Lettere

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L'ultimo periodo di vacanza fu decisamente meno piacevole dell'esperienza a Drumsdrang. Nel momento stesso in cui Harry arrivò a casa dei suoi zii fu praticamente recluso in camera sua, chiamato fuori solamente per svolgere qualche faccenda domestica o andare a fare la spesa. Dopo l'ennesimo incidente con Dudley l'anno scorso, si erano spaventati se possibile anche di più e cercavano di non incrociarlo neanche.

Questo non significava che se ne stesse con le mani in mano, aveva un sacco di preparativi da fare prima dell'inizio della scuola e un sacco di nuovi progetti da studiare e preparare. Lui forse era bloccato là, ma i suoi amici non lo erano. Passava la maggior parte del tempo a scrivere lettere per coordinare tutto. Si sentiva come uno di quei boss mafiosi in carcere che nonostante tutto continuavano a gestire i propri affari anche da dietro le sbarre.

Aveva provato a scrivere perfino a Simone, ma il ragazzo non gli aveva mai risposto. Se lo aspettava, ma non era riuscito a non provare.

In ogni caso, la persona a cui probabilmente scriveva di più era Ron che, assieme a sua sorella, lo stava aiutando a preparare un progetto importantissimo che doveva riuscire assolutamente a portare a termine prima dell'inizio effettivo della guerra. Ora era appena iniziato, ma se tutto proseguiva come sperava entro fine anno sarebbe entrato in funzione.

La seconda persona a cui scriveva di più era chiaramente Hermione, con cui discuteva spesso del futuro dell'E.S. e del quadro più generale della situazione, del modo migliore per comportarsi una volta ripresa la scuola e delle scelte politiche del ministero.

Poi sicuramente scriveva molto a Sirius che, alla fine, dopo essersi fatto pregare a lungo, aveva ceduto e aveva iniziato a passargli tutte le informazioni che l'Ordine della Fenice voleva tenergli nascoste. Non che stesse facendo molto, in quel momento, a parete cercare di reclutare nuova gente e non farsi distruggere. Tanto per cambiare sembrava che Silente si stesse muovendo da solo senza dare spiegazioni a nessuno.

A questi scriveva praticamente duo o anche tre volte a settimana, non aveva mai scritto così tante lettere in vita sua, probabilmente i vicini che osservavano quell'andirivieni di gufi si erano fatti chissà quante teorie. Anche perché le persone a cui scriveva non si limitavano a  queste.

Aveva iniziato una stretta corrispondenza con la Gringott, sia per gestire alcuni affari molto materiali, compere, investimenti ed altro; sia per assicurarsi l'appoggio dei folletti una volta che la guerra fosse iniziata. Aveva bisogno di dimostrare loro che stare dalla sua parte era la cosa più conveniente e che avrebbe promosso i loro interessi. L'unico modo per convincerli, era investendo il suo denaro.

Aveva scritto anche al ministero, ma in quel caso il risultato non era stato positivo come con le atre corrispondenze. La sua principale richiesta era quella che gli venisse tolta la traccia. Aveva bisogno di potersi muovere liberamente e usare la magia come chiunque altro coinvolto in quella stupida guerra. Ovviamente il ministero aveva rifiutato, ma lo aveva messo in conto e aveva già in mente un modo per ottenerla, doveva solo mobilitare un po' di gente e questo lo portava all'ultimo tipo di lettere.

Aveva iniziato a scrivere ai membri dell'E.S. e agli altri studenti, soprattutto quelli che avevano già superato il G.U.F.O. ma ancora non avevano l'età per liberarsi della traccia. Li spronava a chiedere un eccezione dalla traccia viste le circostanze. Erano già iniziate le violenze da parte dei mangiamorte, molti criminali ricercati erano a piede libero, ma loro non avevano modo di difendersi, di prepararsi, di badare a loro stessi in tempi pericolosi. Questa era la tesi che sosteneva. Ragazzi di 15 o 16 anni che avevano passato il G.U.F.O. dimostrando di essere abili e capaci di controllare la propria magia dovevano comunque restare indifesi fuori da scuola per una legge che in tempo di guerra non faceva altro che metterli in pericolo.

Al ministero erano già arrivate decine di lettere di studenti che chiedevano di sospendere la traccia per gli studenti che avevano superato il G.U.F.O. e c'erano state anche alcune proteste di poco conto, ma questo non era nulla rispetto a quello che Harry era pronto ad organizzare una volta tornato a Hogwarts. Avrebbe fatto sentire la propria voce e avrebbe forzato la mano al ministero. Non avrebbero retto neanche fino a fine anno una volta che le proteste sarebbero iniziate sul serio.

Le ultime persone con cui scriveva spesso erano i gemelli Weasley, i due erano scappati da scuola l'anno scorso per aprire il loro negozio e iniziare a lavorare. Questo era stato reso possibile anche dai soldi del torneo Tremaghi che Harry aveva vinto, per questo era rimasto in contatto con loro e aveva un canale preferenziale. I gemelli lo aiutavano anche creando materialmente le cose di cui avrebbe avuto bisogno assieme alla merce che vendevano.

Fra una cosa e l'altra, sorprendentemente, l'estate finì anche in fretta e prima che lui avesse tempo di accorgersene Silente lo aveva trascinato con se per reclutare il nuovo insegnante di pozioni e in quello che parve un battito di ciglia si trovava già sul treno per Hogwarts assieme a Ron e Mione e Ginny. Stava cercando di spiegare loro quanto fosse stato sospetto Malfoy l'ultima volta in cui lo aveva visto, da magie sinistre mentre esaminava quello strano armadio.

Loro non gli avevano creduto, dicevano che si stava facendo film mentali, forse aveva a che fare col fatto che l'ultima volta che aveva citato Malfoy prima di allora era stato durante le sue lettere da Drumsdang in cui avrebbe potuto aver accennato di esserci andato a bere assieme. Comunque proprio mentre ne parlava il biondo passò davanti a loro assieme a Pansy e Blase. Sembrava cos' smunto rispetto all'ultima volta in cui gli aveva parlato, come se un parassita lo stesse consumando. Era più pallido, magro, meno curato, con due profonde occhiaie e un aria semplicemente... sbagliata.

Appena il sepeverde si allontanò abbastanza, Harry sfilò discretamente il mantello dell'invisibilità dai suoi bagagli e lasciò i suoi amici con un sbrigativo.

-Scusate, devo fare una cosa, ci vediamo quando il treno arriva

Per poi seguire l'altro, protetto dal mantello, intenzionato a capire cosa ci fosse che non andava in lui.

Angolo autrice

E la storia sta continuando, siamo al sesto anno di hogwarts e ora che Simone è sparito e non riapparirà quanto pensate ci vorrà per un po' di sana Drarry? 

Scusate ancora per il ritardo e l'assenza

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