Stay with me II/ All you never say

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Piccola spiegazione: "Stai with me II" indica che è il continuo della precedente one-shot, mentre il titolo dell'altra canzone è la canzone di questa one-shot. Specifico che è stata suggerita da lefossettediashton e a me è piaciuta un casino dato che ultimamente ascolto Birdy come se non ci fosse un domani.

Sei stato alla ricerca
Hai trovato molte cose?
Tempo per imparare,
perché non ho imparato niente?

Parole senza significato
mi hai fatta sognare
ma non mi dicono niente

E tutto quello che non hai mai detto è che tu mi ami così
Tutto quello che non saprò è se mi vuoi oh
Se solo potessi guardare nella tua mente
Allora forse troverei un segno di tutto quello che voglio sentirti dire a me
a me

Sei insicuro?
O hai solo paura di abbassare la guardia?
Sei stato ferito?
e sei spaventato a mostrare il tuo cuore?

La vita può essere crudele
ma solo qualche volta
stai abbandonando prima ancora di cominciare

E tutto quello che non hai mai detto è che tu mi ami così
Tutto quello che non saprò è se mi vuoi oh
Se solo potessi guardare nella tua mente
Allora forse troverei un segno di tutto quello che voglio sentirti dire a me
a me
All you never say- Birdy
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Quattro giorni. Quattro giorni chiusi in casa, cercando di risolvere la crisi che si era palesata la notte di Capodanno. Evidentemente era un problema che ci portavamo dietro da sempre, preferendo fingere che non ci fosse.

