Faremo tutto, tutto da soli
non abbiamo bisogno di nulla e di nessunose mi stendessi qui, se solo mi stendessi qui
ti stenderesti con me e dimenticheresti il mondo?non so bene come dire quello che provo
quelle tre parole vengono dette troppo spesso
non sono abbastanzase mi stendessi qui, se solo mi stendessi qui
ti stenderesti con me e dimenticheresti il mondo?dimentica quello che ci è stato detto
prima che diventiamo troppo vecchi
mostrami un giardino dove esplode la vitasprechiamo del tempo inseguendo le macchine
che stanno nelle nostre testeho bisogno della tua grazia
per ricordarmi di trovare la miase mi stendessi qui, se solo mi stendessi qui
ti stenderesti con me e dimenticheresti il mondo?dimentica quello che ci è stato detto
prima che diventiamo troppo vecchi
mostrami un giardino dove esplode la vitatutto quello che sono
tutto quello che sono sempre stato
è qui nei tuoi occhi perfetti,
che sono tutto quello che posso vederenon so dove
sono confuso anche sul come
so solo che queste cose
non cambieranno mai per tutti noise mi stendessi qui, se solo mi stendessi qui
ti stenderesti con me e dimenticheresti il mondo?
Chasing cars- Snow Patrol
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Uscii dal bagno, tamponandomi i capelli umidi e percorsi il corridoio fino a raggiungere il salotto. Ignorai Nate con i suoi amici - Lucas e Paul - che giocavano alla play station e proseguii. Aprii il frigorifero e afferrai una lattina di coca-cola.
《Viv! Portami un birra!》
Alzai gli occhi al cielo e presi tre bottiglie, mi sentivo ben predisposta solo perché tra poco ci sarebbe stata la solita video chat con Harry. Dato che mancava ancora qualche minuto, mi buttai sulla poltrona.
《Chi vince?》
《Io, piccola, avevi qualche dubbio?》 Disse Paul. Sbuffai. Quel ragazzo era una palla al piede con la mania di chiamare ogni essere vivente di sesso femminile "piccola". Avevo provato a dirgli di smetterla ma non voleva saperne.
《Boris!》 Strillai. In meno di un minuto il mio cane si precipitò di fronte a me e inclinò il capo in una domanda muta. I due ragazzi si irrigidirono e le dita si bloccarono attorno ai joystick mentre Nathan sghignazzava. Gli grattai l'orecchio mentre un sorriso malefico mi dipingeva le labbra.
《Potrebbe staccarti una mano se lo volessi》, informai Paul, 《ma tu non vuoi, vero piccola?》
《Stronza!》
《Non chiamarla così, idiota!》 Disse Nate.
《Piccolo》, mi rivolsi al cane, 《hai fame?》 In tutta risposta mi leccò la mano e scodinzolò.
《Okay, ho capito, smettila!》
No, non aveva compreso ma almeno per due settimane non mi avrebbe stressato.
《Dacci un taglio, Viv!》 Esclamò Nate. 《E anche tu, coglione. Il suo ragazzo non la prenderebbe bene e neanche mio padre.》
Ridacchiai, tendevo ad addolcirmi quando sentivo "il suo ragazzo".
《Hai un ragazzo?》 Chiese Lucas. Scrollai le spalle, annuendo. Lui mi piaceva, era simpatico e alla mano, tuttavia non avevamo molta confidenza.
《Mi hai detto che eri lesbica!》 Sbottò Paul. Ci fu una risata generale e Nate si allungò per darmi il cinque.
《E ci hai creduto?》 Riprese l'amico, sorseggiando la sua birra.
《È acida come un limone con i maschi, ecco perché!》 Quant'era stupido!
《E comunque》, ripresi, 《ho specificato che per te ero lesbica.》
Sentii il cellulare trillare, un SMS, segno che Harry stava per collegarsi. Scattai in piedi.
《Andiamo Boris. Buonanotte sfigati.》
Chiusi la porta a chiave e rimasi confusa quando ricevetti una telefonata.
《È successo qualcosa?》 Fu la prima cosa che dissi.
《Anch'io sono felice di sentirti, amore.》
Risi. 《Perché mi hai chiamato?》
《Ho dimenticato il PC sul bancone della cucina e sono troppo pigro per alzarmi.》
Mi buttai sul letto e il cane mi raggiunse, accucciandosi ai miei piedi.
《Sempre il solito. Sei stanco?》
《Un po', tu? Com'è andato l'esame?》
《Bene, ma ho sudato sette camicie. Per cui ho deciso di non studiare almeno per una settimana.》
Ridacchiò e pensai che se lo avessi guardato attraverso lo schermo del portatile, sarebbe stato un bel vedere. La distanza era... snervante. Certi giorni mi ripetevo che tre anni sarebbero volati in un soffio e altri in cui, quando mi svegliavo, mi ripetevo che se avessi aperto gli occhi sarebbe stato lì al mio fianco.
《È una fortuna che mi sia laureato da un pezzo.》
《È una fortuna che abbia addosso solo un asciugamano e il mio ragazzo non sia qui ad assistere.》 Ruotai su me stessa fino a poggiare le gambe contro il muro e percepii il rumore di uno sbuffo. Mi concentrai su una nostra fotografia in una cornice di legno sul comò. Eravamo sul letto, al cottage, io facevo la linguaccia mentre Harry si fingeva scandalizzato con i suoi occhi da cerbiatto e la bocca aperta, era palese che ci fossimo svegliati da poco. Mi piaceva che non fossimo una di quelle coppie smielate.
《Ti odio.》
《Anch'io. È per questo che stiamo bene insieme!》
《Hai davvero un asciugamano addosso?》 Il tono di voce si era abbassato, probabilmente si stava torturando le labbra e passando freneticamente una mano tra i capelli.
《La verità? Indosso la tua t-shirt dei Sex Pistol e il pantalone del pigiama con le paperelle.》
《Ecco perché non la trovavo più.》
《È figa! E la uso anche per andare a lezione.》
《Viv, ci navigherai dentro, potresti usarla come vestito.》
《Infatti è quello che faccio.》
《Non azzardarti!》
《Conosci la lunghezza dei miei shorts, sarei più pudica se indossassi la tua maglietta》, ghignai.
《Sai cosa farei se fossi lì?》
《Ovvio, pervertito che non sei altro.》
Scoppiò a ridere. 《Non in quel senso!》
《Oh... certo, giustificati. Rimane il fatto che sei pazzo di me!》
《Rimane il fatto che ti strozzerei.》
《Di baci?》
《No, a mani nude.》
Bugiardo!
Sorrisi, divertita. 《Harry?》 Mormorai, un po' seria.
《Oddio...》
《Cosa?》
《Quando usi questo tono significa che hai in mente qualcosa di strano.》
《Non ti ho neanche spiegato!》
《Non ci serve per capirci. Posso immaginare l'espressione del tuo viso o cosa stai facendo, anche se non sei di fronte a me.》
Alzai gli occhi al cielo. 《Ti sfido!》
Sentii il fruscio delle lenzuola, con tutta probabilità era a letto e si muovava come una biscia.
《Sopracciglia aggottate, naso arricciato e piccolo sorriso, sei certa che non indovinerò mai; tieni il cellulare incastrato tra la spalla e il collo, ti guardi le dita forse pensando che dovresti darti lo smalto e con quelle dell'altra mano giochi con i capelli.》
《Merda... È inquietante e tenero allo stesso tempo》, bisbigliai, meravigliata. Quanto tempo aveva passato a osservarmi senza che me ne rendessi conto?
Sogghignò. 《Sono bravo, eh?》
《Decisamente...》
《Allora, che volevi dirmi prima?》
《Ah sì, ho visto un film...》
《E?》
《Era la storia di questi due che hanno passato la vita insieme e poi appena è morto uno, pochi giorni dopo il compagno l'ha raggiunto.》
《Quindi?》
《È come se uno si tirasse l'altro, capisci? Come se non potessero stare lontani.》
《Dove vuoi arrivare?》
《Quando saremo vecchi e rugosi, chi se ne andrà per primo non dovrà tirarsi l'altro.》
《Okay, amore, questo sì che è fottutamente inquietante!》
《Perché?》
《Non abbiamo iniziato a convivere che parli di quando saremo stecchiti!》 Mi derise. Gonfiai le guance come una bambina, anche se repressi l'istinto di sorridere.
《Sì tratta semplicemente di progettare》, scherzai.
《La morte》, affermò, un misto tra sconcerto e divertimento. Questa era la centesima conversazione strana che affrontavamo. L'ultima volta avevamo discusso sul fatto che secondo alcuni scienziati il peso dell'anima corrispondeva a ventuno grammi. Harry era d'accordo, io no.
"Tu non credi in niente?"
"Credo in te, non ti basta?" Ero riuscita a zittirlo per un minuto intero. E forse lo avevo anche imbarazzato.
《Di solito le persone normali fanno progetti per qualcosa di più allegro. Vacanze, week end liberi...》
《Bé... le persone normali sono noiose! E tanto per la cronaca noi abbiamo programmato cose divertenti. La prossima estate per due settimane saremo in Kenya. Non vedo l'ora!》
《Sai una cosa? Questa potrebbe essere la cosa più romantica che mi dirai mai, anche se sembra una promessa che si farebbero due vampiri. Giurare di non morire di crepacuore... Cosa voglio di più dalla vita?》
Mi sbattei una mano sulla faccia e Boris, dietro il mio capo, posizionò il muso sulla spalla.
《I vampiri non sono già morti?》
《Particolari...》
《Sei serio? Vampiri?》
《Ti sei vista? Sei pallida, al mattino con la luce del sole reagisci come se fossi allergica e hai i canini pronunciati!》
Risi, fino ad avere le lacrime agli occhi. 《Reagisco male perché mi piace dormire, idiota!》
《E adori i morsi...》
《Tu sei matto...》
《Forse... Ora vai a dormire, stai per collassare.》
《Mmm...》
《'Notte piccola.》
《Mmm...》
《Sai che adesso potrei farti qualsiasi domanda e tu risponderesti sinceramente perché hai il cervello spento?》
《Mmm...》
《Sfrutterò questo potere un'altra volta. Ti amo. E prometto di non costringerti a venire con me sottoterra.》
《Io... io di più. E neanche io ti costringerò.》
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Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|
FanfictionChi si appartiene si trova sempre. Harry e Viv hanno passato la vita a rincorrersi, hanno combattuto e hanno vinto. Viv ha rilegato i suoi demoni, anche se crederà sempre che qualcosa andrà storto, e Harry l'ha aspettata. Tra litigi, lacrime, risate...