Young and beautiful-Harry

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Ho visto il mondo
Ho fatto di tutto, sono sazia
Diamanti, brillanti, sono a Bel-Air adesso
Calde sere d'estate, metà luglio
Quando tu ed io eravamo selvaggi per sempre
Giorni folli, luci della città
Il modo in cui giocavi con me, come fossi un bambino

Mi amerai ancora
quando non sarò più giovane e bella?
Mi amerai ancora
quando non avrò altro che la mia anima dolorante?
So che lo farai, so che lo farai
So che lo farai
Mi amerai ancora
quando non sarò più giovane e bella?

Ho visto il mondo, era illuminato
esattamente come lo è ora il mio palco
angeli scesi in terra in una nuova era
Calde giornate estive, rock & roll
Il modo in cui mettevi in scena per me il tuo spettacolo
E tutti i modi in cui ti ho avuto
Il tuo bel viso e la tua anima elettrica

Mi amerai ancora
quando non sarò più giovane e bella?
Mi amerai ancora
quando non avrò altro che la mia anima dolorante?
So che lo farai, so che lo farai
So che lo farai
Mi amerai ancora
quando non sarò più giovane e bella?

Caro Signore, quando arriverò in paradiso
Per favore permettimi di portare il mio uomo
Quando lui arriverà, dimmi che lo lascerai entrare
Padre, dimmi se puoi
tutta quella grazia, quel corpo meraviglioso
quel bellissimo viso, lui mi fa venir voglia di festeggiare
Lui è il mio sole, mi fa brillare come diamanti

Mi amerai ancora
quando non sarò più giovane e bella?
Mi amerai ancora
quando non avrò altro che la mia anima dolorante?
So che lo farai, so che lo farai
So che lo farai
Mi amerai ancora
quando non sarò più giovane e bella?
Young and beautiful - Lana Del Rey

Riempii la ciotola di Boris Kia e li guardai accucciati sul pavimento del salotto. Il labrador mi raggiunse a passo di carica, Boris no.
Quando Viv gli dava da mangiare, schizzava come una molla. Invece, in quel momento, alzò il muso, mi studiò come se fossi un insetto e tornò a dormire. Risi, divertito dalla sua lealtà. Avrebbe dato la vita per lei.
《Almeno potresti non fare lo stronzo》, mormorai. Un secondo dopo si alzò, imboccando il corridoio del cottage. Entrò nella stanza da letto, ero certo che sarebbe sarebbe salito sul letto.
Era comico da vedere. Si sdraiava su un fianco e Vivienne d'istinto lo abbracciava. Il che era più unico che raro. Lei non abbracciava nessuno in stato di incoscienza, poco prima di dormire ero io ad attirarla a me ma puntualmente al mattino la ritrovavo distante e con le mani sotto il cuscino.
Comunque Kia e Boris, a modo loro, avevano legato: lei gli rompeva le scatole e lui la ignorava.
Quando mi misi a preparare la colazione, qualcuno bussò alla porta d'ingresso.
Mi confuse vedere Nathan, che io che sapessi era in New Mexico con alcuni amici.
Lasciai la porta aperta mentre tornavo in cucina, Nate mi seguì. Si versò una tazza di caffè e si sedette sul bancale: la stessa abitudine di Viv.
《Mia sorella dov'è?》
《Dorme.》
Guardò l'orologio e storse il naso. 《Non si sveglierà per ora, dille che sono... a Blacksburg.》
Bevve il caffè e si rimise in piedi. Davvero in fretta. Non voleva condividere la mia stessa aria.
《Nate!》
Mi ignorò. Non contento lo raggiunsi. 《Perché continuo a starti sulle palle?》 Domandai, mentre scendeva gli scalini del patio. Si voltò per guardarmi come fossi stupido.
《Sei serio? Vuoi il mio consenso?》
《No, semplice curiosità. Sono passati anni e-》
《Ti disturba non piacere alle persone》, mi interruppe. Sì, forse una volta ma quando avevo capito che dovevo scegliere tra la serenità e il pensiero della gente mi ero deciso a mandare tutti al diavolo. Da queste parti il divorzio non era visto di buon occhio, bisognava fare di tutto per riparare le cose. Quando avevo lasciato Sasha... mi avevano considerato un mostro che probabilmente aveva un'amante.
《Sei il fratello della mia ragazza》, precisai. 《Ora stiamo bene, potresti mettere da parte il rancore.》
La sua espressione si indurì, risalì i gradini per porsi di fronte a me.
《Non ti colpevolizzo per non averla amata quando era un'adolescente. La questione non è questa!》
Mi disorientò.
《Era una ragazzina e posso capirlo che non sia riuscita ad attrarti da quel punto.》
《Allora cos'è?》
Rise, in modo sarcastico, distolse lo sguardo e fece una smorfia. 《Non ci arrivi.》
Mi infastidì. Forse era l'unico a conoscerla veramente.
《Parla.》
《L'hai sminuita, l'hai trattata come qualcosa che ci sarebbe stato, l'hai giudicata, non hai mai visto dietro alle sue battute maliziose, non hai mai creduto che potesse volerti o amarti davvero.》
Ero impietrito.
《Invece sguazzavi nella situazione, ti piaceva che morisse per te e non hai mai detto o fatto nulla perché smettesse di illudersi. La ferivi e se si convinceva a voltare pagina, facevi qualcosa perché non si allontanasse. Le ripetevi che era bellissima ma ricordavi che era come una sorellina; che le volevi bene e sotto al suo naso ammettevi di amare una delle tue ragazze. Eri geloso di chi frequentava, se indossava un vestito troppo corto... Adoravi che ti sbavasse dietro, stuzzicava il tuo ego.》
La verità mi colpì come un pugno e mi tolse il respiro.
《Non-》
《Ha una logica ferrea sul perdono. Eppure è riuscita a perdonarti nonostante non lo faccia con sé stessa. Questo dovrebbe dirla lunga su quanto ti ami.》
Ero l'artefice dei suoi mille complessi, lo sapevo e il pensiero non mi abbandonava mai.
《Se almeno una volta le avessi detto che era perfetta così com'era, che non era colpa sua se non l'amavi... Non avrebbe fatto tutte quelle cazzate né qui né in Europa, non si sarebbe sentita sbagliata, fuori posto e in dovere di scappare. Amarti, anni fa, non l'ha mai resa felice.》
"Sbagliata, fuori posto e in dovere di scappare."
"Amarti, anni fa, non l'ha mai resa felice."
Vivienne non ne parlava mai, si incupiva e glissava il discorso.
Avevo la nausea e non ero più sicuro di voler conoscere la verità.
《Cosa... Cos' ha fatto?》
《È mia sorella, non la tradirò mai!》 Sbottò.
《Nate!》
《Viv è piena di segreti e forse non ne conosco neppure un quarto. Mi piacerebbe che ti sentissi una merda ma farei un torto a lei.》
Sospirai, passandomi le mani tra i capelli. La pressione al petto mi soffocava.
《E... Harry? Non trovi ironico che adesso sia lei ad avere il potere di distruggerti?》
Mi sedetti sulle assi mentre si allontanava sulla sua auto.
Ero svuotato. Viv nascondeva tanto. Era sconcertante la facilità con cui ci riusciva, qualcun altro sarebbe esploso; un'altra donna mi avrebbe sputato addosso tutta la rabbia alla prima lite.
Me ne stavo lì, con i gomiti sulle gambe, in pieno affanno e il senso di colpa che mi uccideva.
Non ero migliore del mostro che l'aveva seviziata.
《Un penny per ogni tuo pensiero.》
Con le braccia mi avvolse il busto e posò un bacio sul collo. Sospirai di sollievo e la tensione si allentò. Non mi avrebbe lasciato.
《Amore?》 Continuò, sfregando il naso contro la mia pelle. Si sedette alle mie spalle. I piedini con le unghia colorate di nero spuntarono ai lati del mio corpo e mi strapparono un sorriso. Una delle mani si mosse sul petto fino a raggiungere il cuore.
《Hai il battito accelerato. Stai bene? Mi sto preoccupando.》
《Io...》
Come fai ad amarmi nonostante tutto?
Chiusi gli occhi e inspirai profondamente. Riflettei sulla mia vita prima di lei.
《Ho compreso che il modo in cui ti pensavo era cambiato una mattina. È un ricordo nitido, non so perché. Sasha stava preparando la colazione, indossava una sottoveste grigia. E di colpo mi sei apparsa davanti agli occhi, ti ho immaginato a muoverti in quella stanza. I capelli rossi dappertutto e la frangia che lasci crescere finché non ti copre gli occhi, una maglietta con la stampa dei Rolling Stones e delle mutandine strane; e l'odore della tua pelle: caffè e mela verde.
È stato bello e ho immaginato la vita che avremmo potuto avere fino ad essere vecchi e circondati da nipoti 》
《Perché... Perché me lo hai raccontato?》 La voce le tremava così come le dita.
《Perche non c'è niente, niente, che tu possa dire che mi spinga ad amarti meno. Per favore, fidati di me.》
Le sfuggì un singhiozzo e vibrò nel petto . Pianse contro la mia schiena.

Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora