Riunione

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E ancora una volta, l'intera B.M. eccetto Theo, si era riunita per discutere. Questa volta nel comodo giardino di uno dei rifugi, sotto la luce del sole, con tanto di tè e stuzzichini preparati dalla signora Malfoy; al momento a parlare era Pensy, che face il resoconto della missione, portata a termine assieme ad Hermione.

-E a quel punto siamo tornati; la salma di Silente era a posto, abbiamo cambiato le scritte sulla bara e preso la bacchetta, Mione ha anche avuto l'idea di lasciare un falso indizio che lascia intendere una prova necessaria a recuperare la bacchetta, in questo modo, quando Voldy la verrà a cercare sprecherà almeno un po' di tempo nel cercarla.

Parlando la castana mostrò a tutti la bacchetta.

-...Tuttavia è strano, ho provato ad usarla, per vedere se effettivamente sarebbe stata così incredibile e non lo era. Anzi, sembrava quasi che opponesse resistenza e non volesse farsi usare.

Harry annuì, non era un esperto di bacchette, ma se c'era qualcosa di sospetto meglio controllare.

-Chiedete ad Olivander, portategli la bacchetta e coprite se è effettivamente quella di sambuco o se ha qualcosa di strano, lui dovrebbe sapervelo dire. Poi ricordatevi di obliviarlo, nessuno deve sapere che siamo noi ad avere la bacchetta di Sambuco.

La ragazza annuì e si rivolse alla Grifondoro.

-Io domani pomeriggio sono libera, se vuoi ci troviamo direttamente a Diagon Alley e andare da Olivander, poi magare fare un giro per qualche altro negozio per evitare che qualcuno ci noti andare da lui in particolare.

-Volentieri, volevo comunque prendere un nuovo libro, possiamo approfittarne per fare un salto là

Mentre loro si accordavano, Dean raccontò del loro lavoro suo e di Hanna con le lettere.

-L'assenso per ora è costante, tutti stanno approvando quello che fai Harry, anche se nei dintorni di Londra c'è molta paura visto che recentemente numerosi mangiamorte hanno fatto la loro comparsa, terrorizzando maghi e babbani, penso che fra le persone a cui dare rifugio dovremmo dare la priorità a quelli di quella zona.

Il riassunto fu breve, coinciso e positivo, Harry non pensava esistesse cosa più bella da sentire. Poi fu il turno di Terry.

-A ricerca sugli Horceux ora va un po' a rilento visto che sono rimasto da solo a informarmi, ma penso di avere una possibile traccia per individuarne un altro, anche se per verificarla penso di dover andare a Hogwarts, ho trovato tracce, inoltre di Horcrux che era stato lasciato a Godric Hallw, ma che ora è stato spostato da Voldemrot stesso...mi spiace di non aver portato molti risultati, ma ho l'impressione di essere a tanto così dal trovarli.

Harry annuì.

-Va benissimo così, penso che nessuno riuscirebbe a fare un lavoro migliore del tuo.

Poi fu il turno di Ron, che parlò a lungo chiaramente fiero di tutti gli sforzi suoi e di Blaze e degli altri per garantire la pace nei vari rifugi.

-...Quindi la nuova struttura quasi è quasi pronta e nel giro di due settimane potremmo accogliere una settantina di persone in più, anche se penso che dovremmo incrementare il numero di elfi domestici che danno una mano: anche se tutti gli ospiti contribuiscono è difficile gestire tutte queste strutture da soli. Per il resto è tutto ok, non ci sono dissidi e pensavamo di creare anche un piccolo corso di autodifesa tipo l'E.S. a Hogwards, visto che molti ospiti hanno accennato al desiderio di difendersi.

Dopo di lui prese la parola Ginny.

-Le liste di persone che hanno chiesto il nostro aiuto sono sempre piene, è un ottima cosa avere ben settanta posti. Per ora tutte le persone si sono trasferite qua senza incidenti, anche se abbiamo trovato in quest'ultimo mede nove spie di Voldemort che hanno provato a infiltrarsi, il veritasserum resta un ottima soluzione... Tuttavia abbiamo perfino trovato un infiltrato mandato dall'ordine della fenice... Harry, l'odine dovrebbe stare dalla nostra parte! Non pensi sia arrivato il momento di dire anche a loro che cosa stiamo facendo? Se scoppia una guerra dobbiamo vere un fronte unito!

Harry sbuffò e annuì, sapeva che non poteva rimandare per sempre quel momento.

-Si... cercherò di parlarne prima dell'inizio della scuola, almeno alla McGonnagal, dovrebbe bastare no? Ma intanto lasicate che vi mostri i risultati del lavoro mio e di Draco.

Parlando lasciò il medaglione di Salazar Serpeverde sul tavolo, mentre il biondo distribuiva a tutti i denti di basilisco.

-Vi presento un vero Horcux e il modo per distruggerlo.

Guardò Draco.

-Prima lo distruggiamo meglio è. Penso che dovresti farlo tu se te la senti.

Il biondo annuì, guardò il medaglione e strinse con due mani il dente di basilisco.

-Devo solo pugnalarlo no?

Harry annuì.

-Col diario era bastato.

Hermione lo ammonì

-Stai attento, è possibile che provi a difendersi, ricorda che ha una sua volontà e che non vuole farsi distruggere.

Draco annuì, aprì il medaglione e si preparò a colpirlo, non fece però in tempo a muovere un muscolo, che il medaglione rilasciò una gran quantità di energia oscura, tale farlo quasi cadere per terra, mentre dal suo interno iniziava ad uscire un fumo nero sempre più abbondante. Agli di Draco però, non doveva essere solo un fumo nero, perché il ragazzo lo stava osservando terrorizzato e immobile, col labbro che tremava appena.

Harry dedusse che si trattava di magia illusoria, una molto forte per se era capace di ridurlo così, la mente di Draco non era certo debole. Gli posò una mano sulle sulla schiena, incoraggiante. 

-Quello che vedi non è reale, qualunque cosa il medaglione ti stia mostrando è solo un trucco, so che puoi farcela.

Il biondo sembrò riprendersi, almeno un poco, strinse la presa sul dente di basilisco e con un urlo si gettò sul medaglione colpendolo, una, due, tre, sette volte. Dovettero fermarlo per evitare che continuasse. 

Il medaglione era stato distrutto, Harry, al di là degli scudi mentali sentì l'urlo agonizzante di Tom. Era ferito. Era ferito e sapeva che loro erano alla ricerca degli Horcrux. Preferì non dirlo agli altri per il momento, non voleva demoralizzarli. Invece chiese, curioso.

-Possiamo sapere cosa hai visto in quel fumo nero? Per noi non c'era nulla, ma tu sembravi...

Draco lo guardò, poi distolse lo sguardo, poi lo guardò di nuovo. Sembrava quasi arrabbiato con lui.

-Sono cazzi miei Potter. Cazzi miei.

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