Ho disegnato un cuore spezzato
Sul vetro della finestra
Aspettavo una tua risposta
Qui sotto la pioggia battenteUn solo respiro contro il vetro
Lasciami qualsiasi tipo di segno
So che la ferita non passerà, yeah
Dimmi solo che non è il capolineaNon ho mai pensato di spezzarti il cuore
Non lascerò che questo aereo cada
Non ho mai pensato di farti piangere
Farò ciò che ci vuole per farlo volareOh, devi resistere
Resisti per ciò che provi
Quel sentimento è la cosa migliore
La cosa migliore, va bene
Punterò su di noi
So che questo amore sta andando nella stessa direzione
Che è verso l'altoHo disegnato un punto di domanda
Ma sai cosa voglio
Voglio girare la carta, yeah
Proprio dov'eraQuindi costruiamo un ponte, yeah
Dal tuo lato al mio
Sarò il primo ad attraversarlo
Dimmi solo che non è il capolineaNon ho mai pensato di spezzarti il cuore
Non lascerò che questo aereo cada
Non ho mai pensato di farti piangere
Farò ciò che ci vuole per farlo volareOh, devi resistere
Resistere per ciò che provi
Quel sentimento è la cosa migliore
La cosa migliore, va bene
Punterò su di noi
So che questo amore sta andando nella stessa direzione
Che è verso l'altoRagazza, so che possiamo risalire dove eravamo
Sentendo qui con il mio cuore, metti il mio cuore nella tua testa
Bè, spero e prego che capirai
Se facessi tutto ciò che devi dire è
Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah
Sto aspettando un sì
Yeah Yeah Yeah Yeah YeahNon ho mai pensato di spezzarti il cuore
Non lascerò che questo aereo cada
Non ho mai pensato di farti piangere
Fai ciò che ci vuole per farlo volareOh, devi reisistere
Resisti per ciò che provi
Quel sentimento è la cosa migliore
La cosa migliore, va bene
Punterò su di noi
So che questo amore sta andando nella stessa direzione
Che è verso l'alto
Up- Demi Lovato ft. Olly Murs
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Presi un respiro profondo mentre scendevo dall'auto e Harry mi imitava. Eravamo di fronte casa mia, a Blacksburg e continuavo ad agitarmi come un'anguilla. Harry mi strinse la mano con forza per darmi coraggio ma i miei piedi rimasero piantati per terra.
Per qualche strana ragione Karen e papà ci avevano chiesto di tornare perché dovevano comunicarci qualcosa e la mia mente malata non smetteva di immaginare scenari tragici.
《Ehi》, mormorò, mezzo infreddolito, sistemandomi il beanie sul capo.
《E se uno di loro due sta male?》 Sbottai. Nonostante il freddo sudavo dalla paura. Le mani scivolarono sulle guance e mi costrinse ad accostare la faccia alla sua.
《Non è così!》
《Non puoi dirlo!》 Obiettai. 《E se papà ha qualcosa di grave? Se la locanda se la passa male? O forse Gabe-》
《Smettila di essere così pessimista!》 Esclamò, agitato.
《Impazzirò, Harry. Vorrò mollare tutto, fuggire e tu non avrai la possibilità di scegliere di restare.》 In un altro momento mi sarei resa conto di quanto fosse egoista il mio discorso ma ero così impaurita da cosa avrei scoperto in quella casa che mi rifiutavo di pensare lucidamente.
《Ti costringero a rimanere》, promise.
《Harry...》
《Alla fine di questa giornata rideremo, sarà una stupidaggine.》
《Lo giuri?》
《Sì.》 Sfregò il naso arrossato contro il mio e ne baciò la punta. 《Sei un ghiacciolo. Potresti mettere strati di vestiti e continueresti a essere gelata.》
Infatti era così. Indossavo una canotta intima, una maglietta a maniche lunghe, un maglione, calze pesanti e jeans; per concludere il Parka, una sciarpa gigantesca e il cappellino di lana. A Harry piaceva prendermi in giro per come ero imbacuccata.
Percorremmo il viottolo ricoperto di neve, mi era mancata dato che in Florida non nevicava neanche per scherzo, e infine aprii la porta d'ingresso, cercando di captare ogni rumore strano. C'era il suono della TV accesa, ci stavano aspettando. Di colpo Harry mi diede una pacca sul sedere, facendomi saltare in aria.
《Idiota!》 Borbottai, divertita.
Sogghignò, avvolgendomi la vita con le braccia. 《Rilassati, Rossa.》
Alzai gli occhi al cielo. Che io ricordassi mi aveva sempre chiamato così soprattutto quand'ero bambina - in realtà a Blacksburg mi avevano sempre riconosciuto come "Rossa" - aveva ripreso a farlo e non gli avevo chiesto spiegazioni.
《Non essere razzista, io non ti discrimino perché hai dei comunissimi capelli castani》, frignai. Soffocò un'altra risata sul mio collo per poi morderlo.
《Dopo potremmo andare al cottage》, propose.
《I riscaldamenti funzioneranno?》
《Mmm... Passeranno ore prima che riesca a spogliarti del tutto》, mi canzonò. Gli mollai una gomitata sullo sterno e grugnii.
《Ragazzi! Siamo in salotto》, urlò Karen, mentre ci liberavamo dei giacconi. Li trovammo seduti sul sofà, papà spense il televisore. Lo guardai attentamente per comprendere se ci fosse qualcosa che non andava, ma il suo colorito era normale e come si illuminarono gli occhi appena mi vide, mi fece tirare un sospiro di sollievo. Aprì le braccia e lo raggiunsi a grandi falcate, sedendomi sulle sue gambe.
《Papi》, bofonchiai, affondando il naso sul suo petto. Mi accarezzò i capelli.
《Cos' hai?》 Chiese.
《Pensa che ci sia una catastrofe imminente》, lo informò Harry. Richard sorrise, intenerito dal mio comportamento da psicotica.
《Pulce, va tutto bene》, dichiarò, rigido. Sbuffai, alzandomi. Aspettai che Karen finisse di spupazzare Harry e passò a me. Se le ero sempre piaciuta prima che fossi la ragazza di suo figlio, adesso mi adorava. Nella sua testolina già si immaginava a invecchiare con piccoli Harry tra le scatole. Era un po' inquietante che riponesse tante aspettative su di me.
Sciolse l'abbraccio, baciandomi la guancia.
《Amore, siediti》, consigliò papà, indicando le poltrone accanto al divano. Sospirai e Harry e io facemmo quanto richiesto.
《Che succede?》 Li spronai. Richard si passò le mani tra i capelli che stavano diventando brizzolati, eppure continuava a mantenere il suo fascino. L'ultima volta che era venuto in Florida, le mie compagne di corso erano rimaste a bocca aperta.
《Non sappiamo come dirvelo》, proruppe.
《Stai male?》 Domandai, la nausea mi attanagliava la bocca dello stomaco.
《No!》 Sbottò Karen.
《Allora?》 Disse Harry.
《Ragazzi...》
Fu a quel punto che notai le stranezze. Il corpo di Karen troppo vicino a quello di Richard; le loro mani legate sulla coscia di lui; lo sguardo di papà che cercava supporto in quello di Karen.
Impossibile...
《Oh Dio!》 Esclamai. Ero sotto choc. Tutte le teste scattarono nella mia direzione e gli occhi dei nostri genitori si allargarono appena compresero che sapevo. Harry, invece, se ne stava lì confuso.
《Pulce...》
《Oh mio Dio!》
《Vivienne...》
《Oh mio Dio!》
《Che cavolo avete tutti e tre?》 Sbraitò Harry. Chinai il capo, provando a decifrare come mi sentissi. Ero abbastanza disorientata.
《Se voi non foste d'accordo, capiremmo. In fin dei conti state insieme e non possiamo pretendere-》
《Cazzo!》 Gridò Harry, interrompendo papà e ritraendosi nella sua seduta. Aveva compreso e non smetteva di imprecare sottovoce.
Presi un respiro profondo. 《Da quanto...》
《Poche settimane... noi... La vostra relazione ci ha avvicinati e...》
《Cazzo!》
《Harry, smettila di essere volgare!》 Lo rimproverò sua madre.
《Viv》, sussurrò papà, afferrandomi la mano. Sembrava stesse implorando.
《Quando... quando dicevo che Harry è sangue del mio sangue non intendevo che faceste qualcosa perché diventassimo fratelli》, ansimai.
《Mi serve un secondo!》
Scattai verso la porta sul retro, percependo i passi del mio ragazzo alle spalle. Il freddo invernale mi frustò il viso, rischiarandomi le idee. Harry si mise a camminare avanti e indietro, pensieroso.
《Harry...》 Pigolai. In fin dei conti suo padre era morto mentre Lyssa non mi aveva mai voluto, ero certa che non avessimo gli stessi pensieri.
《Dovrei fargli passare le pene dell'inferno》, borbottò.
《Eh?》
Si fermò per fissarmi dritto negli occhi. 《Dio, Viv! Tuttora non posso baciarti se c'è lui o quel bestione di tuo fratello nei paraggi. Per mesi ci ha triturato le palle con la questione che siamo cresciuti come fratelli, facendoci sentire in colpa e
adesso sta con mia madre.》
Risi. 《Non sei arrabbiato?》
《Cavolo, sì! Ma non perché stanno insieme.》
Mi poggiai sul muro mentre iniziavo a razionalizzare. 《Dio!》 Borbottai. Volevo bene a Karen ma per anni ero stata l'unica donna nella vita di papà e ora ero gelosa marcia. Ero felice che si fosse rifatto una vita ma - cavolo! - ero una Butterfield: la gelosia ce l'avevo nel sangue.
《Cosa?》
《Mio padre e tua madre fanno sesso...》
《Oddio!》 Sbiancó, come se dovesse dare di stomaco. 《Ti prego non dirlo.》
《Siamo fratelli》, aggiunsi.
《Che?》
《Se loro stanno insieme vuol dire che siamo fratelli. Amo il mio fratellastro; faccio sesso col mio fratellastro.》
Scoppiammo a ridere, un po' per tentare di sdrammatizzare.
《Siamo dei perversi》, scherzò.
《D'oggi in poi Karen sarà la mia mamma e Richard il tuo papà.》
《Non ci credo...》
《Neanche io, Santo Cielo! Siamo fratelli, Harry.》
《Vomito se lo ripeti.》
Mi sfuggì un risolino. 《Ti trovo sexy, fratellino...》
《Viv!》
《Vuoi fare cosaccie con la tua sorellina?》
Fece una smorfia. 《Sei la mia ragazza, non mia sorella!》
《Fratello》, cantilenai.
《Ti uccido》, decise. Mi afferrò le braccia e la bocca trovò la mia con veemenza. Gemetti e mi strinsi a lui.
《Non sono tuo fratello! Non costringermi a dimostrartelo...》
No, non mi fa schifo baciare il mio fratellastro...
《Credo... credo che abbiano passato gli ultimi anni a rincorrersi, un po' come abbiamo fatto noi. Se stanno insieme non significa che si sia dimenticata di tuo papà, lo sai?》
《Non ho mai pensato che potesse amare qualcun altro.》
Lo abbracciai, infilando le dita tra i suoi capelli. 《Ci amano talmente tanto che vogliono la nostra benedizione, Harry. Se dicessimo loro che devono chiuderla, lo farebbero. E se vuoi che sia così, starò dalla tua parte, sempre e comunque fino alla morte, ma... Li hai visti? Si tenevano la mano come due ragazzini innamorati. Per favore, papà non ha mai avuto fortuna con le donne e tua mamma è perfetta.》
Sospirò contro la mia pelle, forse rifletteva e nella sua testa si stava svolgendo una bufera. Si stava comportando più che bene. Al posto suo avrei dato di matto.
《Lo conosci, la tratterebbe come una regina. Noi Butterfield quando amiamo siamo eccessivi ma anche sinceri. Potremmo comportarci come ha fatto Richard quando ha scoperto di noi e forse qualcuno capirebbe perché in fin dei conti significa diventare fratellastri, però sono i nostri genitori...》
《Ti amo, ti amo tanto Viv.》
《Anche se sono la tua sorellastra?》
Mi pizzicò il sedere e imprecai dal dolore.
《Che ne dici?》 Lo spronai.
《Papà vorrebbe che fosse Richard a prendersi cura di lei》, sussurrò. La voce gli tremava ed ero certa che avesse gli occhi umidi.
《Tuo padre era un grande, Harry. Mi faceva sempre giocare all' aeroplano e ti raccomandava di trattarmi bene perché era certo che saremmo finiti insieme.》
《Te lo ricordi?》
《Cacchio, sì! Era l'unico che fosse d'accordo con me.》
Singhiozzò e mi issò, costringendomi ad aggrapparmi anche con le gambe. Mi poggiò al muro accanto alla porta e mise la testa sul mio petto. Pianse e lo stritolai, incurante che lo stessi soffocando. Non vidi le sue lacrime ma sentii le mie solcarmi le guance.
《Mi manca》, ansimò.
《Lo so, amore》, bisbigliai, accarezzandogli la testa.
《Se ci fosse stato, avrei evitato di fare cazzate!》
《Ti avrebbe pestato solo per aver pensato di sposarti giovane》, ridacchiai, tirando su col naso, 《e avrebbe dato un pugno anche a Richard quell'estate.》
Alzò il capo e gli asciugai il viso e lui lo fece col mio. 《Avrebbe fatto fuori Sasha per piazzare te sull'altare, anche se avevi solo diciott'anni e io bè, ero un coglione.》
Sorrisi. 《Alla fine aveva ragione, no?》
《Da vendere》, confermò. Gli strinsi la mano e ne baciai il palmo.
《Entriamo》, suggerì, 《hai le labbra blu.》
《Parlo io?》 Proposi, mentre mettevo i piedi per terra. Annuì.
《Vuoi che li terrorizzi un po'?》
《Tanto. Fagli credere una cosa ed escitene con un'altra!》
《Sadico...》
Fece spallucce. 《Considerando che voglio uccidere tuo padre perché dorme con mia madre...》
Ti capisco!
《Credi che vivranno insieme?》 Domandai, sperando che non si infastidisse.
《Subito?》 Borbottò.
《Sì conoscono da sempre. Perché dovrebbero aspettare?》
Mi si strinse il cuore appena notai Karen tra le braccia di papà mentre la confortava, mormorandole qualcosa all'orecchio. Poi le stampò un bacio casto sulle labbra. Per quanto tempo si erano amati senza ammetterlo a sé stessi?
Sì, si sono rincorsi...
《Sono teneri》, constatai, un po' scossa. Era la prima volta che vedevo Richard con una donna.
《Si sono appena baciati?》 Pigolò.
《Sì.》
《Sto per vomitare.》
Repressi una risata. 《Sei un tale mammone...》
《Da che pulpito, cocca di papà...》
Sospirai. 《Ti sei reso conto che ho sempre ragione ma nessuno mi dà mai retta?》
Sbuffò come un bambino capriccioso e gli diedi una piccola spallata.
Non si accorsero neanche della nostra presenza per quanto erano persi l'uno nell'altro.
《Da ragazzina ho passato due anni della mia vita a cercare di accoppiarvi! Sono impazzita e ne ho provate di ogni!》 Esordii, fingendomi arrabbiata. Li spaventai tanto che si allontanarono come molle. Incespicarono qualcosa mentre le guance di Karen si arrossavano e Richard sembrava a disagio.
《Invece, ora che noi due stiamo insieme vi è venuta la brillante idea di avere una relazione.》
《Vi-》
《Lasciami parlare, papà》, imposi, sedendomi sul tavolinetto di fronte a loro.
《Siete due stupidi》, continuai, ammorbidendo la mia espressione. 《Harry e io siamo cresciuti, non dovete chiederci il permesso e tantomeno vivere in funzione della nostra opinione.》
《Harry, davvero?》 Mormorò sua madre. Assentì, contento che fosse felice.
《Ho solo una piccola obiezione》, continuai. 《Potete vivere insieme, sposarvi ma non azzardate a fare un Butterfield-Styles. Perché va bene che non ci importa di essere fratellastri ma non vogliamo un fratello in comune!》
《Vivienne!》 Strillarono entrambi.
《Butterfield-Styles? Che diamine?》 Gridò Harry, nel panico più totale. 《Giuro su Dio, Richard, che se ti azzardi ti taglio la testa per darla in pasto a Boris. È mia madre!》
Risi, in parte seria e in parte divertita.《Senza offesa papà ma hai la tendenza a mettere incinta qualsiasi donna con cui stai e tu, Karen, sappiamo che tutte e due che il tuo orologio biologico è ancora attivo. E, anche se non fosse così papà ci riuscirebbe ugualmente.》
《Noi non... Siamo troppo adulti per-》
Avevano cinquantadue e cinquantuno anni, meno di un mese prima avevo sentito di una tizia che aveva partorito a settant'anni.
《La piccola di papà sono solo io!》 Affermai. E ne ero davvero convinta, se mai papà avesse avuto un bambino sarei caduta in depressione.
《Ora mammina che ne dici di abbracciare la tua figlia acquisita.》
Le spuntarono i lacrimoni e mi assalì.
《So che ti prenderai cura di lui》, dissi, certa delle mie parole. Dato che Richard e Harry se ne stavano per conto loro, ritenendo strano abbracciarsi o qualcosa di simile, ne approfittai e mi feci stringere da papà.
《Hai una ragazza》, sussurrai, in modo che solo lui mi sentisse. Scoppiò a ridere, baciandomi dappertutto.
《Grazie, Pulce.》
Compresi che la sua paura di deludermi era forte quanto la mia. Mi bastava che fosse felice e tutto il mio mondo girava per il verso giusto.
《Richard!》 Tuonò Harry. Ci irrigidimmo. 《Dobbiamo parlare》
Andò in cucina, aspettandosi che il diretto interessato lo seguisse. Sorrisi per la comicità della situazione.
《Perché?》 Mi chiese Karen.
《Vuole fargli vedere i sorci verdi》, intuii.
Quando è giusto è giusto!
Un'ora dopo era già sera e riemersero dalla loro fitta conversazione. Sbadigliai, stanca e dopo i saluti ci ritrovammo in macchina.
《Che gli hai detto?》
《Abbiamo fatto un patto.》
《Cioè?》
《Se vuole che non allunghi le mani su di te quando è nelle vicinanze, deve fare la stessa cosa se si tratta di mia madre.》
Mi spiaccicai una mano sul viso. 《Due gorilla sarebbero meno idioti!》
《Quasi, quasi, torno dentro per dirgli come ti farò passare la notte...》
Risi. 《Azzardati e ti faccio dormire sul divano!》
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Vabbè sto iniziando ad accoppiare qualsiasi cosa o persona. Spero di non essere stata scontata.
Richard e Karen! Tadà.. Ho lasciato qualche indizio su come sarebbero finiti. Chi pensava che lo avrei fatti mettere insieme?
Credo che la reazione di Harry e Viv sia giustificata.
Voi, ipoteticamente, come avreste reagito?
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Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|
FanfictionChi si appartiene si trova sempre. Harry e Viv hanno passato la vita a rincorrersi, hanno combattuto e hanno vinto. Viv ha rilegato i suoi demoni, anche se crederà sempre che qualcosa andrà storto, e Harry l'ha aspettata. Tra litigi, lacrime, risate...