innamorarsi di loro. Insomma Fred e George non erano il suo ed erano compagni d'affari, Percy decisamente no, Charlie non lo aveva praticamente visto e sembrava più interessato ai draghi che ad una relazione e Billie era sfortunatamente vicino al matrimonio con una donna meravigliosa.

Una delle reazioni fu quella di Pensy, che qualcosa come due giorni dopo la scelta indossare la spilla gli si fiondò praticamente addosso durante la pausa pranzo, afferrandolo per spalle, scuotendolo, guardandolo negli occhi fin troppo vicina per chiedere infine.

-Potter, è vero?

-Cosa?

-Che ti piacciono anche i ragazzi!?

-...Si?

Non sembrava offesa o arrabbiata per la cosa, sembrava più che altro assatanata in generale.

-Ma ti piacciono tipo "non mi sono mai fatto un ragazzo, ma me lo farei" o tipo "mi sono fatto un ragazzo e mi è piaciuto"?

-Perché?

-Rispondi e basta!

-Ehm... fatti gli affari tuoi?

-Quindi è perché non ti sei fatto nessuno... puoi anche ammetterlo, sai, non giudico.

-Ho avuto le esperienze del caso, gradirei soltanto se ti facessi gli affari tuoi.

-Quindi ti sei fatto qualcuno!?

-...si

Ricevuta questa risposta, la corvina trattenne urletto e lo mollò, andandosene via e tornando a bisbigliare con Millicent come se la loro conversazione non fosse mai avvenuta. Da quel momento in poi non accennò più alla cosa, ma ogni tanto la sorprendeva a fissarlo e ridacchiare o bisbigliare alle altre ragazze serpeverde. Era in qualche modo inquietante come comportamento, ma alla fine chi in quella scuola si comportava normalmente?

La reazione, in assoluto che lo aveva destabilizzato di più era stata quella di Draco, che poco dopo Pensy (quella sera stessa all'incontro della Brigata Morgana) gli aveva tirato un pungo sul petto -Non troppo forte, ma abbastanza da fargli male- per poi commentare.

-Potevi dirlo prima invece che traumatizzarmi quell'ultima notte a Dumsdrang! Sai quanto tempo ho passato a chiedermi se avessi bevuto così tanto da avere le allucinazioni!? E tutto perché non ti sei neanche preso la briga di trovare una camera vuota!

Appena Harry realizzò il significato di quelle parole, arrossì brutalmente.

Il suo comingout, non esattamente esplicito, ma che orami era sulle bocche di tutti visto che tutti volevano farsi gli affari del grande Harry Potter lo aveva preso fino a tal punto che, quando Silente lo fece chiamare nel proprio ufficio, per un attimo pensò che fosse per un discorso paternalistico sui gay. Invece l'uomo non ci fece il minimo riferimento a nulla di tutto ciò. Era ovvio che non lo avrebbe fatto, era logico se solo Harry non fosse stato in preda al momentum.

Il preside lo guardò con occhi allegri, tanto simili a quelli di un bambino.

-Questo è il momento Harry, sei pronto?

L'Horcrux. Finalmente andavano a recuperarlo. Il castano ai aggrappò al più anziano, pronto a farsi smaterializzare, nel farlo, però, non poté fare a meno di notare la mano nera dell'altro. Era messa peggio dell'ultima volta. Questa sarebbe stata l'ultima avventura di Silente probabilmente, eppure negli occhi dell'uomo c'era ancora quella curiosità ed emozione che spesso si perde con l'età. Una parte di Harry era davvero triste di sapere che sarebbe morto. Anche se Silente aveva provato a usarlo per anni, anche se lo aveva abbandonato dai suoi zii, anche se aveva mandato Sirius in prigione, anche se era un vecchio manipolatore, era anche stato la prima figura da cui il piccolo Harry di sei anni era stato ispirato. Anche se una parte di lui lo disprezzava per i suoi metodi, allo stesso tempo una parte di Harry lo considerava come il nonno che non aveva mai avuto. Non voleva che morisse.

Sorrise.

-Sono pronto, signore

MemoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora