Rallegrati, Osaka, perché sei così famosa da percorrere il mare e la terra, e il tuo nome è conosciuto persino all'Inferno! Tra i ladri incontrai dei tuoi cittadini, tali che a me viene vergogna e tu certo non acquisti onore. Ma se vicino al mattino si fanno sogni veritieri, di qui a poco tempo tu riceverai il castigo che tutte le città, anche quelle piccole, ti augurano. E se anche accadesse già, sarebbe comunque tardi. Potesse allora succedere, dal momento che è inevitabile! Quanto più invecchierò, tanto più questo castigo mi sarà insopportabile. SE invecchierò, ovviamente. Se esco vivo dal mondo dei morti, si intende.
Noi ci allontanammo e Kunikida risalì su quelle rocce che, prima, ci avevano fatti impallidire a scendere, e mi portò con sé; e proseguendo lungo la via solitaria, il piede non poteva avanzare senza l'aiuto delle mani tra gli spuntoni e le schegge della roccia.
Allora provai dolore, e lo provo anche adesso pensando a ciò che vidi, e tengo a freno il mio ingegno più del solito affinché non agisca senza la guida della virtù; così che, se un benigno influsso astrale o la volontà di Fukuzawa mi hanno dato il bene, io stesso non me lo sottragga.
Quante sono le lucciole che il contadino, quando si riposa sulla collina in estate, la sera in cui la mosca lascia il posto alla zanzara, vede giù nella valle dove egli vendemmia e ara; altrettante fiamme risplendevano nell'ottava Bolgia, come io vidi non appena fui là da dove il fondo era visibile. Sul fondo della Bolgia si muove ciascuna fiamma, in modo tale che nessuna mostra l'anima nascosta all'interno, e ogni fiamma cela un peccatore.
Io stavo sopra il ponte, proteso per vedere al punto che, se non mi fossi aggrappato a una sporgenza rocciosa, sarei caduto in basso senza essere urtato.
E Kunikida, che mi vide così attento, disse: «Novellino, devi sapere che dentro quei fuochi ci sono delle anime; ognuna è fasciata dalla fiamma che la avvolge».
Io risposi: «Kunikida, ora che ti ascolto ne sono più certo; ma avevo già intuito che fosse così e volevo chiederti: chi c'è dentro quel fuoco la cui punta è biforcuta?»
Mi rispose: «Là dentro è stato punito Ace. E nella sua fiamma espia l'inganno che ha voluto tendere a Fyodor, anche se alla fine non c'è riuscito ed è morto.».
Io dissi: «Se egli in quelle fiamme può parlare, Kunikida, ti prego con insistenza e ti prego ancora, così che la preghiera valga per mille, che tu non mi neghi di aspettare che quella fiamma a due punte venga qui; vedi che mi piego verso di essa dal desiderio!»
E lui a me: «Che rompicazzo che sei. Pensavo che avessi imparato a non scassarmi le palle. Allora ti dico, va bens; ma dovrai tenere a freno la tua lingua. Lascia parlare me, dal momento che so bene quello che vuoi; infatti Ace è un po' un bastardo, e potrebbe non voler rivolgerti la parola».
Dopo che la fiamma fu giunta nel punto in cui Kunikida parve opportuno il tempo e il luogo, lo sentii parlare in questo modo:
«Oi Ace, dai, non rompermi il cazzo e inizia parlarmi. Che io sono migliore di te e lo sai, e se ho acquisito meriti grandi o piccoli in vita, scrissi gli alti versi, non andartene, per quanto io voglia darti un pugno; ma raccontami come ci si sente a perdere contro un ratto lol».
La punta più alta di quell'antica fiamma cominciò a scuotersi mormorando, come quella colpita dal vento; quindi, volgendo la cima da una parte e dall'altra, come una lingua che parlasse, gettò fuori la voce e disse:
«Vaffanculo. Non è molto carino da parte tua parlare di questa questione in questo modo. Ad ogni modo, dopo aver sfidato Fyodor a quel gioco, e dopo aver perso, sono stato ucciso. A quanto pare, la volontà di Fukuzawa non voleva nemmeno che io lo sfidassi. Non era scritto da nessuna parte, quindi io morii in questo modo. La notte ormai mostrava tutte le costellazioni del polo australe, mentre quello boreale era tanto basso che non emergeva dalla linea dell'orizzonte.>>*
...
*Il dannato qui sarebbe Ulisse, e nel resto del canto descrive il modo in cui lui e i suoi compagni sono morti.
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Come corpo morto cade || BSD x Divina Commedia
HumorNel mezzo del cammin di sua vita, Atsushi si ritrovò per una selva oscura ove la retta via era smarrita. Questo è il crossover che tutti noi volevamo vedere, non prendiamoci in giro.