Avevamo spento i cellulari, messo da parte le battute divertenti e litigavamo.
Da quattro giorni ogni singola parola era diventata lo spunto per iniziare una nuova furiosa discussione. Quando al secondo giorno aveva preparato la cena e gli avevo detto di non aver fame, il piatto di pasta era arrivato sul muro della cucina. Harry non aveva l'abitudine di lanciare oggetti e se lo faceva significare che era troppo frustrato persino per gridare.
Sospirai. Il mal di testa mi stava uccidendo. Mi serviva Kenneth altrimenti non avrei risposto delle mie azioni, gli avevo inviato un sacco di SMS ma non aveva risposto.
Ero stanca ma non volevo andarmene, anche se lo ripetevo fino allo sfinimento perché se l'avessi fatto, sarebbe finita. Non volevo chiudere, saremmo rimasti qui anche a costo di farci male, ucciderci e perdere la voce. Era questo l'amore, trovare un modo di ricongiungere i pezzi, non arrendersi subito.
《Cosa-》
《Smettila di chiederlo!》 Lo interruppi. Non lo guardavo ma era seduto sul pavimento, con la schiena contro la porta mentre io ero sdraiata sul letto. Faticavamo persino a condividere la stessa stanza.
Se non fosse stato per la dog-sitter anche Boris sarebbe impazzito. Con lui nei dintorni non potevamo litigare dato che era sempre pronto ad azzannare Harry e nonostante una parte di me - quella cattiva e infima - mi implorasse di lasciarlo fare, stavo pagando qualcuno per tenerlo alla larga.
《Vai al diavolo! Da quando è vietato parlare?》
《Da quando spari solo cazzate!》 Sbottai.
《Dovrei fare come te che sembri una pazza?》 Gridò. Strinsi i denti e chiusi gli occhi.
Basta!
《Ti ho dato troppo, ancora. È il peggior errore che potessi fare》, cedetti.
《Cosa?》 Il tono di voce sempre più alto non era un toccasana per l'emicrania.
《Guardami. Mi sto ridicolizzando per te, ancora. Sono qui che mi chiedo che diamine ho fatto di sbagliato per essere così eccessiva, per amarti così tanto, per averti dato troppo di me.》
《E io non l'ho fatto?》
《No!》 Mi sgolai, scattando seduta. 《Se tu mi amassi non mi faresti sentire costantemente come se dovessi accettarmi! Perché non lo capisci? Dovresti amarmi a prescindere.》
《Io ti amo a prescindere, Vivienne. È sempre stato così.》
Bugiardo.
《La verità è che mi hai idealizzato, nella tua testa sono la persona migliore che tu abbia mai conosciuto e hai cancellato il passato e ogni volta che la realtà ti ricorda tutto quello che ho fatto mi tratti da schifo. Mi allontani. E io non la voglio una vita così.》
A quel punto si alzò in piedi, come se avesse ricevuto un colpo. Sembrava indemoniato e nonostante i capelli legati e il freddo invernale era accaldato.
《Tu sei la persona migliore che abbia mai conosciuto!》
《No, cazzo! Non è vero, non è così e non desidero esserlo. Non sono migliore di nessuno. Voglio solo essere ciò che sono senza paure.》
《Ma che diamine? Da dove è uscita questa storia?》
《È uscita quando ti sei comportato da stronzo, quando volevi lasciarmi sola ad una festa in cui non conoscevo nessuno e alla quale ho partecipato solo perché me l'hai chiesto.》
《Hai capito perché-》
《No! Quello che ho compreso è che la tua vita è perfetta e tutto ciò che non lo è deve stare fuori dalla tua bolla dorata. Ma, Harry, io sono dannatamente e irreversibilmente imperfetta.》
《Non me ne fotte un cazzo della perfezione, mi importa di te!》
《Ho visto come mi guardavi quando Ali parlava, come ci guardavi. Ho fatto uso di droghe, bevevo fino a perdere conoscenza ed ero promiscua. Non sono una fottuta Santa ma tu non sei migliore di me o Ali.》
I nostri respiri pesanti scandirono come una spada di Damocle il tempo.
Perché sono ancora qui?
《Non mi importa più del passato, Harry, non mi importa se ti sei sposato dal giorno alla notte, se hai amato la tua ex moglie - la stessa psicopatica che ha convinto un ragazzino a farmi male - mentre io morivo per te. A me non interessa più perché ora ci siamo noi.》
《Sasha! Perché continui a chiamarla "la tua ex moglie"?》
《Perche lo è!》 Sbottai. 《Lei è la tua ex moglie, se l'hai portata all'altare significa che volevi una vita con lei, mentre noi stiamo semplicemente insieme.》
Ora che avrebbe dovuto rispondere, tacque. E mi infuriai ancor di più.
《Parla, Santo Cielo!》
Era allibito. 《"Semplicemente insieme"? Non fai che ripetermi che devi finire l'Università, che hai mille cose cui pensare e infine ci siamo noi.》
Più parlavamo più i nodi venivano al pettine.
《Oh scusami tanto se ho ventidue anni, se percorrere una navata non è il mio sogno, se voglio un lavoro; ma non mentire, tutto questo non ha mai messo la nostra relazione all'ultimo posto delle mie priorità.》
《Non ne usciremo finché non ti darò ragione, non è così?》
《Che me ne faccio della ragione, Harry? Non mi renderà felice, non farà sparire tutta questa tensione. Apri gli occhi.》
《Ho sbagliato》, sbraitò, 《ma tu stai dirottando tutto su di me!》
《Oh, chissà perché! Io ti credo quando dici che mi dai tutto te stesso, lo so e lo sento, ma hai dato "tutto te stesso" ad almeno una decina di donne. Tutte quelle che ci sono state erano "l'amore della tua vita".》
《Ecco, è questo il punto. Quando smetterai di colpevolizzarmi?》
Ero allibita dal suo tono di sufficienza, come se parlassimo di tutto ciò sempre e alla prima lite. Ma - che cavolo! - non c'era mai stata una volta in cui avessi tirato fuori questa storia, non da quando stavamo insieme a tutti gli effetti.
Urlai come una matta, stringendo prima tra i pugni le lenzuola e poi tirandomi i capelli.
《Fatti curare, Harry!》
《Come hai fatto tu?》
Sussultammo entrambi, io per la cattiveria gratuita e lui perché se la fece sfuggire. Come se facessi terapia per capriccio o gettare soldi nel nulla.
《Viv, mi dispiace, non-》
Gridai ancora quando avanzò. 《Toccami e prometto su tutto ciò che ho di più caro al mondo che chiamo la polizia.》
E, davvero, non scherzavo. Per fortuna si bloccò.
《Viv, giuro che non lo pensavo! Io...》
《Non parlarmi, non ne hai diritto, cazzo! Oh mio Dio! Oh mio Dio!》
Camminavo avanti e indietro freneticamente, con il letto a dividerci. Ero troppo amareggiata per dire altro. Lui era Harry, da quando mi feriva a cuor leggero?
È impossibile. È impossibile.
《Esci! Vai fuori da qui. Non voglio vederti, non adesso.》
Le lacrime mi appannarono la vista, avrei voluto strapparmi il cuore per non sentire tutto ciò.

Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora