Tu ed io ci avviciniamo l'uno all'altro
come se stessimo andando in guerra
tu ed io ci andiamo su pesante,
continuiamo a gettarci addosso cose
e a sbatterci la porta in faccia
tu ed io siamo diventati così dannatamente disfunzionali
che abbiamo cominciato a segnare
tu ed io ci siamo ammalati, sì
so che non possiamo continuare così, non piùma tesoro, eccoti di nuovo, e fai in modo che io ti ami
e smetto di usare la testa, lascio perdere tutto
adesso sei ferma sul mio corpo, come un tatuaggio
e adesso mi sento stupido, ad essere tornato da tecosì ho attraversato il mio cuore
e ho desiderato di morire
se solo fossi stato con te un'altra notte
e so di averlo detto un milione di volte
ma resterò con te solo un'altra notteprovo a dirti no ma il mio corpo
continua a dirti sì
provo a dirti basta ma il tuo rossetto
mi fa perdere il fiato
mi sveglierò al mattino, probabilmente odiandomi
mi sveglierò soddisfatto dentro di me,
ma colpevole come l'infernoma tesoro, eccoti di nuovo, e fai in modo che io ti ami
e smetto di usare la testa, lascio perdere tutto
adesso sei ferma sul mio corpo, come un tatuaggio
e adesso mi sento stupido, ad essere tornato da tecosì ho attraversato il mio cuore
e ho desiderato di morire
se solo fossi stato con te un'altra notte
e so di averlo detto un milione di volte
ma resterò con te solo un'altra notteadesso tesoro, dammi un'altra notte
One more night- Maroon 5
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Sorrisi maliziosa, sentendo le sue imprecazioni. Mi guardava dallo schermo del computer come un animale in agonia mentre mi abbassavo il vestito attillato lungo i fianchi.
Dato che papà era venuto in Florida e come da sua abitudine voleva portare Nathan e me in un ristorante di classe, ero costretta a vestirmi per bene. Per opposto, anche Karen era andata a New York da suo figlio.
Quando ero uscita dalla doccia avevo chiesto a Harry di rimandare la solita video chat a fine serata, ma lui aveva sorriso come il gatto con gli stivali e si era offerto di assistere mentre mi vestito. Non, voleva vedermi nuda ma - a detta sua - consigliarmi.
Non capisce che ruba a casa del ladro.
Lo avevo accontentato, ridendo sotto i baffi a ogni sua espressione disperata. Se l'era cercata.
I maschi erano così esagerati!
Mi voltai verso lo specchio, togliendo i capelli umidi attaccati dal viso.
《Gesù, Viv!》 Sbraitò, facendomi spaventare a morte.
《Cosa?》
《Ti vedo il culo! Sembra che ti sia dimenticata le mutande!》
Risi. 《Mi hai visto indossarle, idiota. Ho messo quelle senza cuciture.》
《Non importa. È...》
《Hai passato un anno senza sfiorare una donna》, ricordai, 《com'è che ora somigli a un adolescente in piena crisi ormonale?》
Sorrise, sfacciato. 《Perché ogni volta mi ricordo cosa sei capace di fare con la-》
《Taci! Mio padre è in salotto》, strillai. Fece una smorfia.
《Parla a telefono con mia madre》, borbottò. Gli andava bene che stessero insieme ma rimaneva un po' geloso. Era tenero. Età o meno, per molto tempo eravamo stati il punto focale nella vita dei nostri genitori, ora era strano che riservassero le attenzioni a qualcun altro.
《Forse papà passerà da te, così lui e Karen partiranno insieme per Blacksburg.》
《Carino da parte sua.》
《Credo non stia nella pelle di parlare del tuo lavoro. Entrambi andate pazzi per gli alberghi.》
Sorrise, stringendosi nelle spalle. 《Va bene.》
Papà aveva smesso di fare il duro tempo prima, amava Harry come fosse figlio suo.
Stirai i capelli con attenzione fino a renderli privi di qualsiasi arricciatura mentre mi raccontava della sua settimana. Appena tornai in direzione della webcam si zittì.
《Sto male?》 Chiesi.
《Sembri Pocahontas in versione pel di carota》, ridacchiò.
《È un complimento?》
《Non saprei, preferisco le more...》
Inarcai le sopracciglia. 《E io preferisco essere single, ma suppongo che dobbiamo accontentarci: io mi tengo te e tu ti scordi delle brunette. È equo, non trovi?》
《Un grandissimo sacrificio.》 Era concentrato su tutto tranne che sul mio viso. Mi specchiai un'altra volta. Era il quarto abito che cambiavo perché stranamente trovava qualcosa che non andava. Questo era color melanzana, mi copriva le gambe fino a poco prima del ginocchio ma aveva una profonda scollatura.
《Prova a portare i capelli in avanti》, suggerì. Feci come chiesto.
《Ancora un po'》, aggiunse, seriamente. 《Ecco perfetto!》
Assottigliai lo sguardo, notando che adesso avevo il busto coperto dai capelli. Scoppiai a ridere. 《Sei uno stupido!》
《Perché?》
Sbuffai, facendogli una linguaccia.
《Che fai?》 Borbottò, passandosi nervosamente le mani tra i capelli.
《Tolgo il reggiseno.》
《Perché?》
Gli indicai le coppe che fuoriuscivano dallo scollo. 《È antiestetico!》
《Te lo scordi!》
《Harry, sarò con papà e Nathan》, ricordai, un po' esasperata, 《sai che non permetterebbero a nessuno di avvicinarsi.》
Neanche Richard aveva mai messo bocca sul mio abbigliamento, era Gabe che si rifiutava di farmi mettere piede fuori se avevo una gonna troppo corta.
《Non importa!》
《Ti aspetti che faccia quello che vuoi tu?》
《Ti guarderanno come fossi un pezzo di carne!》
Risi, derisoria, portando le braccia conserte. 《Hai visto la tua espressione?》
《È diverso!》
《Sì, sei geloso!》
《Viv, non ti ho mai vietato nulla!》
《E dovrei essertene grata?》 Replicai. 《Oh, grazie Harry. Sono felice che tu mi permetta di essere libera.》
《Perché devi sempre polemizzare? Sai che non era intendo ciò che pensi!》
《Sembra che ti sia bevuto il cervello, Harry. Solo perché forse qualcuno potrebbe fissarmi.》, feci presente, recuperando un paio di scarpe col tacco. Non sapevo cosa mi tratteneva dal chiudere la video chat.
《No! Perché non voglio la mia ragazza esca nuda.》
Sgranai gli occhi. 《Nuda? Nuda!》 Strillai. 《Okay, sai che ti dico? Non vedo mio padre da due mesi e ho intenzione di passare una bella serata senza il che mi respiri sul collo.》
《Per cui ti senti in trappola!》
《Ho ventun'anni, Harry! Ti aspetti che mi comporti come una reclusa perché siamo lontani?》
Sgranò gli occhi e serrò la mascella. Ci avevo appena lanciati in un campo minato. Strinsi i pugni, restando inerme di fronte a lui. Un attimo dopo lo schermo si oscurò e apparve l'immagine di noi due sorridenti sul desktop. Presi un respiro profondo e cercai di metabolizzare perché finissimo da zero a cento in un secondo.
Mi risvegliò il bussare alla porta e il viso di papà. Mi sorrise. 《Tutto bene?》
《Hai sentito?》
《Gridavi Pulce》, si giustificò, in imbarazzo. 《Mi dispiace》, continuò. Scrollai le spalle, raccogliendo la pochette e indossando un golfino.
《Nulla di grave.》
Si avvicinò e mi riavviò i capelli dietro l'occhio. 《Sei splendida》, mormorò, posando le labbra sulla mia guancia.
《Tu di più》, risposi, sistemandogli il colletto della camicia button down. Subito dopo allentai il nodo alla cravatta per toglierla del tutto.
《Per una sera si fa a modo mio》, dichiarai, baciandogli il mento. Rise, prendendomi sottobraccio.
《Allora, vuoi che gli spezzi le ossa?》
《Non credo che la sua fidanzata sarebbe d'accordo.》
《Conflitto d'interesse》, scherzò.
《Oltre al fatto che sarebbe Karen a romperti le i ossa.》
《Chi è che dobbiamo uccidere?》 Proruppe Nate, uscendo dalla sua stanza e lasciando i polsini della camicia. 《Sono sempre pronto.》
Risi, dandogli una spallata giocosa, a quel punto mi squadrò da testa a piedi.
《Allo stronzetto va bene che le gemelle prendano aria?》
Mi irrigidii e non ci pensai un attimo a colpirlo con la borsetta ripetutamente, in parte divertita.
《Nathan!》 Urlò papà, fermando un sorriso.
《Cosa? Gabe la chiuderebbe in casa...》
《Gabe, Harry o chicchessia non è suo padre. Io lo sono!》
《Okay》, rispose, 《stai calmo, papà, non farti venire un infarto....》
Gli diedi una sberla sulla nuca. 《Idiota!》
《Cavolo, posso aprire bocca senza che nessuno mi maltratti?》
《No!》 Risposi, facendomi scappare un risolino.Mi buttai sul letto, recuperando il cellulare che avevo dimenticato a casa. Un messaggio di Harry. Lo eliminai, non volendo che mi influenzasse in nessun modo, e avviai la chiamata.
《Ehi...》
《Ciao》, biascicai, scalciando le scarpe.
《Vi-》
《No, lasciami parlare!》 Imposi.
《Hai bevuto?》
《Sì, al ristorante papà ha ordinato una bottiglia di vino costosa, non volevo sprecarla》, ridacchiai.
《Quanto hai bevuto?》
《L'ho divisa con Nate...》
Rise. 《Hai la testa leggera, eh?》
《Un po'...》
《Che volevi dirmi?》
《Oh, giusto》, borbottai. 《Mi piacciono i ragazzi più grandi di me, Harry...》
《Il tuo discorso ha un senso logico o è dovuto alla sbronza?》
《Non fare il guastafeste!》
《Okay, ti ascolto.》
《Sono una ragazzina, Harry, ho ventun'anni e per tutta la vita non ho fatto altro che essere una svampita e, anche se adesso mi contengo, quei vestiti rappresentano una parte di me e non ti chiederò scusa perché mi piacciono.》
《Lo so, mi dispiace-》
《Sono una ragazzina cui piacciono gli uomini più grandi - preferibilmente ventottenni - con capelli castani e occhi verdi. Mi piacciono i ragazzi che si svegliano una mattina e decidono di volere un nuovo tatuaggio; quelli che mi fanno arrabbiare e non mi lasciano vincere. E guarda caso tu corrispondi a tutti i requisiti. Per cui, amore mio, per favore non pensare neanche per un istante che possa avere una sbandata per qualcun altro. Voglio solo te...》
《Sei adorabile quando sei alticcia.》
《Perché non mi lasci concludere?》 Sbottai, imbronciandomi.
《Continua pure...》
《Voglio te finché uno dei due non morirà e per superare il lutto deciderà di partire per un paese esotico - Cuba - alla ricerca di carne fresca.》
Scoppiò in una grassa risata e lo seguii a ruota.
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LEGGETE PER FAVORE!C'è poco da dire su questo capitolo, per cui parlerò d'altro. Innanzitutto vi è piaciuto? Sì? No? Queste One-Shot iniziano a stancarvi? Commentate e votate.
Siccome ho iscritto Fil rouge ai Wattys (si, vi sto rompendo ancora le palle con questa storia, sono stata creata per questo. È un compito arduo ma qualcuno deve pur farlo) se volete, se siete pazze di Harry e Viv o semplicemente volete fare un opera di carità troppo confuse dalla calura estiva o anche perché vi sto super simpatica, potreste votarla?? Potete condividere la storia su Twitter senza dimenticare di scrivere #wattys2015.
Altra cosa (e giuro che la smetto di essere così logorroica) chiunque voglia aggiungermi sui social, basta che mi mandi un messaggio privato e vi dirò "come mi chiamo" su:
◆Tumblr
◆KikLa mia "vita" sugli altri social è separata da quella su wattpad.
E se non aggiornerò spesso, capitemi. Devo pur avere un minimo di vita sociale per non arrivare a sessant'anni come la gattara dei Simpson.
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Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|
FanfictionChi si appartiene si trova sempre. Harry e Viv hanno passato la vita a rincorrersi, hanno combattuto e hanno vinto. Viv ha rilegato i suoi demoni, anche se crederà sempre che qualcosa andrà storto, e Harry l'ha aspettata. Tra litigi, lacrime, risate...