IN CORSO...
-Una volta finita la storia inizierò a correggere eventuali errori-
___
"Vaffanculo... e lasciami guardare"
...
"Confinatela nella stanza delle torture," ordina Jungkook con un ghigno malizioso che gli solca il volto, "ma non osate sfior...
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Detto questo, taehyung esce dalla stanza senza permettere a nessun altro di pronunciare un'altra parola.
Io e jimin ci spostiamo immediatamente da parte per lasciarlo passare, ma lui mi spinge ancora forte la spalla e mi dà uno sguardo come se mi incolpasse per qualsiasi cosa stessa succedendo all'interno di questa casa.
"Che cazzo c'è di sbagliato in lui" Resto in silenzio e faccio qualche passo indietro.
Ad essere onesti, non posso negare il fatto che mi spaventa.
"Ha problemi di rabbia" jimin mi sussurra dolcemente all'orecchio.
Guardando verso la sua direzione, gli fa un piccolo sorriso di sicurezza e annuisco con la testa prima di affrontare ancora una volta jungkook.
Sì, deve essere così. Perché dovrebbe odiarmi senza alcun motivo, giusto?
Il ragazzo dai capelli corvini si abbassa sul letto e seppellisce il viso tra i palmi delle mani, facendo uscire respiri lunghi e superficiali nel tentativo di calmarsi.
Tutti e tre restiamo in silenzio sotto pressione per un paio di minuti fino a quando jimin non decide di interromperlo.
"Kook, dovresti andare se non vuoi che hyung sia arrabbiato", dice.
Jungkook mi guarda e inclina leggermente la testa prima di parlare,
"Ti porterò con me"
Aspetta cosa?
Io e jimin ci guardiamo entrambi con gli occhi spalancati, la mia voce interiore che lo implora di non lasciarmi andare con questo stupido leader della banda e immagino che in qualche modo l'abbia sentito anche lui?
"Non puoi, tutti ti aspettano nella stanza bianca"
Stanza bianca? Non è un posto dove tieni i tuoi ostaggi e cose del genere per torturarli mentalmente fino a quando non impazziscono...
Jungkook si alza e trascina i piedi verso di me senza alcuna esitazione mantenendo un forte contatto visivo con jimin per tutto il tempo.
Dovrei scappare o...?
"Ho detto che la porterò con me" mormora tra i denti stretti, facendomi inghioiare nervosamente.
Anche Jimin arranca in avanti e mi spinge alle sue spalle in modo protettivo.
"Ti sei dimenticato le tue regole mentre facevi la gerarchia?" Lui ridacchia.
Gerarchia? Va bene, il mio cervello non può gestire così tante informazioni ora.
"Non posso lasciarla muovere liberamente, è il mio ostaggio" risponde, sottolineando la parola "mio" di proposito.
