IN CORSO...
-Una volta finita la storia inizierò a correggere eventuali errori-
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"Vaffanculo... e lasciami guardare"
...
"Confinatela nella stanza delle torture," ordina Jungkook con un ghigno malizioso che gli solca il volto, "ma non osate sfior...
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Le scale davanti erano attorcigliate in una spirale perfetta, come il giocattolo di un bambino tirato da ogni estremità. Ogni scala era probabilmente una noce profonda. Il bordo interno era dipinto di crema antica, senza sporco e senza squamazione o ammaccature.
Eravamo finalmente qui, all'interno della villa del "leader della banda" che mi ha rapito.
"Mi fa male la schiena" lamentele di jungkook, mettendomi in piedi dove incontro il pavimento di marmo bianco di lusso, le pareti erano i verdi dei giardini estivi che incontravano un audace battiscopa bianco.
La villa sembrava davvero grandiosa; pannelli di legno lungo i corridoi, lampadari ornati e dipinti ad olio di vecchi uomini barbuti in tuniche e gorgiera, ma era ancora strano dal fatto che non c'erano guardie in piedi fuori o forse era solo a causa della pioggia in cui tutti sono entrati.
Ho lasciato che la mia mano cadesse immediatamente sulla guida di ferro nera, ruvida nel suo fascino rustico e ci metto metà del mio peso poiché stare in piedi dritta da sola è stato piuttosto difficile per me in questo momento. Non c'era alcun scricchiolio o segno di marciume, erano solidi come il giorno in cui sono stati fatti.
"Allora, quale stanza prenderai? Puoi prendere la mia se vuoi y/n, dormirò nella stanza degli ospiti" jimin offre con un sorriso luminoso sul viso.
Che signore.
"Non è la tua ospite o altro hyung, rimarrà al piano di sotto" risponde il ragazzo dai capelli ebano, guardandosi intorno come se cercasse qualcuno.
"Al piano di sotto? Assolutamente no" yoongi inarca una fronte con le dita che corrono getta i suoi capelli totalmente bagnati.
Mi va bene stare ovunque, la mia unica preoccupazione in questo momento sono i miei vestiti, sono tutti appiccicosi a causa della pioggia e voglio davvero fare anche una doccia.
"Posso avere un paio di vestiti con cui cambiarmi?" Chiedo, guardando gli uomini con occhi di speranza.
"Puoi prendere i miei, sono confortab-" jimin stava appena completando la sua frase quando jungkook lo taglia bruscamente.
"Non c'è bisogno di questo. Hyung puzzi di carne marcia, per favore vai a curare la tua ferita"
"Sì, buon punto. Dove sono le cameriere?" I più grandi si interrogano, aggrappandosi a suo fratello ferito mentre il sangue scarlatto trasuda dalla giacca bagnata di jimin in gocce spesse, schizzando sul pavimento. Preme comodamente contro la sua ferita aperta per fermare l'ondata di libero flusso.
Distolgo lo sguardo dal suo braccio non appena comincio ad avere di nuovo la sensazione di vomitare. Non sopoporto la vista del sangue, mi fa sempre sentire nauseata, ma anche se sto distogliendo lo sguardo, l'odore è altrettanto cattivo.
"Stai bene?" Chiede Jungkook, notandomi spostare il mio peso da una gamba all'altra in irrequietezza e proprio quando stavo per dire che ho bisogno di un po' di riposo, un urlo viene dal piano di sopra, facendomi un po' spaventare all'improvviso.
