All of me

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Cosa farei senza la tua bocca intelligente
che mi attrae, mentre tu mi respingi?
La mia testa gira, non scherzo
non riesco ad immobilizzarti
che succede a quella bella mente?
sono il tuo magico viaggio del mistero
e sono così confuso, non so cosa mi abbia colpito
ma starò bene

La mia testa è sott'acqua
ma respiro benissimo
tu sei pazza e io sono fuori di testa

Perché tutto di me ama tutto di te
amo le tue curve e i tuoi spigoli
tutte le tue perfette imperfezioni
dammi tutto di te, darò tutto me stesso a te
sei la mia fine e il mio inizio
anche quando perdo, alla fine sto vincendo
perché ti do tutto di me
e tu mi dai tutto di te

Quante volte devo dirti che
anche quando piangi, sei bellissima comunque?
il mondo ti abbatte, sono lì vicino a te in ogni movimento
sei ciò che mi fa crollare, sei la mia musa
la mia peggior distrazione, il mio rhythm and blues
non riesco a smettere di cantare, suona in testa per te

La mia testa è sott'acqua
ma respiro benissimo
tu sei pazza e io sono fuori di testa

Perché tutto di me ama tutto di te
amo le tue curve e i tuoi spigoli
tutte le tue perfette imperfezioni
dammi tutto di te, darò tutto me stesso a te
sei la mia fine e il mio inizio
anche quando perdo, alla fine sto vincendo
perché ti do tutto di me
e tu mi dai tutto di te

scopriamo le carte,
entrambi stiamo mettendo a nudo i nostri cuori
rischiamo il tutto per tutto, sebbene sia difficile

