Switch

64 4 2
                                    

~~~

"Ma-"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Ma-"

Prima che io abbia la possibilità di dire altro, il ragazzo dai capelli color ebano esce di corsa dalla stanza, con un'espressione facciale cadaverica, non solo afflosciato ma privo della sua consueta vivacità, come se avesse lasciato il suo spirito rannicchiato sotto il piumone. Le sue palpebre sembrano cadenti e la sua testa penzola leggermente mentre lascia me e il portachiavi dell'orsacchiotto da soli.

"Che strano..." mormoro, giocherellando con il giocattolino che ho in mano.

Sono sicuro di avere avuto questo identico orsacchiotto da bambina, è così chiaro nella mia memoria. Jungkook e i suoi amici mi stanno regalando frammenti del mio passato ma non riesco ancora a metterli insieme.

E riguardo a Jung Hoseok... sembrava che qualcosa non andasse in lui, probabilmente stava cercando di nascondermi qualcosa.

Voglio sapere cosa potrebbe essere ma allo stesso tempo non voglio forzarlo o metterlo a disagio.

Quando conoscerò la verità?

Adesso solo una persona può rispondere a tutte le mie domande, Kang Jinwoo.

Appoggiandomi allo schienale del divano, alzo lo sguardo al soffitto con meraviglia e inaspettatamente intravedo le iridi senza vita di mia madre quando è stata pugnalata, quegli occhi marrone scuro spalancati che erano prosciugati di tutta l'energia.

Come in un film dell'orrore, il suo viso risuona ancora e ancora nella mia mente, come se in qualche modo il mio cervello non fosse disposto a lasciare andare le immagini e nel tentativo di analizzarle me le fa rivedere tutto da capo.

Guardo fuori dalla finestra le nuvole grigie che corrono veloci e desidero essere in mezzo a loro, in volo e spensierata. So che più cerco di sopprimere i miei ricordi, più torneranno a suonare, ma non posso farci niente. Tra pochi istanti, tornerò nel vicolo del signor Kang con la fredda oscurità che mi opprime e non conoscerò mai la vera me, quindi devo abituarmi.

Stringendo più forte il peluche, emetto un sospiro esausto e mi alzo per andare in bagno, "fanculo" borbotto e allungo la mano per prendere un po' di vaselina insieme agli assorbenti al gusto di limone'.

"Cazzo, cazzo, cazzo, no, merda!" Una scia di imprecazioni lascia la mia bocca mentre applico la punta di un dito piena di antisettico sul mio tatuaggio.

Il dolore era intenso, debilitante e diciamo la peggiore sensazione di bruciore che avessi mai provato, peggiore dell'ustione vera e propria anche se non mi ero mai bruciata fino ad ora.

A questo punto riuscivo a malapena a vedere la mia costola perché i miei occhi si erano offuscati per le lacrime, ma dovevo farla finita se non volevo prendere qualche tipo di infezione.

Prendendo a calci il vestito che aveva già raggiunto il livello delle mie caviglie, guardo il mio corpo quasi completamente nudo e stringo i denti per il solo dolore puro.

HIS HOSTAGE || JJK || ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora