12. occhi celesti

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In quella sera fredda d'inverno, i corpi di Iman e Leon bruciavano di passione

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In quella sera fredda d'inverno, i corpi di Iman e Leon bruciavano di passione. Ella era seduta a cavalcioni sul ragazzo dai capelli biondo platino. Iniziò a muovere i fianchi dolcemente, avanti e indietro, avanti e indietro finchè non sentì Leon ansimare leggermente. Qualcosa stava crescendo dentro di lei, un'incontenibile passione che non poteva essere domata.

Iniziò a passare le mani sul busto scolpito di Leon, il quale rabbrividì dall'eccitazione crescente in lui. Arrivò all'orlo dei pantaloni, giocando con l'elastico. Avvicinò le braccia tra di loro, mettendo in mostra i suoi seni coperti al che il ragazzo si leccò le labbra come se avesse voluto assaporarla.

"Di cosa hai paura, avanti" disse sottovoce, prima di lasciargli una scia di baci lungo la mascella cesellata ed il collo che a contatto con le labbra calde di Iman, rabbrividì ancora una volta. Leon afferrò istintivamente i glutei della ragazza come se volesse fermarla ma non ci riuscì: lo stava mandando in cortocircuito.

"Iman..." ansimò "Non credo che tutto questo sia giusto"

"E perchè mai?" gli domandò perplessa, guardandolo in quelle pozze oceaniche e accarezzargli la chioma, la quale, a contatto con la luce della luna che trapelava dalla finestra, divenì lucente.

"Ho la sensazione che qualcosa di terribile possa accadere" le sussurrò con voce titubante. Cuore e mente avevano intrapreso una guerra intensa che non gli avrebbe dato pace.

"Finchè siamo qui dentro, nulla di tutto ciò potrà accadere" lo rassicurò, abbracciandolo, premendo il proprio petto su quello di Leon.

"Lo so è che-"

Non fece in tempo a finire la frase che un rumore assordante infastidì le orecchie di entrambi. Era scattato l'allarme.

"Oh cazzo, non va bene, non va bene per niente!" ringhiò Leon, spostando Iman dal suo corpo e iniziando a vestirsi della sua uniforme.

"Che sta succedendo?" domandò la ragazza preoccupata in preda al panico.

"Los Illuminados. Ci hanno seguiti" esordì con voce ferma, guardando al di fuori della finestra: i fanatici stavano colpendo ripetutamente il cancello d'acciaio, armati di asce e fiaccole ardenti. Prese un fucile a pompa, uno spray medico e aprì la porta della sua camera per poi trovarsi travolto dal caos più totale. Tutti correvano, urlavano in preda allo sgomento come fosse una Guernica dell'era moderna.

"Stammi vicino e non ti allontanare da me per nessun motivo. Ripeto, nessuno" asserì Leon con fare serio prima di fare cenno a Iman di uscire dalla stanza. Entrambi vennero raggiunti da Claire e Chris, i quali erano pronti a combattere, impugnando armi da fuoco.

"Ragazzi, siete pronti?" domandò retoricamente la bruna con fare spasmodico.

"Io sì, dobbiamo andare nel seminterrato a nascondere Iman"

"Nascondermi? E perchè?" chiese, mossa da una genuina curiosità e preoccupazione.

"Non c'è tempo per le risposte" asserì Chris, guardando Leon dritto negli occhi, il quale prese Iman per un braccio e scese le scale il più velocemente possibile, arrivando proprio al luogo deputato alla protezione della ragazza. Non aveva un aspetto molto pulito e ospitale ma era tutto ciò che era a disposizione.

BLACK STAR - leon kennedyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora