E' piuttosto bizzarra questa sensazione che ho dentro
non sono uno di quelli che riescono facilmente a nasconderla.
Non ho molti soldi, ma ragazzo, se li avessi
comprerei una grande casa dove entrambi potremmo vivere.Se fossi uno scultore,
ma anche in quel caso tu non potresti saperlo
o un uomo che prepara pozioni
in uno spettacolo di viaggi
So che non è molto,
ma è il meglio che riesco a fare
Il mio regalo è la mia canzone
e questa è per teE puoi dirlo a tutti,
che questa è la tua canzone
Può darsi che sia piuttosto banale
ma ormai è fatta.
Spero che non ti dispiaccia,
spero che non ti dispiaccia
che abbia messo tutto il mio sentimento in delle parole
Come è meravigliosa la vita, ora che ci sei tu nel mio mondo.Mi sono seduto sul tetto
e ho tolto il muschio con un calcio
Beh alcuni versi mi sono proprio balenati nella mente
Ma il sole è stato davvero gentile
mentre scrivevo questa canzone
sono le persone come te che continuano a tenerlo accesoQuindi scusami se non ricordo
ma è una cosa che mi succede
lo vedi, ho dimenticato
se sono verdi o azzurri
comunque ciò che conta,
quello che voglio davvero dire,
è che i tuoi sono gli occhi
più dolci che io abbia mai vistoE puoi dirlo a tutti,
che questa è la tua canzone
Può darsi che sia piuttosto banale
ma ormai è fatta.
Spero che non ti dispiaccia,
spero che non ti dispiaccia
che abbia messo tutto il mio sentimento in delle parole
Come è meravigliosa la vita, ora che ci sei tu nel mio mondo.
Your song- Elton John
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Il sole picchiava forte oltre il parabrezza del Suv ibrido di Harry, guidavo da circa tre ore e canticchiavo sottovoce una canzone di Mika. Nei sedili posteriori Boris dormiva beato e stessa cosa valeva per Harry, accanto a me.
Una sera ci era venuto in mente di tornare a Blacksburg in macchina, così avremmo passato un po' di tempo prima di affrontare la nostra pazza famiglia. E poi un viaggio in macchina si doveva intraprendere almeno una volta nella vita. Harry aveva guidato ieri e qualche ora fa, quando ci eravamo fermati in una stazione di servizio ed ero entrata nel minimarket, lo avevo trovato addormentato nel sedile mentre la pompa di benzina riempiva ancora il serbatoio.
Era così stanco che non si oppose quando lo sistemai alla bell'è meglio perché non fosse scomodo.
L'autostrada era piuttosto sgombra e donava un senso di pace guidare con il vento caldo che mi frustava i capelli, una busta di patatine tra le gambe da cui attingevo di tanto in tanto, la musica alla radio ed Harry accanto. Era rilassante.
Gli lanciai un'occhiata e sospirai come una cretina. Come i miei fratelli, anche Harry d'estate viveva senza maglietta. Indossava dei calzoncini di blue jeans che arrivavano al ginocchio, riuscivo a intravedere l'elastico nero dei boxer, il torace abbronzato era nudo, aveva la nuca contro il poggiatesta e le braccia conserte.
Era adorabile con la bocca schiusa come un bambino. Gli tolsi un ciocca sfuggita dal cipollotto.
《Harry?》 Mormorai, per controllare che fosse realmente addormentato. Non rispose.
《Mi dispiace che le persone pensino che tu sia troppo per me e che... Che non ti ami quanto tu ami me, ma credo che nonostante tutto - l'enorme casino che ancora mi sento si essere - di amarti meglio di chiunque altro. E sai una cosa? Me lo merito di essere felice, mi merito te e la vita che avremo.》
Te l'ho detto e poco importa che tu sia incosciente.
Capitava più del dovuto che gli dicessi cose del genere mentre dormiva. Era facile e in un modo contorto ero convinta che le parole gli arrivassero.《Ehi...》 Sussultai, voltandomi, a fissarlo. Sorrisi quando sbadigliò per poi stropicciarsi gli occhi.
《Che ore sono?》 Continuò, recuperando dal pavimento dell'auto, accanto ai suoi piedi, la borsa frigo. Bevve un sorso d'acqua e sbadigliò ancora.
《Le tre del pomeriggio.》
《Mi dispiace per aver dormito tanto.》
Scrollai le spalle. Aveva guidato tutta la notte attraverso la Pennsylvania dato che avevamo fatto qualche sosta di troppo, improvvisandoci turisti, eravamo in ritardo con la tabella di marcia. Okay, in realtà non avevamo nessuna tabella ma di certo non volevamo impiegare settimane per raggiungere la Carolina del Sud.
《E a me dispiace di essere in Ohio》, mormorai.
《Eh?》
Sorrisi come una bambina. 《Ho sbagliato uscita, anziché imboccare quella per la Virginia mi sono infilata in Ohio》, spiegai. Si sbattè una mano sul viso e grugnì.
《Viv...》
《Che sarà mai... Ho aggiunto qualche chilometro, non è la fine del mondo.》
《Accosta, guido io.》
Alzai il volume della radio, ignorandolo.
《Andiamo, Viv!》
《Siamo in autostrada e come vedi non c'è nessuna piazzola di sosta a meno che non vuoi che mi parcheggi nella corsia di emergenza, anche se non c'è nessuna emergenza. Questo dimostra che io sono prudente mentre tu credi di saper guidare meglio di me solo perché... sei maschio.》
Scoppiò a ridere. 《Dovresti fare l'avvocato.》
Gli feci la linguaccia e afferrai un il bicchiere d'asporto colmo di caffè posto nel porta bicchiere tra i due sedili anteriori.
《Ormai è freddo ma l'ho comprato circa un'ora fa, non deve essere male.》
Si allungò per baciarmi la guancia. 《Grazie》, bisbigliò, al mio orecchio. Poi ne prese un lungo sorso.
《Aspetta!》 Abbassò il volume della radio e mi fulminò con lo sguardo.
《Ovunque fosse, sei scesa così?》
Tossii, fingendomi disorientata. 《Così come?》
《Viv!》
《Harry!》
《Rispondi.》
Sbuffai, divertita. Il caldo era soffocante e indossavo la parte superiore di un bikini blu un po' striminzito, degli shorts di jeans a vita alta che - nonostante fossero larghi - mostravano i glutei e delle infradito.
《Ho messo una camicia, stupido. Se vuoi una suora, posso lasciarti in un convento da queste parti.》
Si imbronciò e gli pizzicai il fianco. 《E comunque, poco fa un'auto con un paio di ragazze ci ha sorpassato e ti hanno fissato come se non avessero mai visto un uomo.》
Sorrise, sornione e non potei evitare di lanciargli un'occhiataccia.
《Davvero?》
Gli schiaffeggiai la coscia, facendolo ridere. 《Non l'ho detto per accrescere il tuo ego già mastodontico ma per farti capire che non mi importa di chi ti guarda finché sono l'unica a toccarti.》
Ora se possibile, la sua espressione si fece ancora più compiaciuta. 《Oh》, biascicò, avvicinandosi nuovamente. Sfregò il naso contro la mia spalla.
《La mia super ragazza ragionevole.》
Mi mordicchiò, facendomi trasalire.
《Smettila di fare le fusa come gatto in calore e torna al tuo posto, idiota!》
Sentii il suo sorriso allargarsi su di me e il respiro caldo mi colpì. Poi, inaspettamente, succhiò la pelle poco prima della curva del collo.
《Harry...》
《Mmm...》
《Sembri un ragazzino che non sa come toccare una ragazza》, scherzai. Sussultai, percependo la lingua fredda sulla carne accaldata.
《Sei una stronza incredibile》, rise, 《e credo mi piaccia.》
Sospirai. 《E chi l'avrebbe mai detto che adori essere trattato a pesci in faccia.》
Mi scappò un urletto appena mi morse con più forza.
《Faremo un incidente per uno stupido succhiotto, complimenti, davvero molto maturo》, bofonchiai, inclinando involontariamente la testa per concedergli maggior accesso.
Ridacchiò, mentre posava qualche bacio leggero.
《Tieni gli occhi aperti e il volante dritto.》
《Sei...》 Deglutii, mentre tornava all'attacco.
Mi baciò fino ad arrivare alla guancia.
Alla radio passava Your song di Elton John e quando accostò la bocca al mio orecchio avevo il respiro affannato.
《It's a little bit funny, this feeling inside... I'm not one of those, who can easily hide...》
Sgranai gli occhi, trattenendo il respiro.
《Harry non-》
《I hope you don't mind, I hope you don't mind... That I put down in words... How wonderful life is while you're in the world...》
Sorrisi, imbarazzandomi un po'. La sua voce era calda, intima, leggermente roca perché si era svegliato da poco e mi provocò un tuffo al cuore.
È pazzo!
《But the sun's been quite kind while I wrote this song... It's for people like you, that keep it turned on...》
《Stupido romantico!》
《So excuse me forgetting, but these things I do...
You see I've forgotten, if they're green or they're blue... Anyway, the thing is, what I really mean...
Yours are the sweetest eyes I've ever seen...》
E continuò a cantare, nonostante il mio imbarazzo avesse raggiunto livelli assurdi e le guance fossero rosse come pomodori.
《How wonderful life is while you're in the world...》
Ecco, mi ero commossa per colpa sua. Senza pensare accostai nella corsia d'emergenza. Poggiai la tempia sul volante, con il capo rivolto in sua direzione. Il suo sorriso grande era sensazionale.
《Sei fuori come un balcone》, mormorai. Mi accarezzò la guancia col pollice e mi sfilò gli occhiali da sole, fino a inforcarli tra i capelli.
《Dillo, so che muori dalla voglia.》
Sbuffai. 《Te lo scordi!》
《Su, Viv, parla.》
《No!》
《Viv...》 Mi baciò il naso e poi le labbra.
《Non ho intenzione di morire di coma diabetico.》
Ridacchiò, alzando gli occhi al cielo. 《Viv》, mi pungolò
Sospirai, divertita. 《Che palle! Okay, okay.》
Presi un respiro profondo. 《How wonderful life is while you're in the world...》
Un attimo dopo mi tirò con forza sulle gambe e mi baciò. Io, lui, la nostra pelle sudata, gli schiocchi dei baci e Boris che russava, tutto in un'autostrada chilometrica.
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Questa canzone è pura arte!!! La amo in modo viscerale. Parlando d'altro, vi è mai capitato di leggere una storia in cui i protagonisti si facevano un succhiotto e pff... MEGLIO DI UN MATRIMONIO. Nelle storie il succhiotto definisce tutto!! Il succhiotto è un evergreen come il tubino nero nell'armadio di una donna. Vaffanculo il resto, fatemi un succhiotto e sarò vostra.
Nella realtà non è esattamente così. Immaginatevi se davvero - nella realtà - un tizio, dopo che vi fa un succhiotto, vi dicesse qualcosa come: "Adesso sei mia!". Non so voi ma io mi metterei a ridere come una malata di mente fino a rotolarmi per terra e tenendomi la pancia.
Non che io mi lasci fare succhiotti a caso... PAPÀ GIURO CHE NON È COSÌ!
Ovviamente non voglio offendere chi mette nelle proprie storie parentesi del genere. Dopo un centinaio di 'spazi autrice' avrete capito che sono sarcastica e autoironica, per cui prendete tutto con leggerezza.
Vabbè, a me questo capitolo piace, sarà che l'ho scritto in mezz'ora o forse sarà per la canzone. Se vi va commentate e votate.
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Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|
FanfictionChi si appartiene si trova sempre. Harry e Viv hanno passato la vita a rincorrersi, hanno combattuto e hanno vinto. Viv ha rilegato i suoi demoni, anche se crederà sempre che qualcosa andrà storto, e Harry l'ha aspettata. Tra litigi, lacrime, risate...