IN CORSO...
-Una volta finita la storia inizierò a correggere eventuali errori-
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"Vaffanculo... e lasciami guardare"
...
"Confinatela nella stanza delle torture," ordina Jungkook con un ghigno malizioso che gli solca il volto, "ma non osate sfior...
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"Posso avere un asciugamano per coprirmi?" Tu gemi di fastidio.
Jihun non dice nulla, ma afferra uno degli asciugamani ruvidi e piuttosto grossolani dallo sgabello e te lo lancia in faccia.
"Non ne hai un altro? Questo ha un odore molto sgradevole" dici, accigliando le sopracciglia al cattivo odore che ne è venuto come se fosse stato riutilizzato negli ultimi due anni perché forse era stato effettivamente riutilizzato: non si sa mai.
"Posso coprirti se vuoi, tesoro" jungkook ti guarda con uno sguardo seducente. Il lato sinistro della sua bocca si solleva, creando un sorriso sulla sua faccia civettuola mentre la fossetta sulla sua guancia si aggiunge alla sua espressione afosa.
Cosa è successo al ragazzo timido e agitato di un po' di tempo fa?
"No grazie, un asciugamano lo farà" dici, avvolgendo delicatamente il panno stracciato intorno al tuo petto.
Lasciando un pesante sospiro di esasperazione, tiri le ginocchia vicino al petto mentre le tue mani viaggiano verso le scapole per sganciare il reggiseno a rete che non avresti mai pensato di dover aprire davanti a estranei a caso.
Raddrizzi la schiena per rendere più facile raggiungere la clip d'argento, ma le tue mani risultano troppo... corte.
Schiarendoti la gola, guardi i due uomini accanto che non ti stavano prestando attenzione. Jungkook stava guardando fuori dalla finestra mentre Jihun stava scansionando attentamente il disegno.
Cogli l'occasione per tentare ancora una volta di sganciare il reggiseno, ma le tue mani non potevano andare oltre la scapola.
Come ho fatto stamattina?
Pensi, mordendoti il labbro inferiore nel tentativo di ricordare il metodo e poi finalmente ti rendi conto che c'era uno specchio. Questo è tutto, avevi bisogno di uno specchio, ma da dove? Come l'avi chiesto?
"Ehi" borbotti, strofinando entrambi i palmi insieme.
"Hm?" Jihun attira la sua attenzione dal design nelle sue mani verso di te.
"Posso avere uno specchio?" Chiedi con esitazione.
"Non riesci nemmeno ad aprire il reggiseno? Non hai nessuna donna in casa tua? Non ti ha insegnato tua madre?" Ti guardò dandoti uno sguardo molto stanco.
Era un po' bollente il tuo sangue, il modo in cui questi uomini ti stavano trattando come una ragazza normale. Se sapessero chi sei in realtà, non oserebbero nemmeno alzare la testa davanti a te.
Accetti il fatto che eri piuttosto viziata, stupida e non sapevi come funzionava il mondo esterno, ma mamma? Sembrava un insulto sapendo che non ne avevi mai avuto una.
"Non ho una mamma" rispondi, appoggiando il mento sulle ginocchia e non volendo guadagnare alcuna simpatia o pietà per la tua sfortuna.
