IN CORSO...
-Una volta finita la storia inizierò a correggere eventuali errori-
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"Vaffanculo... e lasciami guardare"
...
"Confinatela nella stanza delle torture," ordina Jungkook con un ghigno malizioso che gli solca il volto, "ma non osate sfior...
L'uso di armi da fuoco e un linguaggio forte sono stati menzionati in questo capitolo. Senza che disturbo la vostra lettura, cari lettori, Buona lettura🌟🌟
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Mentre guardo in avanti e corro alla cieca con Jungkook al mio fianco, tenendomi la mano; Mi rendo conto che la mia coda di cavallo si stava sollevando dietro di me, come se mi solleticasse il collo, rendendomi difficile non ridacchiare.
"È sbagliato che io rida in un momento come questo?" chiedo, non sentendo altro che i miei piedi che schiaffeggiano il pavimento di cemento, facendomi sfrecciare oltre le varie figure che si confondono nella mia velocità.
Jungkook sorride e scuote la testa, "Mi piacciono le persone che ridono al momento sbagliato"
"Sei così strano"
"Anche tu per essere fuggita con il tuo rapitore."
Sentendo il vento sferzarmi il viso, alla fine decido di sfogarmi.
"Fanculo la vita" riuscendo a dirlo tra le mie risate pazze, mi pulisco il collo da tutte le ciocche di capelli che cercarono continuamente di solleticarlo di più.
"Sai, una volta superato quel grande albero di fronte, potremmo dover sederci per un po'," borbotta Jungkook, con il petto che si alza e si abbassa ad ogni movimento della parte inferiore del corpo.
"Eh? Perché? Potremmo essere scoperti se lo facciamo"
"Ecco esattamente per questo"
Non capendo quale fosse il punto di Jungkook, gli rivolgo un'espressione confusa e continuo invece a concentrarmi sul mio respiro. Potevo già sentire i miei polmoni contrarsi e fare tutto il possibile per placare il mio bisogno di ossigeno.
"Sai come usare una pistola?"
La strana domanda del corvino mi fa stringere le labbra in una linea sottile: "perché?"
"Stasera sarà la notte più bella della tua vita, tesoro," risponde prima di aumentare la velocità, mentre le sue dita scivolano via dalle mie allo stesso tempo.
"Cosa te lo fa pensare?" Chiedo e accelero il passo finché i passi diventano salti, i piedi volano su sassi e foglie.
Jungkook si volta per farmi l'occhiolino ma continua a non rispondere adeguatamente, "lo saprai quando sarà il momento"
Qualcuno deve insegnare a questo ragazzo come rispondere alle cose direttamente senza parlare in linguaggio in codice.
Ignorando ciò che ha appena detto, alzo le gambe per guadagnare slancio ad ogni spinta. Non so perché, ma ho avuto l'improvviso bisogno di superarlo, anche se non era una gara tra noi.
