Questa One-Shot contiene scene di violenza. Lo specifico cosicché possiate decidere di leggerla o meno.
-----------------Passi tutto il tuo tempo aspettando
per quella seconda opportunità,
per un'interruzione
che metterebbe tutto a posto.C'è sempre una ragione
per non sentirsi abbastanza bene
ed è difficile alla fine della giornata.
Io ho bisogno di qualche distrazione,
oh, di una bella liberazione.I ricordi colano dalle mie vene,
mi permettono di essere vuota
e senza peso e forse
troverò un po' di pace stasera.Nelle braccia di un angelo
vola via da qui,
da questa camera di albergo fredda e scura
e dall'infinito che tu temi.
Sei stato estratto dal rottame
della tua fantasticheria silenziosa.
Sei nelle braccia dell'angelo,
Possa tu trovare
un po' di conforto là.Così stanco della linea diritta
e dovunque ti giri
ci sono avvoltoi e ladri alle tue spalle
ed il temporale continua ad infuriare.
Tu continui a costruire le bugie
che inventi per tutto ciò che ti manca.
Non c'è nessuna differenza,
è l'ultima volta che scappi.È più facile credere
in questa dolce pazzia,
oh, in questa gloriosa tristezza
che mi fa piegare sulle ginocchia.Nelle braccia di un angelo
vola via da qui,
da questa camera di albergo fredda e scura
e dall'infinito che tu temi.Sei stato estratto dal rottame
della tua fantasticheria silenziosa.
Sei nelle braccia dell'angelo,
Possa tu trovare
un po' di conforto qui.Sei nelle braccia dell'angelo,
Possa tu trovare
un po' di conforto qui.
In the arms of an angel-Sarah McLachlan
---------------------------------La faccia e il corpo continuavano a sbattere contro gli scalini mentre le lacrime si mischiavano al sangue e alla saliva. Non riuscivo a vedere nulla, sentivo solo la sua presa d'acciaio ai capelli. Urlai, cercando di dibattermi ma mi mollò un calcio sull'anca, mozzandomi il respiro.
《Ma... Marcus》, piagnucolai. Ero stordita e i cocktail che avevo bevuto al pub, si agitarono nello stomaco.
《Zitta! Dammi le chiavi.》
Gli afferrai il polso, sperando di farlo desistere. Ero confusa, spaventata, non riuscivo a comprendere se fosse un incubo o meno.
Mi sollevò la testa con forza, un secondo dopo uno schiaffo arrivò sulla guancia: il labbro si spacco e il dolore al naso aumentò.
Gridai ancora ma sentivo la musica martellante provenire da uno degli altri appartamenti e l'idea che nessuno potesse sentirmi mi fece piangere più forte.
《Dammi le chiavi, Fiorellino, non farmelo ripetere.》 La nuca colpì il pavimento due volte e fui sul punto di rimettere. Non potevo, se fossi entrata... Non sarei sopravvissuta.
Singhiozzai, cadendo sulle ginocchia.
《Ti piace essere toccata, eh? Sei una sgualdrina, l'ho capito dalla prima volta che ti ho vista.》
Il suo alito puzzava di alcool e marijuana, mi nauseò.
Iniziò a tastarmi il seno, le gambe, fra le cosce finché non raggiunse la tasca degli shorts. Sotto il rumore dei miei denti che battevano, sentii la serratura del mio appartamento scattare. Mi tirò per i capelli, scaraventandomi dentro.
《Ti... Ti preg-》
Un calcio al fianco mi mozzò il respiro e tossii convulsamente. Ne ricevetti altre tre e sputai sangue.
《Quante volte ti ho pregato di darmi una possibilità?》 Gridò. Il pugno si scontrò con l'orecchio e colpii la tempia sul pavimento.
《Ti avrei dato il mondo! Invece mi hai umiliato con i miei amici.》
Non volevo.
Scoppiai in lacrime e mi raggomitolai. Il dolore era così forte...
《Alzati!》
Non ci riesco...
《Alzati, cazzo! Non farmi perdere tempo.》
Percepii i muscoli rilassarsi. Strillai a squarciagola appena mi issò, prendendomi per la nuca e mi lanciò sul muro. Sbattei la schiena così dolorosamente che la inarcai. Tossii ancora.
Non ne sarei uscita viva, lo sapevo, questo non significava che fossi pronta. Non volevo morire, non così o per mano sua.
Mi disgustò quando sentii le dita sulla guancia e tentai di allontanarmi.
《Ti avrei dato il mondo》, ripetè.
E davvero, divenne così calmo che per un istante credetti che fosse tornato in sé. Eppure, un secondo dopo, ritirò il braccio. Il pugno atterrò sulla mandibola, il rumore e il dolore mi fecero capire che era qualcosa di grave ma non potei concentrarmi che mi colpii all'occhio. Incespicai su un mobile e qualcosa in vetro cadde per terra.
《Scommetto che sei stata al pub...》
Mi tremavano le ginocchia e quella cassettiera era il mio unico appiglio.
《Rispondi, cazzo!》
La bile risalì lungo l'esofago, finché non sentii la presa d'acciaio attorno al collo.
《Non. Devi. Mai. Più. Ignorarmi. Devo farti passare questo tuo vizietto del cazzo!》
Mi spingeva contro il muro e nel frattempo stringeva e l'aria era poca... Sentii quanto fossero calde le lacrime sulle guance e la vista già sfocata fu invasa da macchioline bianche danzanti.
《Ti sei fatta qualcuno in bagno. Ne sento il tanfo.》
Mi aggrappai alla sue mani, infilando le unghia nella carne, nella speranza di farlo desistere.
Non potevo morire! Avevo tante cose da fare, vivere, sentire. Avevo solo vent'anni, era ingiusto.
Inspirai una profonda boccata, appena mollò. Qualcosa nello stomaco si agitò e non potei evitare di vomitare ai suoi piedi. Rimisi la cena e i drink e la gola bruciò.
《Troia!》 Con un manrovescio mi buttò per terra e atterrai tra i cocci di vetro. Mi rannicchiai, in quel letto di schegge, mentre le botte si susseguivano.
《Perché...》
《Questo è per la puttana che sei. Non ti hanno detto che non devi provocare?》
Non voglio morire.
Non seppi come trovai la forza ma riuscii a mettermi in ginocchio. Il vetro scavò nei palmi e nelle gambe, non mi importò.
Volevo ancora vedere il sorriso di papà, sentirmi una formica tra le braccia di Gabe, ridere con Nathan e incontrare per la prima volta la mia nipotina. E volli illudermi di poter raggiungere la porta almeno finché mi schiacciò la caviglia, facendomi guaire.
Ancora mi afferrò i capelli e mi morse il lobo, ebbi un conato.
《Non potrai mai scappare da me, Fiorellino.》
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Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|
FanfictionChi si appartiene si trova sempre. Harry e Viv hanno passato la vita a rincorrersi, hanno combattuto e hanno vinto. Viv ha rilegato i suoi demoni, anche se crederà sempre che qualcosa andrà storto, e Harry l'ha aspettata. Tra litigi, lacrime, risate...