Perché tutto di me ama tutto di te
amo le tue curve e i tuoi spigoli
tutte le tue perfette imperfezioni
dammi tutto di te, darò tutto me stesso a te
sei la mia fine e il mio inizio
anche quando perdo, alla fine sto vincendo
perché ti do tutto di me
e tu mi dai tutto di te
ti do tutto di me
e tu mi dai tutto di te
All of me - John Legend
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Una volta mi disse che un giorno avrebbe contato le lentiggini sul mio corpo.
Pensavo mi prendesse in giro. Mi sbagliavo. Dovevo sapere che Harry manteneva sempre le promesse.
Risi ancora, come una bambina, mentre le sue dita erano sulla mia faccia e il suo corpo sul mio.
Eravamo a letto da circa due ore.
"Da oggi, adoro le margherite", aveva commentato, una volta vista la biancheria intima. Poi mi aveva gettato sul materasso.
"Voglio che la mia pelle si ricordi della tua, Rossa".
《Cinquantaquattro!》 Sbottò. Il suo viso era a un centimetro dal mio ed era esaltato. Sorrisi. Non ero mai stata in un letto con un ragazzo senza che volesse entrarmi nelle mutande.
《Che?》
《Cinquantaquattro lentiggini solo nella punta del naso. È assurdo!》
《Perché mai?》 Commentai, divertita, mentre coi polpastrelli facevo su e giù per la sua schiena. Conoscevo a memoria ogni centimetro della sua pelle: nei, cicatrici, ossa rotte e poi guarite, tatuaggi e rispettivi aneddoti. Harry era un libro, uno di quelli che in vetrina facevano colpo per la bellezza della copertina, ma il contenuto era ancora più spettacolare.
《È... Ti ricordi quei giochi in cui unendo i puntini si creano delle immagini? Ecco. È così... Potrei disegnare qualsiasi immagine e sarebbe perfetta.》
Lui e le sue idee strampalate...
Deglutii a vuoto mentre con i polpastrelli scivolava sul mento, la gola e le clavicola. Sfregò le labbra sulle mie senza baciarmi, costringendomi a sollevare la testa come ad inseguirlo.
Non sapevo a che gioco stesse giocando: ero un essere umano, Santo Dio! E lui si comportava come fossi di pietra. Da due ore eravamo lì, come se non fossimo in biancheria intima e toccarci senza nessun doppio fine.
Mi chiamava Pippi Calzelunghe e un attimo dopo mi faceva sentire come fossi in vetta al mondo. Posò le labbra al centro del petto, guardandomi dal basso. Tremai.
Gli tolsi i capelli ricaduti sulla fronte mentre scendeva giù.
《Harry?》
《Mmm...》
Sospirai quando iniziò a baciare le cicatrici - non facendosene sfuggire nessuna e dedicando ad ognuna il suo tempo - l'ombelico, le anche compresa quella M; mi baciò sopra le mutandine, l'interno coscia e le ginocchia. Si sedette tra le mie gambe, mi afferrò il piede.
Sfiorò il nuovo tatuaggio, sul lato esterno del tallone: quattro iniziali, quelle dei miei uomini. Quando tracciò la H sembrò illuminarsi.
《Hai mai paura di essere troppo fortunato?》
Sospirai pesantemente quando con la bocca risalì fino alla pancia.
《Sì》, ammise, con una sincerità spiazzante. Mi guardò negli occhi e vi lessi qualcosa che non seppi decifrare, forse agitazione e consapevolezza, amore, rispetto, dedizione...
E poi sorprendentemente - tornando sul mio stomaco - iniziò a scrivere, unendo lentamente e con l'immaginazione le lentiggini.
Dio, ero sconcertata!
Non ti ho mai amato come adesso, Harry. A disegnare i miei difetti; a toccare il mio passato, scrivendo il nostro futuro.
Sentii un "ti amo". Sorrisi, commossa.
《Anch'io. Tanto.》
Sentii: "Sei la parte migliore di me".
Sentii: "Non credevo di amare tanto".
Stava imprimendo la sua poesia su di me.
Pelle contro pelle.
Amore contro amore.
Harry con Viv.
Siamo poesia.
Senza saperlo mi regalò uno dei ricordi che avrei custodito gelosamente per tutta la vita.
Non distolse mai lo sguardo dal mio. Ansimai, stringendo i denti; percependo gli occhi umidi.
《Una parte di te mi combatterà per sempre; e una parte di me accetterà la lotta, arrendendosi.》
Non voglio combatterti. Mai più.
《Ora devi fare attenzione, piccola, okay?》
Annuii. Avevo la gola secca e le labbra asciutte.
《Sei così bella...》
Chiusi gli occhi mentre le dita tornarono a muoversi e provai a decifrare cosa volesse dirmi. Fu bello. Facile come respirare - forse grazie alla lentezza dei movimenti - vedere le parole nero su bianco.
"So che hai ancora paura dei miei ti amo... ma ti prometto che un giorno non dovrai più temerli... Ti proteggerò.... E ti amerò di più ogni volta che crederai di odiarti... Solo sposami".
Sbarrai gli occhi mentre le lacrime scivolavano lungo le tempie.
《Viv...》
Ero davvero senza parole!
Fermò le lacrime in procinto di cadere, sorridendo leggermente, forse un po' rigido.
《Piccola...》
Me l'ha scritto addosso...
Aveva battuto il primato per la proposta di matrimonio più assurda e tenera di sempre.
Chiusi il pugno tre suoi capelli e affondai il viso nella curva del suo collo. Ci stringemmo fino a toglierci il respiro e sudare per quella che parve un'eternità.
《Ti giuro, che non sapevo che ti avrei chiesto qualcosa di simile fino a un minuto fa, altrimenti...》 La sua voce era attutita dalla mia spalla e tremava. 《Non so... avrei anche un anello o... Secondo te tuo padre e i tuoi fratelli vogliono che chieda il permesso, Gesù! Okay... Ma... Dio, Viv! Ti amo. Così. Tanto. Tu lo sai, hai sempre saputo che saremmo arrivati a questo punto... Al punto in cui ogni volta che ti guardo mi domando come sarebbe se fossi mia moglie e non sono riuscito più a trattenermi. Non voglio il "per sempre", mi basta tutta la vita.》
I respiri pesanti, le mie lacrime incessant, i suoi capelli attaccati alla mia pelle... L'amore grande che pulsava in quei pochi metri di quella camera, un po' di paura, il tremore delle gambe...
《Sposami.》 E la sua supplica mi schiaffeggiò.
Sospirai, toccando la sua schiena. Fu lì che tracciai la risposta.
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Credo di aver scritto qualcosa che vi aspettavate. Sono diventata così scontata... Per!
Posso affermare di aver consumato per quest'ultima one-shot ogni oncia di romanticismo che mi era rimasta, per far in modo che fosse un finale scontato Sì ma col botto (?)
Volevo che la risposta di Viv fosse ignota cosicché che ognuno potesse fare le proprie congetture.
Ora ho bisogno di qualcosa di cattivo (troppa dolcezza mi rende intrattabile) e credo che andrò a vedermi un film horror tratto da una storia vera.
Ovviamente vi ringrazio per avermi accompagnato anche in questa semi-storia. Harry e Viv hanno fatto il loro tempo, sono felici e se non ci sono drammi tra i protagonisti di cui scrivo sono io a non essere contenta.
Ho il bisogno letterale di staccarmi da questa Vivienne felice, davvero!! Se continuo di questo passo potrei arrivare ad odiarla, guardiamo in faccia la realtà: è figa, con i capelli rossi e sta con uno strafigo... Okay, già la odio!
Certe volte ho avuto l'impressione qualcuno la considerasse come qualcuno di reale e non un personaggio immaginario. Inutile dirvi che è stato inquietante.
Quindi vorrei solo sottolineare che - a parte qualche scena o battuta - Fil Rouge è totalmente inventata di sana pianta!
Secondo voi, se nei miei miseri 21 anni, avessi incontrato un tizio come l'Harry che ho descritto, sarei qui a raccontarlo o con lui a riprodurmi come se non ci fosse un domani?
Vi lascio così. Adios.

Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora