Spero che quando spiccherai quel salto
Tu non senta la caduta
Spero che quando l'acqua salirà
Tu costruisca un muro
Spero che quando la folla griderà
Loro stiano gridando il tuo nome
Spero che se tutti correranno
Tu scegliereai di fermartiSpero che tu ti innamori
E che ti faccia così tanto male
L'unico modo in cui puoi capire
Che hai dato via tutto quello che avevi
E spero che tu non soffra
Ma che che ti rimanga in mente il dolore
Spero che quando il momento verrà
Tu diraiIo...
Ho fatto tutto
Io...
Ho fatto tutto
Ho posseduto ogni singolo secondo che il mondo potesse donarmi
Ho visto così tanti luoghi, le cose che ho fatto
Sì, pcon tutte le ossa rotte
Giuro che ho vissutoSpero che tu trascorra i tuoi giorni
E che tutti siano positivi
E quando il sole scenderà
Spero che alzerai il calice
Oh
Vorrei essere il testimone
Di tutta la tua gioia
E di tutto il tuo dolore
Ma finché non verrà il mio momento
Io diròIo...
Ho fatto tutto
Io...
Ho fatto tutto
Ho posseduto ogni singolo secondo che il mondo potesse donarmi
Ho visto così tanti luoghi, le cose che ho fatto
Sì, con tutte le ossa rotte
Giuro che ho vissutoOh...
Con tutte le ossa rotte
Giuro che ho vissuto
Con tutte le ossa rotte
Giuro che ho vissutoIo...
Ho fatto tutto
Io...
Ho fatto tutto
Ho posseduto ogni singolo secondo che il mondo potesse donarmi
Ho visto così tanti luoghi, le cose che ho fatto
Sì, con tutte le ossa rotte
Giuro che ho vissutoOh...
Giuro che ho vissuto
I lived- One Republic
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《Sei una rompiballe》, disse Harry. Discutevamo da più di un'ora su Skype e a quanto sembrava voleva pungolarmi. Si sistemò meglio contro la testiera del letto, scompigliandosi i capelli. Lo fulminai.
《No, invece!》
《È così, ammettilo.》
《Quella moussaka faceva schifo!》 Ribadii, concitata.
《Non lo metto in dubbio, ma quando si tratta di cibo europeo sei schizzinosa e rompiscatole!》
《Sono semplicemente obiettiva. In Grecia la moussaka è straordinaria. Se qui vado in un ristorante greco mi aspetto che sia altrettanto buona!》
《Ricordi quando abbiamo mangiato la paella? Hai storto il naso come la principessina sul pisello perché non era come quella in Spagna.》
《Coincidenza》, brontolai. Strabuzzò gli occhi come fossi matta e si batté una mano sul viso, esasperato.
《E che mi dici della zuppa di pane che Gabe ha preparato durante le vacanze natalizie?》
Sbuffai, in parte divertita. 《Era buona ma quella che ho mangiato in Germania non aveva pari.》
《Visto?》
《Esageri! Parli come se mi comportassi da maleducata che rifiuta il piatto quando le viene servito.》
《E che mi dell' anguria?》
Gonfiai le guance e assottigliai lo sguardo. 《Quella non era un'anguria. Così offendi quelle vere. In Italia ci sono le angurie: grandi come bambini di un anno, rosse, dolci e succose.》
《Ci risiamo! Ti riferisci al cibo con doppi sensi davvero discutibili.》
Risi, rendendomi conto di ciò che avevo detto. 《Harry, sono seria!》
《"Grandi come bambini di un anno, rosse, dolci e succose". Anch'io sono serio!》 Ghignò. Scossi il capo, certa che qualche volgarità gli passasse per la testa.
《Bé, non cambia le cose. Il cibo in Italia è... Tortellini, gelato, pizza, pane, la carbonara... Oddio, sto per avere un coccolone》, piagnucolai, mentre lo stomaco brontolava.
《Ti stai eccitando, Viv?》 Domandò, il sorriso gli andava da un orecchio all'altro.
《Il caffè espresso...》 Ormai ero in pieno delirio.
《Viv?》
《E i dolci...》
《Viv, svegliati!》
《Lasciami sognare, ti supplico.》
《Potremmo andarci.》
Trattenni il respiro e lo fissai. 《Dove?》 Domandai, cauta. Scrollò le spalle, inumidendosi le labbra e mi studiò con attenzione.
《In Italia》, dichiarò, come se fosse ovvio. Mi pietrificai.
《Come se fosse facile》, borbottai.
《E non lo è?》
《I soldi? L'università e il tuo lavoro dove li mettiamo?》
《Non ho detto di andarci domani e abbandonare tutto》, chiarì, 《ma un giorno. In estate sarebbe l'ideale. E potremmo arraggiarci.》
Continuavamo a fare progetti su progetti certi che saremmo durati per sempre. Dovevo decidere se fossimo troppo innamorati o semplicemente stupidi. Avrei voluto tenere i piedi per terra, non perché convinta che presto o tardi avremmo chiuso, dopotutto il realismo era una mia caratteristica; se mai fosse davvero finita sarebbe stato davvero deleterio oltre che imbarazzante dato che la sua e la mia famiglia erano un tutt'uno.
Solo che bastava che mi sorridesse come fossi uno spettacolo della natura, per mandare al diavolo il buon senso.
《Intendi: sacchi a pelo, tende e se mai dormiremo in un ostello non ti lamenterai per via delle tue conoscenze alberghiere?》
Annuì. In attimo dopo gettai uno strillo acuto e cominciai a saltare sul materasso come una matta. Probabilmente sembravo una scimmia, non sapevo dove diamine fosse il computer e sotto le mie urla percepivo la voce di Harry richiamarmi, ma - che cavolo! - già pensavo al cibo italiano.
《Okay, okay, ci sono》, dissi, afferrando con poca grazia il PC. Scoppiò a ridere, vedendomi con i capelli scompigliati e il fiatone.
《Stai bene?》
《E me lo chiedi? Harry... Se non ti amassi, mi innamorerei in questo momento. Oddio potrebbe venirmi un altro coccolone. Non scherzi, vero?》
《No, piccola.》
Harry sapeva che la mia più grande passione era viaggiare, scoprire nuovi posti e culture e - nonostante avesse potuto vivere tranquillamente senza andare da nessuna parte - voleva che fossi felice.
Si incontravano decine di persone più o meno importanti e bastava il sorriso del tuo qualcuno per spingerti verso nuovi orizzonti.
《Oh, Gesù!》 Scalciai, euforica. 《Dobbiamo fare un itinerario e potremmo visitare Venezia; Verona e palperò il seno di Giulietta, dicono porti fortuna. E giuro che farò la romanticona e a Roma affitteremo una vespa.》
Sorrise della mia esuberanza. 《Il peggio che possa capitare è che ti arrestino per molestie su una statua...》
《E vuoi sapere la parte migliore?》 Domandai, ignorandolo.
《Lo lascio dire a te.》
《Mangeremo!》 Gridai. 《Diventeremo due palle da bowling con braccia e gambe ma non ci importerà perché avremo lo stomaco sempre pieno!》
《Grassi ma felici, ben detto!》 Mi canzonò.
《Oh forse è meglio non programmare niente, ogni volta che si fa qualcosa va storto e-》
《Stai sbroccando, eh? 》
《Stai zitto! Sono così felice che potrei sposarti da un momento all'altro》, scherzai.
《Allora sposami》, disse. Lo fissai, un po' divertita, certa che mi prendesse in giro. Sogghignai, agitando l'anulare. 《Ho il dito vuoto e non sposo il primo venuto.》
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Una ragazza davvero carina ManiLogore (spero non ti offendi se ho fatto il tuo "nome") mi ha detto che avrei potuto iscrivere Fil rouge ai Wattys2015, siccome sono una cagasotto quando si tratta delle mie storie e mi fa venire una certa ansia, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Siate brutali, voglio il massimo della sincerità, non mi offendo per niente. In tal caso cosa si dovrebbe fare? Non me ne intendo molto.
Ovviamente scrivetemi anche in privato.
Okay, mi dileguo.
Adios.
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Raccolta One-Shot |Fil rouge #1.5|
FanfictionChi si appartiene si trova sempre. Harry e Viv hanno passato la vita a rincorrersi, hanno combattuto e hanno vinto. Viv ha rilegato i suoi demoni, anche se crederà sempre che qualcosa andrà storto, e Harry l'ha aspettata. Tra litigi, lacrime, risate...